Cronaca
Demolizione degli abusi a Villa Giorlandino sull’Appia Antica

Una villa sull’Appia Antica, con piscina, veranda e un corridoio sotterraneo che porta a un salotto ricavato da un’antica cisterna romana, è al centro di una controversia legale. La sentenza del Consiglio di Stato, emessa ieri, ordina a Mariastella Giorlandino, ‘regina dei laboratori analisi Artemisia’, di demolire parte della sua lussuosa abitazione, considerata abusiva all’interno di un contesto paesaggistico e archeologico protetto.
Roma, Comune vince la causa: «A villa Giorlandino sull’Appia Antica vanno demoliti gli abusi»
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello dell’imprenditrice e del marito Carlo De Martino, a favore di Roma Capitale rappresentata dall’avvocato Andrea Magnanelli. La villa, risalente agli anni Trenta, era sotto inchiesta per abusi dal 2013, quando i tecnici del Comune iniziarono i sopralluoghi, evidenziando problematiche legate ai manufatti della proprietà.
Non sono mai emersi i titoli edilizi necessari per gli interventi in un’area che possiede 2.300 anni di storia e che, dal 2024, è patrimonio mondiale dell’Unesco. Situata vicino al Mausoleo di Cecilia Metella e al sito archeologico di Capo di Bove, la villa ha visto crescere le sue dimensioni attraverso costruzioni non autorizzate, come la veranda e il porticato che hanno ‘determinato la completa trasformazione dell’originario immobile ed i conseguenti rilevanti incrementi di superfici e volumetrie utili’, secondo la relazion del Consiglio di Stato.
I legali dei proprietari avevano sostenuto l’esistenza di titoli abilitativi, ma il Tar nel 2015 aveva già decretato la necessità di ripristinare gli ambienti e demolire la veranda e la piscina scoperta. L’Avvocatura aveva controbattuto definendo le dichiarazioni inadeguate, evidenziando che ‘quelle DIA erano relative a opere che non esistevano e anche se fossero esistite non si potevano fare’. Questa situazione rappresenta un ulteriore colpo per Giorlandino, che ha un passato segnato da eventi controversi, compresa una scomparsa avvenuta nel 2014 dopo aver denunciato il fratello per stalking.
Cronaca
Sport per i giovani del Lazio: in arrivo un buono da 500 euro dalla Regione

Un importante passo per lo sport di base è stato compiuto dalla Regione Lazio, con l’iniziativa “Voucher per lo Sport”. A un anno e mezzo dalla modifica costituzionale che ha reso lo sport un diritto fondamentale, la Regione ha stanziato trenta milioni di euro per finanziare l’attività fisica di ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni, con una particolare attenzione per coloro che provengono da contesti familiari in difficoltà economiche e sociali. Il progetto è finanziato attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.
Voucher sport rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni
Sport e Salute, partner operativo della Regione, gestirà l’iniziativa, pubblicando l’avviso e l’elenco dei beneficiari. Ogni giovane potrà ricevere un voucher massimo di 500 euro, utilizzabile presso associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore accreditati. Le società interessate dovranno accreditarsi entro le ore 16 del 2 aprile. È richiesta una proposta di attività con un minimo di otto ore mensili di pratica sportiva, che sarà monitorata tramite una piattaforma digitale.
Sport per tutti i giovani residenti nel Lazio con un buono da 500 euro in arrivo dalla Regione
Il presidente del Lazio, Francesco Rocca, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa, ponendo l’accento sulla necessità di sostenere le famiglie in difficoltà: «Quanti genitori possono farlo? Vogliamo andare incontro alle famiglie in condizione di disagio». Rocca ha inoltre dichiarato: «Questo progetto è il segnale di quanto per noi sia significativo non lasciare indietro nessuno». L’Assessore Elena Palazzo ha confermato l’importanza del provvedimento, definendola una delle più rilevanti operazioni a favore dello sport di base. «Siamo orgogliosi di fare squadra con la Regione», ha aggiunto Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, sottolineando il ruolo centrale dello sport per il benessere sociale.
Cronaca
Rivoluzione urbana: la potenzialità di trasformare la città

Largo agli investitori per la rigenerazione di Roma. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato l’importanza di attrarre capitali privati per potenziare gli investimenti, già stimati in 10 miliardi, con l’aspettativa di aggiungere altri 30 miliardi nei prossimi anni. Gualtieri ha parlato durante il Mipim, dove ha evidenziato che si punta a un’accelerazione delle opere entro il 2030, anticipando il piano che originariamente si chiudeva nel 2050. La visione è quella di una capitale più «competitiva, attrattiva e innovativa», capace di attrarre investitori europei e internazionali.
Opportunità di investimento
I settori di investimento includono il residenziale, supportato dal Giubileo, e il settore alberghiero, che ha già registrato 14 aperture nel 2024, con altre 7 in costruzione. Si stima che 69.000 studenti fuori sede richiederanno oltre 48.000 posti letto, con 3.300 unità già pianificate. Gli uffici romani richiamano il 40% degli investimenti nazionali, mentre i data center beneficeranno di 1,6 miliardi di investimenti da parte del Politecnico di Milano entro il 2028.
Progetti di rigenerazione
Il sindaco ha presentato un ampio ventaglio di aree da rigenerare, stimando 19,2 milioni di chilometri quadrati di potenziali opportunità fino al 2050 e la necessità di 70.000 nuove case nei prossimi 10 anni, di cui 30.000 sociali e 20.000 pubbliche. I progetti comprendono la trasformazione di siti abbandonati in nuovi centri benessere, sportivi e studentati, il tutto senza consumo di nuovo suolo. Esempi emblematici includono il progetto di Pescaccio e le “Le Vele” di Calatrava a Tor Vergata, ora aperte a manifestazioni di interesse per nuovi sviluppi.
In questo contesto, il sindaco ha messo in evidenza l’importanza della sinergia con investitori istituzionali e altre città europee, rendendo Roma una vera e propria meta per l’innovazione urbanistica e lo sviluppo sostenibile.
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