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Demolizione del viadotto Malle sulla superstrada Orte Viterbo: 17mila cariche esplosive, seguito dal crollo

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Demolizione del viadotto Malle sulla superstrada Orte Viterbo: 17mila cariche esplosive, seguito dal crollo

Questa mattina, Anas ha effettuato la demolizione del viadotto Malle sulla superstrada Orte Viterbo impiegando 17mila microcariche. Quest’operazione è parte di un ampio programma di lavori destinati a stabilizzare il ponte e durerà fino al 2026.

La demolizione del viadotto è avvenuta in seguito all’emissione di tre segnali sonori alle 9.30, momento in cui i tecnici di Anas hanno innescato le esplosioni. Un forte boato ha accompagnato l’abbattimento, sollevando una nube di polvere visibile a diversi chilometri. “Nella giornata di oggi sono avvenute le attività di abbattimento, tramite cariche esplosive, del viadotto Malle sulla SS675 – ha spiegato in un post la Protezione civile di Orte – Il Sindaco ha predisposto l’apertura del Centro Operativo Comunale per coordinare tutte le attività di Polizia Locale e di Protezione Civile.”

L’operazione di abbattimento è stata necessaria per garantire la stabilità dell’infrastruttura. I piloni del viadotto sono stati prima consolidati, mentre altri lavori proseguiranno nei mesi a seguire, con termine previsto per aprile 2026. La viabilità è stata modificata nella zona per garantire la sicurezza durante la demolizione, ma non sono state segnalate criticità nel traffico, grazie alla supervisione della Polizia Locale e della Polizia Provinciale. La preparazione dei cittadini per l’intervento, annunciato settimane prima, ha contribuito a gestire la situazione senza problemi.

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Lavoratori chiusi nel panificio dal titolare dopo aver chiesto di essere pagati: “Dimettetevi o non uscite”

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Lavoratori chiusi nel panificio dal titolare dopo aver chiesto di essere pagati: “Dimettetevi o non uscite”

Sei ragazzi stranieri sono stati rinchiusi all’interno di un panificio di Latina dal titolare, il quale voleva costringerli a dimettersi dopo che avevano chiesto un pagamento adeguato per le ore di lavoro straordinarie svolte. I lavoratori, una volta bloccati, hanno contattato i carabinieri, che hanno aperto il cancello permettendo loro di uscire e successivamente si sono recati presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro per presentare denuncia.

I sei lavoratori, assistiti dalla Uila Uil di Latina, avevano stipulato un contratto per quattro giorni di lavoro di otto ore, ma si sono trovati a dover lavorare sei giorni a settimana con un numero di ore ben superiore a quelle previste. Al rifiuto del titolare di pagare le ore aggiuntive, questi ha chiuso i lavoratori all’interno dell’azienda fino a quando non avessero firmato le dimissioni. Contro questa situazione opprimente, i sei hanno deciso di chiamare le forze dell’ordine.

“Auspichiamo che le verifiche ispettive conseguenti alla denuncia che è stata formalmente presentata dai lavoratori interessati, siano tempestive in modo tale da riuscire a contrastare efficacemente ogni forma di sfruttamento e di irregolarità che interessi i lavoratori sia di nazionalità italiana e/o straniera”, ha dichiarato il sindacato che ha supportato i lavoratori nella denuncia, sottolineando l’importanza di tutelare tutti coloro che operano in agricoltura o in qualsiasi settore produttivo.

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Tre uomini armati di spranghe e catene picchiano un 17enne fuori scuola, il minore è in ospedale e scatta la caccia.

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Tre uomini armati di spranghe e catene picchiano un 17enne fuori scuola, il minore è in ospedale e scatta la caccia.

Tre individui hanno aggredito un ragazzo di 17 anni con spranghe e catene in un parco vicino alla sua scuola a Viterbo. Gli aggressori hanno chiesto del ‘Corrado’ e, non ricevendo risposta, hanno iniziato a pestarlo.

Il pestaggio avvenuto in pieno giorno

Il giovane ha subito diversi traumi al volto e alla testa ed era in attesa di entrare in classe con alcuni amici quando è stato colto di sorpresa da tre sconosciuti a volto coperto. Gli amici del 17enne sono riusciti a scappare mentre lui, paralizzato dalla paura, non è riuscito a reagire. Non conoscendo nessuno di nome ‘Corrado’, ha subito l’aggressione che è stata testimoniata anche da un residente nelle vicinanze.

Indagini in corso

I carabinieri sono intervenuti sul posto e stanno raccogliendo testimonianze per identificare i responsabili. Al momento, gli aggressori rimangono sconosciuti, in quanto la vittima e i suoi amici non erano in grado di fornire descrizioni poiché gli aggressori indossavano mascherine. Le forze dell’ordine stanno anche visionando le telecamere di sorveglianza della zona per individuare eventuali elementi utili alle indagini. La vittima è stata trasportata in ospedale per ricevere cure mediche e sottoposta a vari esami, tra cui una Tac al cranio.

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