Attualità
Denuncia di una finta dottoressa per l’attività promossa sui social con Botox e filler a prezzi stracciati

Una donna è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica dopo aver iniettato botox e filler senza alcun titolo, offrendo i servizi a prezzi molto bassi e comportando seri rischi per la salute dei pazienti.
Senza avere alcuna abilitazione medica, la donna gestiva un centro estetico a Latina, svolgendo valutazioni cliniche e diagnosi, oltre all’iniezione di sostanze. I carabinieri del Nas hanno avviato le indagini, portando alla denuncia e al sequestro preventivo della struttura, il cui valore è stimato intorno ai 500mila euro.
Durante gli accertamenti, è emerso che la donna operava come un professionista del settore, richiedendo ai pazienti di compilare schede sanitarie per raccogliere informazioni su patologie, allergie e farmaci in uso, pratiche riservate esclusivamente a professionisti sanitari. Pubblicizzando l’attività sui social network, attirava clienti con prezzi vantaggiosi, ignari del fatto che si stavano mettendo nelle mani di un’improvvisata, il che comportava rischi significativi dovuti a possibili condizioni avverse associate all’iniezione di sostanze. “Le autorità – fanno sapere i carabinieri in una nota – esortano chiunque si sia sottoposto a trattamenti presso la struttura a segnalare eventuali problemi riscontrati e a verificare sempre le qualifiche dei professionisti a cui si affidano per interventi di natura medica”.
Attualità
Anton Ciurciumel è stato ucciso da un colpo dritto alla fronte mentre fuggiva.

La sera del 6 febbraio, Antonio Micarelli ha aperto il fuoco in strada con una pistola, colpendo Anton Ciurciumel mentre tentava di fuggire dopo una rapina. Il vigilante è stato arrestato e accusato di omicidio volontario, secondo gli investigatori che hanno esaminato il materiale di sorveglianza, il quale mostra chiaramente Micarelli sparare mentre i ladri si allontanano. Gli altri membri della banda sono riusciti a fuggire, ma Ciurciumel, in fase di scavalcamento di un cancelletto, è stato raggiunto e colpito alla testa.
La dinamica dell’omicidio
I fatti si sono svolti presso un comprensorio su via Cassia. Micarelli, dopo aver sentito rumori sospetti provenire dall’appartamento sottostante, ha preso la sua pistola regolarmente detenuta e, scendendo, ha iniziato a sparare verso i ladri in fuga. Dopo aver mancato uno di loro e sparato verso un’auto, ha mirato a Ciurciumel, colpendolo gravemente alla testa. Il giovane è stato trasportato in ospedale, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Il rischio di una strage
La sequenza di eventi ha evocato scene da far west, con diversi colpi esplosi da Micarelli, la maggior parte dei quali per fortuna non a segno. La tesi della legittima difesa non ha trovato sostegno alla luce delle evidenze video, che hanno mostrato come i ladri non rappresentassero un pericolo immediato per Micarelli o altre persone.
Attualità
Un anno della commissione per la scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: qual è la situazione attuale

Da un anno è in corso la commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Con l’obiettivo di fare luce su questa vicenda che risale a quasi 42 anni fa, il vicepresidente Roberto Morassut (PD) e la deputata Stefania Ascari (M5S) hanno condiviso aggiornamenti sul progresso delle indagini. Il lavoro della commissione ha incluso audizioni, raccolta di documenti e incontri con familiari e testimoni.
La commissione d’inchiesta e i primi risultati
Il 14 marzo 2024 segna la creazione della commissione impegnata a scoprire la verità sulle scomparse. Morassut sottolinea che “c’è ancora molto da udire”, con un’attenzione particolare al ricatto finanziario e all’ipotesi di un sequestro sessuale, affermando “Ciò che è certo è che dobbiamo ancora ascoltare molte persone”. Ascari ha rivelato di aver esaminato oltre 5.000 pagine di documenti: “Dietro al nostro lavoro c’è molto studio”, affermando anche che “Mirella ed Emanuela potrebbero essere una nostra amica, figlia, sorella.”
Distinzione tra i due casi
Le famiglie delle ragazze credono che i loro casi siano separati, con Sgrò, avvocato degli Orlandi, che ha affermato: “Per Emanuela si è mosso un papa, si è mosso uno Stato”, mentre non vi sono stati interventi simili per Mirella Gregori. Gentile, avvocato di Gregori, ha ribadito la necessità di esplorare la rete di relazioni di Mirella per scoprire la verità. “La verità sia quasi a chilometro zero”, ha affermato. Sgrò ha aggiunto che, sebbene vi possano essere somiglianze, “le due storie non sono collegate”.
Nuove testimonianze e sviluppi
Recentemente, sono state ascoltate anche figure legate agli ambienti di Emanuela e Mirella, incluse le loro amiche e familiari. L’investigazione ha incluso la discussione sulla figura di Enrico De Pedis e sulla trattativa con il Vaticano riguardo alla sua estumulazione. Anche Marco Accetti ha sollevato dubbi, affermando di essere stato presente in momenti chiave della scomparsa di Emanuela. La risposta alle sue affermazioni da parte della commissione rimane cauta.
Le polemiche non sono mancate nell’ultimo anno, con accuse emerse riguardanti l’accanimento terapeutico nei confronti di religiosi coinvolti e critiche sulle direzioni prese dalla commissione. Nonostante questo, la ricerca di verità continua, con l’auspicio che emergano nuovi elementi significativi per i casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
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