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Emanuela Orlandi: il ruolo di Enrico De Pedis della Banda della Magliana torna al centro del dibattito

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi continua a far riemergere il nome di Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana, ucciso nel 1990. La giovane, sparita il 22 giugno 1983, sarebbe stata rapita dall’organizzazione criminale quale favore a esponenti del Vaticano, secondo alcune ipotesi investigativa. Si ritiene che De Pedis possa aver avuto un ruolo attivo nel sequestro.

### Sabrina Minardi e le dichiarazioni sul rapimento

Le affermazioni di Sabrina Minardi, ex compagna di De Pedis, hanno sostenuto questa pista. Minardi ha asserito di aver visto Orlandi e ha fornito diverse versioni sulla sorte della giovane, inclusa l’ipotesi che il corpo fosse stato nascosto in una betoniera o gettato in mare. Tuttavia, le sue dichiarazioni, influenzate dall’abuso di sostanze, sono state considerate poco credibili dagli investigatori.

### Nuove testimonianze e collegamenti domandati

Recentemente, nel contesto della Commissione bicamerale di inchiesta sui casi di Mirella Gregori e Emanuela Orlandi, un testimone ha affermato di aver visto De Pedis nel bar della famiglia di Sonia De Vito, amica di Gregori, all’epoca della scomparsa di entrambe. Giuseppe Calì, ex barista del locale, ha notato l’uomo ben vestito, pur non conoscendo la sua identità. Calì ha anche segnalato Marco Accetti, noto per le sue false ammissioni legate a Orlandi, come cliente abituale del bar.

Questi sviluppi suggeriscono l’ipotesi di un collegamento tra le due scomparse, dato che le ragazze erano coetanee e scomparse in un breve intervallo di tempo. Il rinnovato interesse per De Pedis, stimolato dalle recenti scoperte, riaccende il dibattito sui legami tra i due casi irrisolti.

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