Attualità
Emanuela, secondo Pietro Orlandi, è ancora oggetto di affermazioni riguardanti l’assenza di verità nascoste sulla sua scomparsa

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa nel maggio 1983, ha risposto a commenti infelici ricevuti sui social riguardo alla sua lunga ricerca della sorella. "Pensavo che non avrei mai più sentito certe frasi idiote. E invece", ha dichiarato Pietro, riferendosi all’impegno che ha profuso in oltre 40 anni di indagini. Egli ha condiviso un ricordo di un cardinale che in passato gli disse: "Ancora con questa storia di tua sorella? Adesso basta".
In una recente comunicazione, Pietro ha aggiunto: "Ad una certa anche basta, non ci sono verità nascoste, Emanuela è scomparsa come scompaiono centinaia di ragazzi ogni anno purtroppo", esprimendo il suo disappunto per le opinioni superficiali espresse da alcuni utenti.
Situazione legale e testimonianze
Attualmente sono in corso tre inchieste riguardo alla scomparsa di Emanuela Orlandi: una in commissione bicamerale, una in Procura a Roma e l’ultima in Vaticano. Tuttavia, molte figure chiave che avrebbero potuto contribuire alla risoluzione del caso sono decedute, tra cui Sabrina Minardi, che aveva rivitalizzato l’interesse per il caso nel 2006 con rivelazioni fatte a Chi l’ha visto?.
Rivelazioni e dichiarazioni controverse
Sabrina Minardi, recentemente scomparsa, aveva portato alla luce il possibile coinvolgimento della Banda della Magliana e di Enrico De Pedis, noto boss criminale. Dopo l’emergere di questa pista, era emerso che i resti di De Pedis si trovavano sotterrati nei sotterranei di Sant’Apollinare. Don Vergari, che all’epoca era rettore della basilica, ha recentemente commentato la questione e non ha escluso il coinvolgimento di De Pedis: "Un coinvolgimento di De Pedis potrebbe essere vero", ha dichiarato. Al tempo stesso, ha avvisato le studentesse di non avvicinarsi a lui, segnalando preoccupazioni sul suo comportamento.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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