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Cronaca

Esplorazione del bunker Soratte, fulcro segreto della storia italiana

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Esplorazione del bunker Soratte, fulcro segreto della storia italiana

Il Bunker del Monte Soratte, situato tra la sabina e la valle del Tevere, è oggi accessibile al pubblico grazie all’impegno di Bunker Soratte A.P.S. Questo sito rappresenta una testimonianza importante del passato bellico italiano. La costruzione delle gallerie, destinate originariamente a diventare rifugio antiaereo per le alte cariche del Governo Fascista e del Regio Esercito, ebbe inizio nel 1937 per volere di Benito Mussolini. Nel 1943, questi spazi funsero da quartier generale segreto per le truppe naziste. Il complesso, esteso per circa 4000 metri quadrati, è stato ristrutturato per offrirne la visitabilità, mostrando un labirinto di stanze e corridoi che raccontano storie di una vita sotterranea.

Un percorso di memoria

Il percorso di visita unisce storia e mistero, consentendo di osservare strutture resistenti come le pareti in cemento armato e le porte blindate. Tra le stanze si trovano quella centrale, dedicata al comando operativo, e altri spazi per le comunicazioni radio e risorse di sopravvivenza. I dettagli, inclusi arredi originali come poltrone di cuoio e scrivanie ingombre, rievocano un passato in cui ogni comunicazione era cruciale.

Un’attrazione innovativa

Il Bunker Soratte è ora arricchito da un trenino che percorre la vecchia ferrovia Decauville, attiva dal 1937 per la costruzione dell’imponente struttura sotterranea. Questo trenino, primo in Europa a operare in un sito fortificato della Seconda Guerra Mondiale, consente di esplorare 2,5 km di gallerie antiaeree non precedentemente incluse nel tour. Il viaggio offre una narrazione immersiva e scenografie dettagliate, mentre la parte finale include visori VR per un’esperienza digitale simulata.

Il Bunker del Monte Soratte continua a rivelarsi un luogo intriso di mistero, in grado di trasportare i visitatori in un periodo oscuro della storia italiana.

Info: www.bunkersoratte.it

Cronaca

A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali

La scena del crimine dimenticata

Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.

L’agguato e le vittime

Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.

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Cronaca

Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar

Il Caos Notturno a Roma

Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.

La Vittima Inconsapevole

Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.

La Parola del Titolare del Bar

Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.

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