Cronaca
Genitori coinvolti in scontro durante una partita, un ferito in codice rosso

Una partita di calcio giovanile si è trasformata in una violenta rissa tra genitori, avvenuta nella struttura della Polizia di Stato in via di Tor di Quinto. Durante l’episodio, uno dei papà ha riportato una grave ferita alla testa, necessitando di un intervento ospedaliero con una prognosi di 30 giorni. La situazione è degenerata sabato pomeriggio, costringendo gli organizzatori a sospendere il match e a mandare i bambini negli spogliatoi per proteggerli dalla colluttazione.
L’incidente
Le cause scatenanti della rissa sono ancora da chiarire, con possibilità che siano legate a un fallo subito da un giocatore o a un rigore contestato. Le indagini sono condotte dagli agenti del distretto Ponte Milvio, che cercano di fare luce sulle responsabilità, ipotizzando reati di rissa e lesioni gravi.
Testimonianze
Un genitore coinvolto ha raccontato: «Stavo portando a giocare mio figlio a pallone… Ho visto una situazione davvero brutta». Altri presenti hanno riferito di un’atmosfera di violenza, con un uomo che incitava la rissa utilizzando un megafono. Nonostante alcuni genitori abbiano tentato di calmare gli animi, non sono riusciti a placare il conflitto. Un testimone ha esclamato: «Roba incredibile… Mi chiedo ma i genitori non hanno un senso sportivo».
Intervento delle autorità
Un’equipe della polizia è intervenuta durante la rissa, ma i partecipanti si sono calmati non appena sono arrivati gli agenti. Un’ambulanza ha trasportato il ferito grave al Gemelli, dove ha dichiarato di essere stato colpito da dietro durante il caos che ha avvolto la partita.
Cronaca
Minacce di violenza in un contesto di intimidazione

Dai campi di calcio alle aule di piazzale Clodio. È stato rinviato a giudizio ieri, con l’accusa di stalking e lesioni, Amato Ciciretti, ex calciatore di serie A. Il 32enne, che ha vestito le maglie del Benevento, Parma e Napoli, attualmente gioca come centrocampista in serie D ed è imputato nel processo che ha come parte offesa la ex. Le accuse comprendono minacce gravi, tra cui l’intento di «sfregiare il suo bel faccino, tagliarle la gola, ucciderla se lo avesse denunciato». Le molestie sono iniziate al momento della separazione nell’agosto 2022 e sono continuate fino a marzo 2023.
Il controllo ossessivo degli spostamenti della donna risulta evidente, con l’installazione di un dispositivo GPS sulla sua auto. Il capo di imputazione documenta continue insulti e minacce «alla sua incolumità e a quella dei genitori», costringendola a uscire di casa solo se accompagnata. Le lesioni sono avvenute a fine settembre 2022, quando Ciciretti si è recato a casa della persona offesa per vedere il contenuto del suo telefono. All’opposizione della donna, l’ex calciatore la «strattonata, facendola cadere per terra e causandole ecchimosi» su braccia e gambe.
Cronaca
Aumento dei furti sul litorale sud di Roma, obiettivo anche i camper

Un’ondata di furti d’auto ha colpito il litorale di Torvaianica e Marina di Ardea, con i ladri che mirano specificamente ai veicoli con targa estera. L’ultimo episodio è avvenuto domenica scorsa in lungomare delle Meduse, dove due cittadini svizzeri sono stati derubati mentre il titolare di un locale è rimasto ferito tentando di fermare i ladri. La coppia, attratta dalla tranquillità del posto, aveva deciso di parcheggiare per una passeggiata, ma si è trovata coinvolta in un furto che ha lasciato segni evidenti sul loro soggiorno.
I FATTI
Mentre la coppia svizzera era intenta a parlare con il titolare del locale, tre malviventi hanno infranto il lunotto posteriore della loro auto e hanno caricato i loro bagagli su una Fiat Punto grigia. Il titolare del locale ha tentato di fermarli e, nella colluttazione, ha riportato una frattura al polso. «Se non mi fossi spostato, mi avrebbero sicuramente investito», ha dichiarato l’uomo dopo essere stato trasportato al pronto soccorso. La coppia, invece, ha dovuto affrontare oltre al danno dell’auto anche le spese necessarie per rimpiazzare quanto perso. Gli incidenti di furto, che includono anche episodi che coinvolgono una famiglia tedesca e una coppia austriaca, stanno intensificando le preoccupazioni tra i commercianti, che lamentano un calo del turismo.
LE SEGNALAZIONI
La banda che opera lungo il litorale non si limita a Torvaianica, ma ha colpito anche Anzio, Nettuno, Tor San Lorenzo e Marina di Ardea, come confermato dai balneari. Gli imprenditori locali hanno chiesto un aumento della presenza della polizia, attualmente insufficiente per coprire l’intero lungomare. «I carabinieri passano regolarmente ma un’auto di servizio per nove chilometri di litorale non è più sufficiente», hanno commentato. La richiesta è per un piano sicurezza che possa garantire una protezione adeguata per la stagione estiva, al fine di recuperare la fiducia dei turisti e dei pendolari del mare.
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