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Gualtieri: maggiori poteri per Roma e accelerazione sulle deleghe

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Gualtieri: maggiori poteri per Roma e accelerazione sulle deleghe

Roma sta affrontando un grave problema di sottofinanziamento, come evidenziato dal sindaco Roberto Gualtieri durante un incontro con la commissione Affari costituzionali della Camera. Il primo cittadino ha messo in luce che la città, sebbene abbia una popolazione di 2,8 milioni di residenti, accoglie ogni giorno un flusso di oltre 4,7 milioni di persone, tra turisti e pendolari. Tuttavia, i fondi disponibili vengono distribuiti come se la capitale fosse un Comune di media grandezza, escludendo enti cruciali come ambasciate e ministeri.

Dati e Critiche al Federalismo Fiscale

Gualtieri ha sottolineato che il contributo pro capite per il trasporto pubblico di Roma è la metà di quello di Milano, evidenziando un sistema di perequazione orizzontale che ha creato una divisione tra Comuni ricchi e poveri. Questo modello, instaurato dalla riforma del 2014, ha reso Roma “penalizzata dal punto di vista del federalismo fiscale”.

La Necessità di Maggiori Poteri

Gualtieri ha auspicato l’introduzione di una legge ordinaria per conferire a Roma maggiore autonomia nella gestione di aspetti fondamentali come il trasporto pubblico, il piano rifiuti e la governance del Tevere. Ha rimarcato che “la legge costituzionale è la via maestra ma intanto dobbiamo intervenire”. Inoltre, ha messo in evidenza l’importanza di riattivare leggi passate, come la legge 396 del ’90, per garantire fondi adeguati alla città.

Urgenza di un Intervento Immediato

Il sindaco ha ricevuto un consenso trasversale riguardo al bisogno di varare al più presto una legge che definisca le competenze legislative di Roma Capitale. Gualtieri ha posto l’accento sull’importanza di mantenere un’adeguata governance per i progetti avviati in vista del Giubileo, invitando a evitare speculazioni legali e a concentrarsi su soluzioni pratiche e immediate.

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Piano di assunzioni al Campidoglio: approvato l’ingresso di 1.600 nuovi lavoratori nel triennio

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Piano di assunzioni al Campidoglio: approvato l’ingresso di 1.600 nuovi lavoratori nel triennio

Il Campidoglio ha approvato un nuovo Piano assunzionale che prevede 773 ingressi nel 2025 e 1.600 nel triennio successivo. Tra le assunzioni, si annoverano 240 unità per la scuola, 250 vigili urbani e 174 profili amministrativi, con ultime 90 persone che saranno assunte tramite cinque distinti concorsi.

Dettagli delle Assunzioni

Oltre alle 773 nuove assunzioni, sono previste 74 proroghe per il 2024, suddivise tra 30 per il settore della scuola, 26 per i vigili e 18 in altri settori. È attesa anche un’ulteriore assunzione di 91 profili sociali e amministrativi finanziati da fondi europei, portando il totale degli ingressi a 938 nel 2025. Successivamente, si arriverà a 1.656 includendo 700 nuovi ingressi previsti per il 2026.

Dichiarazioni Ufficiali

«Da quando ci siamo insediati abbiamo assunto 4.500 persone in tutti i settori, riportando finalmente l’asticella complessiva sopra quota 22mila», ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. L’assessore al Personale Giulio Bugarini ha aggiunto: «In attesa della definitiva approvazione del Piao, abbiamo voluto procedere intanto all’approvazione del nuovo Piano assunzionale, al fine di poter impostare le azioni necessarie per rinforzare il personale di Roma Capitale in un periodo complesso come quello attuale per la città».

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Minacce a quattro medici del San Camillo di Roma durante un’interruzione di servizio

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Minacce a quattro medici del San Camillo di Roma durante un’interruzione di servizio

Intimidazioni e minacce hanno colpito quattro medici dell’ospedale San Camillo di Roma, costringendoli a rifugiarsi in una stanza. “Questa volta a pagare le conseguenze di minacce e intimidazioni, fortunatamente solo verbali, sono stati quattro medici – un uomo e tre donne – della U.O.C. Medicina Interna.” Due uomini, presentatisi come parenti di un paziente, hanno richiesto documenti riservati e hanno iniziato a insultare gli operatori, creando una situazione di forte tensione.

I medici, spaventati, hanno dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la sicurezza. L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini ha condannato l’accaduto, sottolineando che “Pretendiamo rispetto per il nostro personale, così come lo garantiamo ai pazienti. I medici e gli operatori sanitari non possono essere bersaglio di comportamenti inaccettabili.” Il Direttore Generale, Angelo Aliquò, sta predisponendo una denuncia alle autorità competenti e ha ribadito l’impegno a tutelare il personale sanitario.

“L’Ospedale San Camillo applica tolleranza zero verso chi adotta certi comportamenti prepotenti” e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro.

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