Antonio Micarelli, la guardia giurata arrestata per omicidio volontario dopo aver ucciso il 24enne Anton Ciurciumel durante un tentativo di rapina, sarà ascoltato oggi dal giudice. Attualmente in carcere, Micarelli dovrà chiarire la dinamica degli eventi avvenuti la sera del 6 febbraio nella zona di via Cassia. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il momento in cui l’uomo rincorre i rapinatori, sparando ad altezza uomo.
La difesa di Micarelli si basa sulla legittima difesa, ma questa tesi non ha trovato sostegno nelle prove raccolte. Nonostante sostenesse di essere stato aggredito e di aver subìto tentativi di investimento, le immagini dimostrano che Micarelli ha attaccato senza provocazione, colpendo Ciurciumel mentre tentava di scavalcare una recinzione. Dopo aver sparato, invece di contattare i soccorsi, Micarelli ha chiamato un medico abitante nel palazzo e poi ha chiesto aiuto a un avvocato, affermando: “È successo un casino, mi serve un avvocato, corri sbrigati, chiama un avvocato”.
Le immagini della sparatoria rivelano un’azione sconsiderata, simile a quelle di un far west, con Micarelli che corre per la strada tentando di colpire non solo i ladri, ma anche potenziali innocenti. Considerato il suo ruolo di guardia giurata, è evidente che era consapevole dell’uso corretto di un’arma. Dopo un mese dai fatti e con la tesi della legittima difesa ormai screditata, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. La famiglia di Ciurciumel, padre di due figli, ha preferito rimanere in silenzio, colpita dal dolore della perdita.