Seguici sui Social

Attualità

Il dossier Orlandi sulla scomparsa di Emanuela è sparito dall’Archivio di Stato: l’ipotesi su dove si trovi

Pubblicato

il

Il dossier Orlandi sulla scomparsa di Emanuela è sparito dall’Archivio di Stato: l’ipotesi su dove si trovi

Recenti sviluppi sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi hanno rivelato che un dossier trovato vuoto all’Archivio di Stato potrebbe essere stato trasferito al Dcpp, Direzione centrale di Polizia di prevenzione del ministero dell’Interno. La commissione bicamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Orlandi e Mirella Gregori sta indagando su questa ipotesi.

Dossier scomparso

Il Messaggero ha riportato che non è ancora chiaro chi abbia spostato il materiale del fascicolo. Tuttavia, sarebbero stati proprio i rappresentanti dell’Archivio centrale dello Stato a fornire questa informazione ai commissari. Sebbene si stia chiarendo la situazione riguardante il fascicolo, il mistero della sua sparizione rimane irrisolto.

Contenuti mancanti

I documenti richiesti nei giorni scorsi sarebbero stati consegnati, ma la busta 369 Roma sott. 8 ‘Scomparsa di Emanuela Orlandi’ non risulta mai versata all’Archivio centrale. Questo apre nuovi interrogativi sulla ragione della sua presenza in archivio.

La scoperta del fascicolo vuoto è avvenuta alla fine di febbraio, quando il giornalista Gian Paolo Pelizzaro, consulente della Commissione, lo ha trovato durante ricerche non correlate. Il presidente della commissione, il senatore Andrea De Priamo, è stato subito informato.

“Vedendo il sommario, sembra che il dossier contenesse materiale interessante. Ma non escludo che si tratti di un caso di desecretazione formale”, ha commentato De Priamo riguardo alla sparizione dei fogli. Il dossier, sebbene privo di contenuti, presenta un sommario che elenca documenti di possibile valore per le indagini.

Fonte Verificata

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Scomparsa di Karimi dal pronto soccorso del San Camillo, si lancia un appello per chiedere aiuto

Pubblicato

il

Scomparsa di Karimi dal pronto soccorso del San Camillo, si lancia un appello per chiedere aiuto

Scomparso dal pronto soccorso del San Camillo, cresce l’apprensione per Karimi Kamyar, 32 anni, scomparso a Roma nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 marzo 2025, attorno alla mezzanotte. Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV ha lanciato un appello per trovarlo: “Potrebbe trovarsi in stato confusionale e avere bisogno di aiuto”.

Dettagli sulla scomparsa

Karimi è alto un metro e sessantacinque, ha occhi e capelli castani corti ed è dotato di una barba folta. Al momento della scomparsa, si trovava al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo ed è possibile che si trovi ancora nella zona fra Gianicolense e Monteverde. Indossava un orecchino all’orecchio destro e una collana dorata.

L’appello del Comitato Scientifico

Il Comitato ha espresso grande preoccupazione per la situazione di Karimi, sottolineando che “È agitato. Potrebbe trovarsi in stato confusionale e avere bisogno di aiuto” in un appello diffuso sui social.

Contatti per segnalazioni

Chiunque abbia informazioni o avvistamenti è invitato a contattare il numero 3881894493 oppure, in caso di avvistamenti, a rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine, segnalando al numero di emergenza unico NUE 112.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Attualità

Un militare condannato per avere preso a bastonate i sei figli, tra cui un bambino con disabilità.

Pubblicato

il

Un militare condannato per avere preso a bastonate i sei figli, tra cui un bambino con disabilità.

Un militare di 47 anni, residente a Roma, è accusato di maltrattamenti nei confronti dei suoi sei figli e della moglie. I bambini, tra cui uno con disabilità, vivevano in un ambiente di violenze e umiliazioni.

Condotte violente in famiglia

Secondo le ricostruzioni, le violenze avrebbero avuto inizio dopo il 2010, con la donna che è stata pesantemente insultata davanti ai figli. L’uomo, che ha iniziato a pretendere che i bambini svolgessero le faccende domestiche, ricorreva alle botte, spesso usando un bastone. Il figlio maggiore ha subito in particolare botte per piccoli motivi, come un buco su una felpa o per aver mangiato la Nutella.

Abusi anche sulla moglie

La moglie del militare è stata soggetta a violenze fisiche e psicologiche. In un episodio, l’uomo l’ha costretta a dirgli che l’amava, e quando uno dei figli ha cercato di difenderla, ha ricevuto nuove botte. In un’altra occasione, un suo rifiuto a risposarlo ha portato a un’aggressione che le ha causato un ematoma al labbro. La situazione è sfociata in un processo, culminando con una condanna di quattro anni e mezzo per il militare.

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025