Attualità
Il nuovo Ponte dell’Industria o ‘Ponte di Ferro’ è stato inaugurato oggi e riaperto al traffico

È stato inaugurato a Roma il nuovo ponte dell’Industria, conosciuto anche come ‘ponte di ferro’. Da oggi la struttura sarà accessibile a autobus, automobili, biciclette e pedoni, migliorando così la mobilità tra i quartieri Ostiense e Marconi.
La riqualificazione del Ponte dell’Industria fa parte delle “opere essenziali e indifferibili” del Giubileo ed è stata realizzata dal Gruppo FS Italiane attraverso Anas, con un investimento totale di 18 milioni di euro, di cui 13 milioni provenienti da fondi giubilari e 5 milioni da Roma Capitale. Il primo autobus della linea 96 ha attraversato il ponte alle 13.18, mentre le automobili hanno iniziato a transitare poco prima, accolte dagli applausi dei cittadini presenti.
Lavori di consolidamento
Il ponte aveva subito gravi danni strutturali a causa di un incendio nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2021. Dopo una riapertura parziale nel dicembre successivo, i lavori di Anas hanno consentito il restauro della struttura, con un focus sul ‘consolidamento delle fondazioni’, un’intervento cruciale per la stabilità di un’opera con oltre 150 anni di storia. Questo consolidamento è stato effettuato attraverso colonne di grande diametro, posizionate all’esterno delle pile esistenti e spinte fino a 59 metri di profondità.
Commenti e prospettive
Il sindaco Roberto Gualtieri ha descritto il risultato come “un lavoro straordinario”, sottolineando che “la portata passa da 7 a 26 tonnellate”, permettendo il passaggio degli autobus. Ha aggiunto che l’opera rispetta l’estetica e l’archeologia industriale dell’antico, utilizzando al contempo tecnologie moderne come il ‘jet grouting’. Questo è un ulteriore esempio del ‘metodo Giubileo’ che dimostra la sua efficacia.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.