Attualità
Il porto crocieristico di Fiumicino descritto da Califano (PD) come un progetto poco chiaro e disastroso per la mobilità

Intervista a Michela Califano, consigliera regionale del Lazio per il Partito Democratico, riguardo alla vicenda del porto crocieristico di Fiumicino. Recentemente, la società Fiumicino Waterfront ha costruito una recinzione in cemento sulla spiaggia vicino al faro, opera che, secondo la società, non è direttamente collegata al porto crocieristico, il quale è ancora in fase di approvazione.
Califano esprime preoccupazione per la rapidità dell’intervento, avvenuto di notte e senza cartelli ufficiali. “Si sta intervenendo sul demanio dello Stato”, sottolinea. In merito al progetto del porto, afferma che è “molto fumoso” e non rispetta le normative sulla portualità commerciale, puntando il dito contro il fatto che abbia preso una “scorciatoia” legata al Giubileo. Il PD non è favorevole all’attuale versione del progetto, chiedendo invece una riqualificazione dell’area nel rispetto delle normative.
Criticità Ambientali e Infrastrutturali
Califano afferma che l’impatto ambientale del progetto sarebbe “disastroso” e che la sostenibilità della mobilità a terra è “un punto critico”. Fiumicino già affronta seri problemi infrastrutturali, senza soluzioni adeguate per il flusso di persone e mezzi previsto.
Azioni Politiche e Future Prospettive
A livello regionale, il PD ha richiesto al presidente Rocca di distaccarsi dal progetto, evidenziando le irregolarità nell’iter burocratico e il mancato rispetto delle normative. Califano afferma che continueranno a combattere sia politicamente che giuridicamente contro il progetto, considerato “scellerato”.
Infine, fa notare che Fiumicino ha già un progetto legato all’Autorità di Sistema Portuale e che è necessario concentrarsi su investimenti per la mobilità, dal momento che la popolazione è raddoppiata senza un adeguato sviluppo delle infrastrutture di trasporto.
Attualità
Meteo beffardo a Roma e Lazio: Pasqua e Pasquetta asciutte, fine delle solite piogge tradizionali

È ufficiale: a Roma e nel Lazio, le previsioni meteo stanno per ribaltare tutto per Pasqua e Pasquetta, con un bel sole che promette di rovinare i piani di chi sperava in una scusa per stare a casa. Niente pioggia, solo cieli sereni e forse qualche politico che si gode la festa senza dover "lavorare" – perché sapete, in Italia le feste comandate sono sacre, soprattutto se c’è da evitare le domande scomode. #MeteoRoma #Pasqua2025 #LazioSoleggiato #PrevisioniVirali
Le previsioni meteo per Roma e il Lazio indicano un cambiamento radicale nei prossimi giorni, con condizioni che passeranno da variabili a decisamente favorevoli per le celebrazioni pasquali. Secondo gli esperti, il tempo si stabilizzerà proprio in tempo per il weekend lungo, eliminando ogni rischio di acquazzoni.
Cambiamenti Attesi
Gli aggiornamenti meteorologici confermano che "cambia tutto a Pasqua e a Pasquetta, non piove", come riportato dalle fonti ufficiali. Questo significa temperature in rialzo e un cielo limpido, ideale per picnic e gite fuori porta, ma che potrebbe anche esporre i soliti ritardi infrastrutturali della città al pubblico scrutinio – pensate a quei bus che non passano mai, proprio quando tutti vogliono uscire.
Impatto sulle Celebrazioni
Con il bel tempo garantito, gli eventi tradizionali come le scampagnate di Pasquetta potrebbero attirare più folla del previsto, trasformando le vie di Roma in un caos colorato. "Non piove" è una promessa che solleva gli spiriti, ma attenzione: in una città dove il traffico è già un’arte, questo sole extra potrebbe far emergere discussioni su chi gestisce davvero le cose quaggiù.
Attualità
L’abbacchio romano è solo un’etichetta: metà degli agnelli per Pasqua arriva dall’estero

A Pasqua, l’iconico abbacchio romano si rivela un’illusione: il 50% degli agnelli venduti come “tradizionali” arriva dall’estero, tradendo le radici locali e riempiendo i piatti con carne importata. È una beffa per i buongustai e un colpo alla sovranità alimentare, dove il “made in Italy” è solo una etichetta comoda. #PasquaTradizione #AgnelloFalso #FoodScandal
In Italia, la Pasqua è sinonimo di abbacchio, l’agnello giovane che dovrebbe simboleggiare la cucina romana autentica. Ma quest’anno, i dati rivelano una realtà scomoda: la metà degli agnelli consumati proviene da paesi esteri, spesso allevati in condizioni che ignorano i rigidi standard locali. È come se la tradizione fosse diventata un prodotto globale, con i consumatori ignari di pagare per un’illusione.
La tradizione sotto attacco
Mentre i romani si vantano del loro abbacchio come emblema di purezza gastronomica, l’afflusso di importazioni sta diluendo il sapore autentico. Mercati e macellerie traboccano di carne che viaggia migliaia di chilometri, sollevando domande su qualità e sostenibilità. “A Pasqua il 50% degli agnelli arriva dall’estero”, un fatto che fa storcere il naso ai puristi, esponendo come il marketing locale copra pratiche commerciali discutibili.
Impatto sull’economia locale
Gli allevatori italiani lamentano la concorrenza sleale, con prezzi più bassi che favoriscono l’importazione a scapito del prodotto nazionale. Questo non è solo un affare di gusto, ma un colpo all’economia rurale, dove famiglie contadine lottano per competere. Senza interventi, la Pasqua romana rischia di perdere il suo carattere, diventando un banchetto globalizzato che ignora le radici.
Prospettive per il futuro
Esperti del settore agricolo avvertono che, senza regolamentazioni più severe, il fenomeno potrebbe espandersi. “L’abbacchio romano solo di nome” non è solo una critica, ma un campanello d’allarme per consumatori e politici, che devono interrogarsi su cosa significhi davvero “autentico” in un mondo di catene globali.
-
Cronaca6 giorni fa
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica
-
Cronaca6 giorni fa
In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.
-
Cronaca7 giorni fa
Olio, al “Premio Roma Evo” i 50 migliori produttori del Lazio, ma chi li conosce davvero?
-
Cronaca7 giorni fa
Roma Caput Mundi, nuovi restauri: tocca alla Colonna antonina dei pagani