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Il ragazzo corre verso la tangenziale accompagnato dal papà e viene salvato da due agenti, che affermano: “Volevo vedere i treni”

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Il ragazzo corre verso la tangenziale accompagnato dal papà e viene salvato da due agenti, che affermano: “Volevo vedere i treni”

Un adolescente affetto da autismo è stato ritrovato in tangenziale a Roma grazie all’intervento di due agenti della Polizia di Stato dopo che era scappato mentre passeggiava con il padre. Il giovane, A., ha iniziato a correre senza fermarsi, distanziando il genitore e causando preoccupazione nella famiglia.

La corsa del diciassettenne

L’incidente è avvenuto qualche giorno fa, quando A. si trovava con il padre. Dopo la fuga, la famiglia ha contattato il numero di emergenza 112. La centrale operativa ha immediatamente diramato l’allerta alle pattuglie sul territorio per avviare le ricerche del ragazzo.

Il ritrovamento in tangenziale

Dopo alcune ore, gli agenti Federica e Nicola del XV Distretto Ponte Milvio hanno rintracciato il diciassettenne in tangenziale, dove continuava a correre. Gli agenti si sono avvicinati per identificarlo e hanno subito parlato con lui. In breve tempo, A. ha potuto riunirsi con i genitori.

La reazione della famiglia

“Volevo vedere i treni”, ha raccontato A. agli agenti e poi ai genitori, Enrico e Marina, che, sollevati, l’hanno trovato mentre chiacchierava con i due poliziotti “come se fossero vecchi amici”. Il diciassettenne stava bene, era di buon umore nonostante avesse perso una scarpa durante la corsa. Al termine dell’incontro, A. e la sua famiglia hanno ringraziato gli agenti, affermando: “Vi porteremo sempre nel nostro cuore”.

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Un motociclista con la targa coperta viene fermato dopo un inseguimento.

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Un motociclista con la targa coperta viene fermato dopo un inseguimento.

Un motociclista trentasettenne è stato denunciato dopo aver tentato di coprire la targa della sua moto per sfuggire ai controlli della polizia locale di Roma Capitale. L’episodio si è concluso con un inseguimento che ha preso avvio quando l’uomo non si è fermato all’alt imposto dagli agenti.

Dettagli dell’inseguimento

Il fatto è avvenuto nella periferia di Roma, precisamente a Pietralata, mentre gli agenti del IV Gruppo Tiburtino erano impegnati in controlli con l’autovelox. Il motociclista aveva deciso di nascondere la targa per evitare una multa. Solo pochi giorni dopo, è stato individuato in via Filippo Fiorentini, dove ha accelerato cercando di fuggire dagli agenti.

Violazioni del Codice della Strada

I poliziotti hanno seguito il motociclista, il quale ha messo in atto manovre pericolose per ostacolare il fermo. La fuga è terminata in piazza Santa Maria del Soccorso. Dopo averlo bloccato e identificato, i vigili urbani hanno redatto vari verbali per violazioni al Codice della Strada, tra cui ‘circolazione contromano’, ‘passaggio con il rosso’ e ‘guida pericolosa’, insieme alla ‘sospensione immediata della patente di guida’. È stata anche formalizzata una denuncia per ‘resistenza a pubblico ufficiale’.

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La mamma del bimbo di 2 anni morto al Bambino Gesù esprime fiducia nella giustizia

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La mamma del bimbo di 2 anni morto al Bambino Gesù esprime fiducia nella giustizia

Laura, la madre del bimbo di due anni morto per un problema cardiaco all’ospedale Bambino Gesù di Roma, ha commentato la richiesta di rinvio a giudizio per cinque medici. Il suo bambino è deceduto il 3 gennaio 2019 e i medici sono accusati di omicidio colposo per negligenza, impudenza e imperizia.

La dichiarazione della madre

Laura ha dichiarato di essere “contenta della richiesta di rinvio a giudizio per i cinque medici” e ha espresso fiducia nel lavoro della magistratura per ottenere giustizia per la morte di suo figlio. Secondo gli inquirenti, i medici avrebbero “intervenuto con macroscopico ritardo” e avrebbero erroneamente posizionato le cannule arteriosa e venosa, contribuendo così al decesso del bambino. La madre ha aggiunto: “Oggi abbiamo una nuova perizia con tanto di prove e articoli scientifici, che dimostra la gravità di quanto è accaduto a nostro figlio”. Una nuova udienza è fissata per mercoledì 26 marzo.

Il percorso legale

Laura ha descritto la difficoltà di affrontare il caso legale, rivelando che la prima perizia era stata archiviata e che trovare un medico per una controperizia si è rivelato complicato. Insieme ai suoi avvocati, Jacopo Macrì e Domenico Naccari, hanno denunciato per falso i periti della prima perizia, portando a una successiva verifica della loro correttezza. I nuovi periti nominati dal Tribunale hanno trovato delle irregolarità, allegando prove ed articoli scientifici alla relazione.

Critiche all’operato dell’ospedale

Laura ha anche criticato l’operato della dottoressa Albanese, assente durante il trasferimento di emergenza del bambino il 31 dicembre 2018, e ha sottolineato che il figlio necessitava di un intervento immediato. “Come genitori vorremmo ringraziare i nostri avvocati, che non hanno smesso di credere al caso ed in questi sei anni non hanno mai mollato”, ha concluso, evidenziando l’importanza della loro costante presenza.

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