Cronaca
Il valore del divertimento nella disciplina
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Astrofisica di professione e guerriera delle stelle nel tempo libero, Angela Volpe, Rettore dell’Accademia di Roma, ha scoperto Ludosport quasi per caso e da allora non l’ha più abbandonata. Istruttrice e tecnica, è attivamente coinvolta nella formazione di nuovi insegnanti di Lightsaber combat, con l’obiettivo di rendere questa disciplina uno sport riconosciuto. “Stiamo cominciando a strutturarci per diventare uno sport vero e proprio – racconta – Ci stiamo lavorando dal 2006. Attualmente siamo affiliati al CSEN come sotto-categoria del Kendo”. Ludosport, fondata a Milano, ha attratto non solo i fan di Star Wars, ma anche coloro che non conoscono la saga.
La scoperta di Ludosport
«Per caso. Ero alla ricerca si uno sport da praticare con la spada, come la scherma medievale. Parlando con un amico mi ha detto che c’erano alcuni ragazzi che insegnavano a combattere con le spade laser. Ho cercato su internet e ho trovato LudoSport…e la palestra era sotto casa mia. L’ho preso come un segno del destino» spiega Angela Volpe.
Il suo nome di battaglia
Riguardo al suo nome di battaglia, “Stalker”, Angela afferma: «Ogni atleta deve avere un nome di battaglia, ma spesso sono gli altri a sceglierlo per te. Il mio mi è stato dato da un atleta molto importante nel Network. Mi ha definito “stalker dell’arena, un cagnaccio che ti attacca alle calcagna” perché durante il combattimento rincorro l’avversario. Non gli lascio spazio di manovra e lo butto fuori dall’arena».
La filosofia di Ludosport
Investita nella formazione ludica, Angela aggiunge: «All’inizio sicuramente colpiscono la spada laser e l’estetica. Vedere queste armi che volteggiano nell’aria e fanno “swush swush” è d’impatto. Però quello che fa rimanere le persone è la parte ludica. Noi ci chiamiamo Ludosport. Il meglio della disciplina viene fuori solo attraverso il divertimento». La filosofia della disciplina prevede che i partecipanti si divertano mentre apprendono, rendendo la competizione più accessibile.
Angela chiarisce anche il funzionamento dei tornei e dell’autodichiarazione dei colpi, evidenziando che «quando veniamo colpiti, siamo noi atleti a doverlo dichiarare e il punto viene assegnato allo sfidante».
Sicurezza durante i combattimenti
Sulla sicurezza, Angela rassicura: «Può succedere, ma è raro. Il nostro sport si basa sulla cura. Insegniamo ai nostri allievi il controllo. […] Abbiamo anche il premio Cu.Ri, per chi si comporta bene durante il torneo. La nostra disciplina, infatti, si basa sui principi di Servizio Cura e Rispetto».
La dirigente sottolinea anche l’importanza di includere classi per i più piccoli e per i più anziani, auspicando che questa opportunità si espanda. Infine, riporta i dettagli dei prossimi tornei, che «si terranno il 9 e il 15 marzo per l’Accademia di Roma, mentre quello accademico il 12 aprile. Il 31 maggio ci sarà il torneo nazionale», puntualizzando che i punteggi di questi eventi qualificheranno per i mondiali di novembre.
Cronaca
Furto di tre maglie, borsa firmata e Macbook: analisi delle immagini delle telecamere
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Anni fa, Pierluigi Gollini, il calciatore giallorosso di 29 anni, era stato vittima di un originale furto in casa, ma l’incidente di recente è risultato ben più serio. Nella notte di domenica, ignoti hanno forzato un deflettore della sua auto, una Mercedes modello Vito, parcheggiata in via di Porta Pinciana, nel quartiere Ludovisi, portando via alcuni oggetti di valore.
Il bottino
Dai primi rilevamenti della polizia, intervenuta dopo la segnalazione di un passante, sarebbero stati rubati 3 maglie da calcio, una borsa di una nota griffe e un Macbook. Gli agenti credono che i ladri potrebbero essere stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza, e attualmente sono in corso indagini per identificare i colpevoli. Gli intrusi potrebbero essere stati attratti dal furgone Mercedes a nove posti, o aver agito con conoscenza del fatto che appartenesse a Gollini. In un episodio aneddotico, il calciatore, classe 1995 e bolognese di nascita, era rimasto vittima sei anni fa di un finto furto in casa orchestrato da “Le iene”.
La storia dei furti
Un’altra curiosa vicenda legata a Gollini è l’improvvisa scomparsa del suo album di figurine Panini, che ha scatenato una trovata caccia ai responsabili. La notizia è diventata virale sui social, con Gollini che ha condiviso post su Instagram nel tentativo di rintracciare il colpevole, mentre alcuni sostenevano che fosse stato lui stesso a perdere l’album.
Cronaca
Eleonora Giorgi ricorda il fratello Lamberto, tifoso della Roma e figura emblematiche della tv romana
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È morta questa mattina all’età di 71 anni Eleonora Giorgi. L’attrice era la sorella di Lamberto, noto giornalista e personaggio di spicco della Tv romana. Lamberto, nato a Roma il primo marzo 1949, ha un’origine familiare mista, con una nonna londinese e una madre ungherese. Il rapporto tra i due è sempre stato ottimo e, come raccontato da Eleonora in passato, ha cercato di trasmettergli la passione per i colori giallorossi.
Dettagli sul Rapporto Fraterno
«Ho 4 fratelli tutti romanisti, tra cui mio fratello maggiore, Lamberto, che è un giornalista sportivo e noto tifoso della As Roma per le sue trasmissioni» aveva affermato Eleonora. «Solo una volta sono andata allo stadio con Lamberto, che mi ha portato in curva, a vedere la Roma. Per me è stato quasi un trauma. Da allora non sono più andata allo stadio, anche perché, poi, sono arrivati i miei due figli, di fede calcistica differente (Milan)».
La Carriera di Lamberto Giorgi
La carriera di Lamberto Giorgi inizia negli anni ’70 a Radio Rai con la trasmissione "Radioinsieme", condotta da Jaja Fiastri e Sandro Merli. La svolta giunge nel 1978 con il programma calcistico domenicale "Roma e Lazio dal primo minuto" su TVR Voxson. Ha segnato intere generazioni ed è stato poi trasmesso anche su TeleRoma56 a partire dal 1983, cambiando nome (In campo con Roma e Lazio), e vincendo anche un ‘Telegatto’. Lamberto ha sempre preferito rimanere fedele alle tv locali, rifiutando offerte di emittenti nazionali. Ha dichiarato: «Io sono come Totti. Non me la sono mai sentita di abbandonare Teleroma 56. Mi hanno cercato sia la Rai sia Mediaset, ma qui abbiamo dei riconoscimenti che le tv nazionali non avranno mai». Ha contribuito anche alla carriera di diversi giornalisti, tra cui Sandro Piccinini e Fabio Caressa.
Al di là della tv, nel 1982, ha partecipato al film "Delitto sull’autostrada" diretto da Bruno Corbucci, interpretando il ruolo del presentatore del festival "Voci Nuove".
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