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Cronaca

Incatenato dalle conversazioni con la fidanzata incinta

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Incatenato dalle conversazioni con la fidanzata incinta

Un anno dopo l’incidente che costò la vita allo chef Roberto Brancaccio, le indagini hanno portato all’arresto di Arjan L., un 31enne di origini albanesi. La tragedia avvenne la notte del 14 dicembre 2023 quando Brancaccio, 41 anni, venne travolto mentre era in scooter lungo la via Nomentana. Dopo lo scontro mortale, il conducente dell’Alfa Romeo, che viaggiava con la compagna incinta, si allontanò facendo perdere le proprie tracce. L’auto coinvolta fu rinvenuta pochi giorni dopo ma ripulita di ogni indizio. Gli investigatori, attraverso intercettazioni e pedinamenti, sono riusciti a identificarlo e fermarlo sulla via Cristoforo Colombo. L’arrestato è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

LA LATITANZA

Un testimone fornì informazioni cruciali per rintracciare il fuggitivo, portando gli agenti a scoprire che il proprietario dell’auto aveva venduto il veicolo senza formalizzare il passaggio di proprietà. Per settimane, la compagna del pirata della strada fu sotto sorveglianza, ma di lui non c’era traccia. Dopo ripetuti tentativi di intercettazione, gli investigatori superarono le difficoltà grazie a un cambio di intestazione delle schede telefoniche.

I NODI

Le indagini continuano e gli agenti stanno valutando di indagare il proprietario dell’auto per favoreggiamento. Inoltre, si sta cercando di mappare la rete di contatti del fuggitivo, contribuendo a definire il quadro dell’incidente che portò alla morte di Brancaccio, il quale rientrava a casa dai suoi due figli dopo il turno di lavoro all’Osteria di Agrippa, vicino al Pantheon.

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Insulti sessisti all’arbitra sedicenne: «Sei donna, non capisci»

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Insulti sessisti all’arbitra sedicenne: «Sei donna, non capisci»

Insulti sessisti a un’arbitra di 16 anni sono stati registrati durante una partita di calcio a Talenti, sul campo dell’Achillea. La giovane stava dirigendo il match contro la Grifone Gialloverde quando ha ricevuto aggressioni verbali da parte del padre di un calciatore ospite, il quale ha affermato: «Questa è femmina, non capisce un c…».

L’uomo ha iniziato una diretta YouTube sulla partita, approfittando del contesto per inveire contro l’arbitra. Il padre di un giocatore dell’Achillea, testimone degli insulti, ha deciso di registrare l’accaduto e ha pubblicato una clip sui social, sottolineando l’importanza di mostrare tali atteggiamenti: «Non ho pensato alle conseguenze, ho solo pensato che certi atteggiamenti vanno mostrati… Io ho una figlia, e non posso non pensare che se lei ascoltasse certi insulti ne uscirebbe devastata».

Le scuse in un post

Successivamente, il padre colpevole degli insulti ha chiesto scusa attraverso un post, come riportato dal Corriere della Sera. L’arbitra ha commentato l’accaduto in un’intervista, esprimendo la sua rabbia e delusione: «Ho provato rabbia, amarezza e delusione… Tuttavia non ne sono rimasta sorpresa. Nei campi capita di tutto a me e ai miei colleghi maschi… Questa volta gli insulti hanno colpito maggiormente perché espliciti e di natura sessista, soprattutto provenendo da un signore che potrebbe essere mio padre».

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Un uomo di 41 anni con tatuaggi su spalla e avambraccio destro

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Un uomo di 41 anni con tatuaggi su spalla e avambraccio destro

Una donna di 41 anni, Laura Lardani, è scomparsa il 6 marzo scorso nella provincia di Roma. L’associazione Penelope Lazio Odv ha diffuso la notizia, pubblicando una foto della donna su Facebook e lanciando un appello a chiunque possa fornire informazioni utili per le ricerche. Laura si è allontanata da casa e il suo cellulare risulta spento.

La denuncia della scomparsa è stata presentata dai familiari al commissariato di Anzio, che ha avviato immediatamente le ricerche, supportate anche dai carabinieri di Bracciano, area frequentata dalla donna negli ultimi tempi. L’associazione Penelope ha fornito ulteriori dettagli su Laura: è «alta 1,60, di corporatura esile, capelli castani corti, occhi castani» e presenta un tatuaggio su spalla e avambraccio destri. Al momento della scomparsa, indossava un pantalone scuro e un maglione bianco.

«Potrebbe avere bisogno di aiuto», si legge nell’appello. Chiunque abbia informazioni o avvistamenti è invitato a contattare il Pronto Penelope al numero 3396514799 oppure il 112.

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