Attualità
Incidente a Roma, un’auto medica che trasporta provette viene colpita da una macchina: due persone in ospedale

Paura a Roma dove si sono scontrate una Fiat 600 e un’auto medica che trasportava provette: ferite le due persone alla guida.
Oggi, giovedì 13 marzo 2025, nel primo pomeriggio, un incidente si è verificato in piazzale Numa Pompilio, all’incrocio con via delle Terme di Caracalla. Lo scontro ha coinvolto una Fiat 600 e un’auto medica utilizzata per il trasporto di organi e sangue, avvenuto poco dopo le 13. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i caschi bianchi del gruppo Trevi per i rilievi e la gestione della viabilità.
Schianto alle Terme di Caracalla: cosa è successo
A collidere sono state una Fiat 600 guidata da una trentunenne e un’auto medica, condotta da un sessantunenne. Gli operatori del pronto soccorso del 118 sono giunti rapidamente per soccorrere i due conducenti feriti, trasportandoli in ospedale. Entrambi non hanno riportato ferite critiche, anche se le loro lesioni sono state classificate con un codice giallo al triage.
L’auto medica e il suo carico
Si è suscitala preoccupazione per il carico trasportato dall’auto medica dell’ospedale San Giovanni Addolorata. Questo veicolo, come riportato da la Repubblica, era utilizzato dal personale della Banca degli Occhi per effettuare il prelievo di tessuti sclero-corneali e trasportarli ai centri trapianto della Regione Lazio. Durante l’incidente, le provette a bordo non hanno subito danni e sono state trasferite con prontezza da un’altra auto medica all’ospedale destinatario.
Attualità
Rinvio a giudizio di Chef Rubio per diffamazione e istigazione alla violenza: “Offese la popolazione ebraica”

Chef Rubio, pseudonimo di Gabriele Rubini, è stato rinviato a giudizio con accuse di diffamazione aggravata e istigazione alla violenza, in seguito a un’udienza preliminare a Roma. La Comunità ebraica di Roma e l’Ucei, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, si sono costituite parte civile nel procedimento. Le accuse riguardano dichiarazioni rilasciate nel 2020 durante una trasmissione radiofonica e un convegno. Il processo avrà inizio il primo giugno 2026.
Le presunte offese alla comunità ebraica
Le presunte offese sarebbero avvenute tra febbraio e marzo 2020. In una trasmissione radiofonica, Rubio avrebbe formulato “riferimenti denigratori” alla comunità ebraica, affermando che “non c’è solo l’Olocausto, ci sono tantissimi genocidi nel mondo ma se ci fate caso siamo portati a pensare solo a quello che ha colpito gli ebrei, che poi non tutti gli ebrei perché quelli ricchi si sono venduti pure le sorelle e le famiglie”.
Istigazione alla violenza
Nell’altro caso, Chef Rubio sarebbe accusato di aver istigato atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi contro lo Stato di Israele, dichiarando di essere “pronto ad impugnare le armi se necessario”. Commenti sui social network hanno inoltre contribuito ad aggravare la situazione, portando alla rimozione di alcuni post da parte del Tribunale di Roma. Rubio ha infine denunciato di essere stato aggredito sotto casa, affermando: “Sono stati gli ebrei sionisti – dopo la vostra coraggiosa spedizione punitiva mi fate più schifo”, mentre la Digos ha avviato un’indagine sul caso.
Attualità
Allerta al Colosseo, l’uomo che minaccia di togliersi la vita si lega a un lampione

Paura al Colosseo, dove un uomo si è legato con una corda a un lampione e ha minacciato di buttarsi nel vuoto: sono intervenuti i carabinieri.
Oggi, giovedì 12 marzo 2025, un uomo di origine romena ha tentato il suicidio in via Fagutale, nei pressi del ponte degli Annibaldi. Si è ancorato con una corda a un lampione, minacciando di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di circa sette metri su via degli Annibaldi. L’allerta è scattata dopo le segnalazioni di passanti al numero di emergenza 112.
L’intervento dei carabinieri
I carabinieri del Nucleo Radiomobile sono rapidamente giunti sul posto. Approcciandosi all’uomo, hanno iniziato a parlargli per distoglierlo dall’idea di compiere il gesto estremo. In un momento di distrazione dell’uomo, i militari sono riusciti a tagliare la corda e metterlo in sicurezza.
Dettagli del salvataggio
L’uomo aveva in mano un biglietto scritto a mano in lingua romena, in cui esponeva le sue intenzioni, e una lametta da rasoio nascosta in bocca. Dopo averlo bloccato, sono intervenuti anche gli operatori del pronto soccorso del 118, che lo hanno trasportato in ambulanza per le cure necessarie.
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