Cronaca
Incidente con pirata della strada coinvolge un rider e un’auto, feriti quattro agenti

Un inseguimento avvenuto ieri sera alla periferia di Roma ha provocato diversi incidenti e ha visto coinvolti quattro agenti di polizia, rimasti feriti. L’episodio si è verificato quando la polizia ha intercettato un’auto rapinata in via Aspertini a Tor Bella Monaca. Durante la fuga, il veicolo ha travolto un rider, che per fortuna non ha riportato ferite, e successivamente ha urtato una volante.
L’inseguimento è proseguito fino a via della Sorbona, dove l’auto è stata infine bloccata. Alla guida si trovava un cittadino tunisino di 20 anni, sprovvisto di permesso di soggiorno, che è stato arrestato. Complessivamente, quattro agenti hanno subito ferite durante l’operazione.
Cronaca
Oratorio a numero chiuso a Roma dopo insulti razzisti con selezione all’ingresso

L’oratorio di Dragona, nella parrocchia Santa Maria Regina dei Martini, si trova in una situazione critica a causa di comportamenti violenti da parte di alcuni ragazzi. Padre Daniele ha adottato misure preventive, richiedendo ora che l’accesso per i minori avvenga solo tramite registrazione e fornendo il recapito di uno dei genitori, in risposta a ripetuti “episodi” di bullismo, vandalismo e linguaggio offensivo.
L’ultimo episodio che ha portato a questa decisione è avvenuto domenica scorsa, quando don Exupéry, un sacerdote originario della Tanzania, è stato accerchiato da un gruppo di circa venti ragazzi, subendo insulti razzisti e uno schiaffo in volto. “Per fortuna non ha subìto una commozione cerebrale, né danni alla vista”, ha dichiarato il parroco, evidenziando che il gesto rappresentava uno sfogo aggressivo che avrebbe potuto avere gravi conseguenze, specialmente se la vittima fosse stata una bambina.
LO SCHIAFFO
Padre Daniele, preoccupato per la sicurezza dei giovani, aveva già preso misure in passato, come l’installazione di un cancello per proteggere il sagrato dalla sporcizia e dai bivacchi notturni. Nonostante le telecamere di videosorveglianza, l’atto violento di domenica non è stato evitato. Il parroco ha annunciato che, per tutelare i bambini, ogni minorenne dovrà fornire il proprio nome e il numero di un genitore per poter accedere all’oratorio.
IL DETERRENTE
Inoltre, il sacerdote ha reso noto che si riserva di segnalare ai carabinieri di Acilia qualsiasi violazione della legge. Ancora una volta, la comunità sembra schierarsi con i sacerdoti, come confermato dalle dichiarazioni dei fedeli, tra cui Lorella, che ha ringraziato padre Daniele “per quello che fa per il bene della comunità”, e Rossana, che ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole.
Cronaca
Ultimo saluto e auguri di buone vacanze pasquali ai dipendenti

«La terza volta non verremo, perché è troppo rischioso». Queste le parole pronunciate dai rapinatori al termine di un furto all’ufficio postale di via Grottarossa, sulla Cassia, avvenuto lo scorso aprile. I due malviventi, già autori di un colpo simile nel novembre 2023, hanno agito con lo stesso modus operandi: volto coperto, pistole alla mano e un dipendente in ostaggio. Complessivamente, i furti hanno fruttato oltre 300mila euro.
Uno dei rapinatori, Filippo Giuffrida, è stato fermato e rinviato a giudizio a piazzale Clodio. Proprio il 9 aprile 2024, Giuffrida, cinquantatreenne di Catania, ha sorpreso gli impiegati all’apertura dell’ufficio, urlando: «Forza forza. Apri l’ufficio, non fate scherzi, non fate scattare gli allarmi, questa è una rapina». Con il volto coperto da un cappuccio e una mascherina, ha minacciato un dipendente per farsi accompagnare nella stanza della direttrice, obbligandolo ad aprire la cassaforte da cui ha prelevato circa 80mila euro.
Parallelamente, il complice ignoto ha minacciato la direttrice di aprire gli sportelli atm, riuscendo ad ottenere ulteriori 80mila euro. I due rapinatori hanno poi preso in ostaggio un altro dipendente, riconoscendolo come «quello della scorsa volta», per impedire che venissero chiamati i soccorsi durante la fuga a bordo di una Volkswagen nera.
Il primo colpo risale al 3 novembre 2023, durante il quale Giuffrida e il suo complice avevano atteso l’orario di apertura per entrare nell’ufficio e annunciare: «Questa è una rapina!». Anche in quell’occasione, l’imputato obbligò la direttrice ad aprire la cassaforte e gli sportelli, prelevando circa 200mila euro.
Le indagini per catturare Giuffrida si sono avvalse delle immagini delle telecamere di sicurezza e delle testimonianze degli impiegati, che hanno ricordato il saluto dei rapinatori: «Non torneremo una terza volta, è troppo pericoloso». Giuffrida è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Trionfale a luglio 2024, dopo un tentativo di rapina in un’altra sede, dove il direttore era riuscito a dare l’allarme.
La posizione di Giuffrida è aggravata dai precedenti penali e dal fatto di aver commesso reati durante la misura di «affido terapeutico». Il processo a suo carico è iniziato ieri, con i dipendenti che si sono costituiti parte civile. La prossima udienza è prevista per la fine di marzo.
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