Attualità
Individuato il mandante dell’aggressore che ha massacrato a bastonate il provveditore Vittorio Rapisarda

Massacrato a bastonate nell’androne di casa sua, in pieno centro a Roma: è stato individuato il mandante dell’aggressione al provveditore Vittorio Rapisarda. L’aggressione, avvenuta lo scorso 4 ottobre a pochi passi da piazza di Spagna, potrebbe essere legata a una vendetta. Le indagini hanno portato all’individuazione dell’aggressore, Giancarlo Santagati, accusato di tentato omicidio. Si sospetta che Santagati, un collaboratore stretto di un manager del provveditore, possa essere coinvolto per un incarico non assegnato.
L’interrogatorio davanti al gip
Oggi si tiene l’interrogatorio davanti al gip di Santagati, il presunto mandante dell’aggressione. Ricevuto in videoconferenza, non si esclude che possa avvalersi della facoltà di non rispondere, come riportato da il Corriere della Sera.
La pista del manager vicino a Rapisarda
Gli inquirenti stanno seguendo la pista di un manager vicino a Rapisarda, ritenuto l’ideatore dell’aggressione per vendetta, probabilmente dovuta a un mancato incarico. Santagati, con precedenti penali e arrestato recentemente a Vetralla, è considerato molto vicino a un collaboratore di Rapisarda, che potrebbe aver organizzato il pestaggio. Documenti forniti dallo stesso Rapisarda potrebbero attestare questa vicinanza. In passato, il movente più accreditato riguardava invece l’opposizione del provveditore all’apertura di un bed and breakfast da parte di un vicino condominio.
Attualità
Indicazioni per la farmacia richieste da lui mentre tenta la rapina: il racconto di Citriniti di Propaganda Live

“Prima mi ha chiesto indicazioni, poi si è avvicinato per ringraziarmi. E ha tentato di rubarmi il portafoglio”. A raccontarlo è Pierfrancesco Citriniti, noto volto di Propaganda Live.
Tentativo di furto a Tor Pignattara
Citriniti ha condiviso la sua esperienza su un gruppo Facebook di quartiere, avvertendo “Attenzione, abitanti di Tor Pignattara”. mentre tornava a casa con la spesa, un giovane di origine magrebina lo ha fermato con una scusa, chiedendogli indicazioni su una farmacia. Dopo averlo ringraziato e stringendogli la mano, lo ha abbracciato per bloccargli le braccia e ha tentato di sfilargli il portafoglio.
Reazione e soccorsi
Fortunatamente, Citriniti si è accorto del tentativo di furto e, dopo aver ripreso il portafoglio, ha subito una violenta reazione da parte del giovane, che lo ha colpito in faccia. Diverse persone del quartiere hanno assistito alla scena e sono accorse in suo aiuto. Citriniti ha poi contattato le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto, sottolineando che il giovane sembra ripetere la stessa tecnica.
Avviso alla comunità
Citriniti ha avvertito di prestare attenzione, specificando che il giovane si aggira “tra le 13:00 e le 15:00” nel tentativo di avvicinare le persone. Ha concluso il post esortando i cittadini a non lasciarsi ingannare dalla storia del ragazzo e a mantenere al sicuro i propri oggetti personali, invitando a denunciare eventuali situazioni simili.
Attualità
Coppia sequestrata da banditi armati durante una rapina in villa con un bottino di 100.000 euro

È in corso la caccia a una banda di rapinatori che ha fatto irruzione in una villa a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, sequestrando una coppia di imprenditori edili, la loro governante e la sua famiglia. I sei uomini, armati e travisati, hanno minacciato le vittime per circa venti minuti, costringendole a riempire degli zaini con gioielli, contanti e altri oggetti di valore, prima di fuggire con un bottino stimato in circa 100.000 euro.
La rapina, avvenuta domenica sera, ha scosso profondamente i presenti, che hanno vissuto momenti di grande paura, ma fortunatamente nessuno ha riportato conseguenze fisiche. I carabinieri della stazione di Tivoli Terme stanno indagando e hanno raccolto le testimonianze delle vittime, che hanno indicato che gli aggressori presentavano un accento riconducibile a elementi dell’Est Europa.
Dettagli dell’irruzione
Mentre alcuni membri della banda accompagnavano l’imprenditore a svuotare la cassaforte, gli altri sorvegliavano la moglie e la famiglia dei domestici. I rapinatori hanno anche tentato di portare via la cassetta del sistema di videosorveglianza, ma hanno erroneamente portato quella sbagliata. Le immagini sono state successivamente acquisite dai carabinieri per le indagini in corso.
-
Cronaca7 giorni fa
Ostia, inaugurazione del Centro regionale per il contrasto agli abusi e maltrattamenti ai minori
-
Cronaca6 giorni fa
Riscossione entro marzo: dettagli sui luoghi di vendita
-
Social2 giorni fa
5 anni fa Giuseppe Conte ci chiudeva a casa con il lockdown
-
Attualità2 giorni fa
Scritta ‘Infame’ sui muri della scuola del figlio di Carlo Calenda: “Mi dica in faccia ciò che pensa” diventa: “Sui muri della scuola del figlio di Carlo Calenda è stata scritta ‘Infame’: “Dica in faccia ciò che pensa””