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Julia viene attaccata dalla destra, ma l’assistente virtuale di Roma è davvero un fallimento?

È in corso una polemica riguardante Julia, la nuova assistente virtuale per turisti e cittadini di Roma, presentata recentemante e già al centro di attacchi da parte del centrodestra. I consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia hanno chiesto un incontro urgente per discutere il costo di Julia, che si stima possa aggirarsi attorno ai 10 milioni di euro, e i presunti errori nel suo funzionamento, che riguardano soprattutto la toponomastica e le indicazioni relative ai trasporti.

In una nota, i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno affermato: “Il coraggio del Pd che continua a difendere l’investimento sull’app Julia è davvero commovente. Ci troviamo, infatti, davanti a un flop senza precedenti che ignora la toponomastica della città, dando indicazioni a caso e risultando quindi inutile per turisti e cittadini.” Marco Perissa, deputato di Fratelli d’Italia, ha aggiunto: “Julia non è altro che l’ennesimo fallimento della giunta Gualtieri. È uno sperpero assoluto di soldi pubblici, attraverso una procedura che ancora oggi rimane avvolta nel mistero.”

Funzionalità di Julia

Nonostante le critiche, Julia presenta anche aspetti positivi. Recenti test effettuati hanno dimostrato che l’assistente è riuscita a fornire correttamente informazioni su:

  • Tempi di attesa dei bus alla fermata richiesta;
  • Pronto soccorso meno affollato;
  • Itinerari delle migliori chiese del centro di Roma;
  • Informazioni sui monumenti più importanti della città;
  • Modalità di prenotazione di un taxi per l’aeroporto di Fiumicino.

Criticità riscontrate

Non mancano però le problematiche. Secondo la pagina Facebook SOS Patrimonio Storico di Roma, Julia non fornisce informazioni aggiornate sugli eventi culturali. Ad esempio, non menziona mostre importanti come quelle di Frida Kahlo e Caravaggio, dicendo: “Al momento non ho informazioni specifiche sugli orari e i biglietti per la mostra ‘Caravaggio 2025′ presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini.” Inoltre, Julia ha mostrato difficoltà anche in merito alla toponomastica, confondendo i nomi e i percorsi.

Questi aspetti hanno alimentato il dibattito su efficienza e utilità dell’assistente virtuale, mettendo in luce la necessità di miglioramenti significativi per giustificare l’investimento pubblico effettuato per la sua creazione.

Fonte Verificata

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