Cronaca
La difficile realtà di vivere oltre i 40 anni a Roma nord
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Essere una over 40 a Roma Nord presenta sfide uniche, con una continua pressione a mantenere forme fisiche perfette. Le donne della zona, anche più grandi, mostrano risultati che spesso sono frutto di un impegno rigoroso e non solo di trattamenti estetici. A Roma Nord, la partecipazione a corsi di ashtanga, pilates reformer, trx in sospensione o gyrotonic è quasi obbligatoria. Se il sabato non si balla con le amiche in tacchi o non si prova la pole dance, ci si sente fuori luogo.
Routines di bellezza e alimentazione
In queste case non possono mancare le maschere led e una quantità infinita di integratori. La dieta delle signore di Roma Nord è rigorosa: si consumano semi di chia, sesamo e lino, mentre carboidrati e lattosio sono considerati “veleno puro”. L’alcol, invece, viene consumato con qualche concessione, grazie alla credenza che il gin tonic (senza zucchero) non faccia ingrassare, portando tutti a preparare cocktail.
Investimenti nel benessere
Le donne si presentano sovente in leggings attillati, manifestazione del duro lavoro svolto per preservare la propria figura. Questa dedizione, tuttavia, richiede investimenti economici significativi.
Cronaca
Pitbull attaccano ragazza al parco di Focene, cani sequestrati dall’Asl
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Una task force ha finalmente messo fine alla telenovela degli aggressivi simil pitbull che hanno terrorizzato Focene. Il raid di Polizia locale, carabinieri e addetti dell’Asl Rm3 ha portato al prelievo dei due pericolosi animali, trasferiti poi nella struttura di via della Muratella a Roma. Residenti della cittadina, che da circa due mesi vivevano nella paura di incontrare i molossi per strada, hanno accolto positivamente la notizia. «Ringraziamo l’amministrazione per avere eliminato un problema che si è protratto a lungo, correndo il rischio di minare la tranquillità e la sicurezza di Focene» ha affermato Antonella Gardin, presidente del Nuovo Comitato cittadino di Focene, aggiungendo che «le aggressioni hanno provocato il panico tra la popolazione».
LE SEGNALAZIONI
Le segnalazioni sull’atteggiamento aggressivo dei pitbull, soprattutto lungo le vie di Focene sud, sono state più volte portate all’attenzione del Comune, che ha finalmente preso provvedimenti. «Gli animali sono stati trasferiti presso il Canile di Muratella» ha precisato la Comandante di Polizia locale, Daniela Carola. Agli animali sarà effettuato un esame comportamentale per valutare le loro condizioni psicologiche e fisiche. Questo processo è necessario per decidere sulla loro idoneità a essere reinseriti in un contesto sociale sicuro. I due pitbull erano emersi in cronaca il 10 gennaio scorso, dopo aver aggredito la 24enne Sofia, che stava passeggiando con il suo cagnolino al guinzaglio. Sofia subì gravi ferite e necessitò di un intervento chirurgico.
In un’altra occasione, la cagnetta “Maja” è stata assalita e morsa, ma è riuscita a salvarsi grazie all’intervento di un gruppo di persone. Marina, una residente infuriata, ha commentato: «Mi sono imbattuta più volte con i pitbull lasciati regolarmente liberi e senza padrone al seguito». Negli ultimi anni si sono registrati diversi tentativi di aggressione a cani di piccola taglia, portando a manifestazioni dei cittadini per denunciare la mancanza di sicurezza. Durante una protesta a fine gennaio, oltre 20 persone hanno chiesto l’adozione di un “percorso educativo” per i due animali e che l’amministrazione accelerasse il regolamento sui diritti degli animali.
IL SOPRALLUOGO
Un sopralluogo dell’Asl ha definito “tranquilli” gli animali nel giardino del proprietario. «Siamo riusciti a porre fine ad una situazione mettendo in campo una mediazione con le altre istituzioni e ascoltato più volte i cittadini di Focene» ha dichiarato l’Assessore ai Diritti per gli Animali, Monica Picca. «Continueremo a monitorare e a garantire la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali» ha concluso.
Cronaca
La scomparsa di Pratesi e il suo impegno per la natura
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ROMA – La straordinaria vita di Fulco Pratesi, ambientalista e fondatore del WWF Italia, si è spenta ieri all’età di 90 anni dopo una breve degenza in un ospedale romano. Pratesi, che ha dedicato la sua vita alla natura, ha avuto un cambiamento radicale dopo un incontro con un orso in Turchia nei primi anni Sessanta, che lo ha spinto a rinunciare alla caccia. La sua eredità è testimoniata dai suoi quattro figli, tra cui Isabella, che continua il suo operato nel WWF.
Fondatore del WWF Italia
Pratesi è stato determinante per l’introduzione del World Wildlife Fund in Italia, collaborando direttamente con esponenti come il principe Filippo di Edimburgo. Insieme a Franco Tassi e Arturo Osio, ha creato il WWF Italia, che nel 1966 ha istituito la prima Oasi protetta italiana nel Padule di Bolgheri. L’anno successivo, ha contribuito all’acquisto del Lago di Burano, trasformando un antico terreno di caccia in un rifugio naturale. La sua passione per la natura ha ispirato una nuova generazione di ambientalisti, alcuni dei quali, come Francesco Petretti e Lele Coppola, hanno ottenuto riconoscimenti significativi nel campo.
Impatto sull’ecosistema italiano
Grazie all’impegno di Pratesi e del WWF, si sono ottenuti risultati notevoli nella conservazione della fauna italiana. La campagna “Operazione San Francesco” ha portato alla ricolonizzazione del lupo in Appennino e nelle Alpi, mentre negli anni ’80, la sua partecipazione a proteste ha preservato ecosistemi cruciali come la conca di Campo Pericoli. Inoltre, il salvataggio del cervo sardo ha garantito la sopravvivenza di una specie a rischio di estinzione. Pratesi ha esplorato i meravigliosi ambienti naturali del mondo, ma ha sempre mantenuto un legame profondo con la Maremma e la Tuscia laziale, dove la natura era al centro della sua vita e della sua opera artistica, visibile nei suoi acquarelli.
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