Cronaca
Laboratori di Quartiere a Roma: un impulso al benessere delle comunità di Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà

Sembrerebbe che i Laboratori di Quartiere di Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà, secondo un studio condotto da Rete NeXt Nuova Economia per Tutti e commissionato dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, abbiano “aumentato il benessere dei territori” e risultino avere un impatto positivo per il 50% delle persone coinvolte. I progetti portati avanti dall’Amministrazione comunale si sono tradotti in un miglioramento delle relazioni sociali tra i cittadini e in un coinvolgimento attivo su questioni politiche- istituzionali e relative al patrimonio culturale.
Obiettivi dei Laboratori di Quartiere
Questi centri sono stati creati per contribuire alla rigenerazione urbana e hanno coinvolto le comunità locali e comitati di quartiere nella pianificazione di grandi opere. A Corviale, si è registrato un impatto positivo legato alle relazioni con le istituzioni locali, promozione di attività socio-culturali e miglioramento degli spazi di aggregazione. A Tor Bella Monaca, i risultati sono stati particolarmente evidenti tra associazioni e scuole, grazie anche alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile della Sapienza, per supportare gli abitanti nel processo di ristrutturazione del comparto immobiliare Ater R5.Riduzione della distanza tra cittadini e istituzioni
Il crescente successo dei Laboratori di Quartiere dimostra come “la presenza costante di questi presidi territoriali e spazi di ascolto ha permesso di rendere i cambiamenti in atto chiari, accessibili e tangibili”. Attraverso incontri pubblici e assemblee di quartiere, è stata incrementata la consapevolezza dei residenti sugli interventi dell’Amministrazione, con azioni educative e culturali in grado di generare cambiamenti duraturi. L’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha sottolineato che i Piani urbani integrati “non si limitano alla riqualificazione di immobili, ma sono veri e propri programmi di rigenerazione urbana” volti a migliorare la qualità della vita, in particolare nelle periferie.
Impatti a lungo termine
L’Amministrazione comunale sta cercando di implementare questi progetti anche negli altri municipi, mirando a garantire qualità e sicurezza dell’abitare, affrontando le problematiche delle aree più degradate.
Cronaca
Le decisioni di Papa Francesco: dal funerale alla sepoltura in Santa Maria Maggiore

Papa Francesco, il pontefice rivoluzionario che ha sempre sfidato le tradizioni, se n’è andato con un funerale “semplice come quello di un cristiano qualunque”, eliminando bare lussuose e cerimonie da re. Addio a catafalchi e rituali pomposi: ora è tutto più umile, forse per non far invidia ai potenti di questo mondo. Ma chissenefrega delle vecchie usanze, eh? #PapaFrancescoMorto #FuneraleSemplice #ChiesaSenzaFronzoli #VaticanoShock
Le Riforme Radicali del Pontefice
Papa Francesco ha stravolto le esequie papali con la sua riforma dello scorso novembre, definendole “con dignità, ma come ogni cristiano”. Niente più esposizione su un catafalco: il corpo va dritto in Santa Maria Maggiore per la sepoltura. Un colpo basso alle cerimonie tradizionali, che forse erano un po’ troppo da VIP per un pastore del popolo.Cambiamenti Che Fanno Inarcare un Sopracciglio
Tra le novità, la constatazione della morte non avviene più nella camera del defunto, ma nella cappella, con una deposizione immediata nella bara. I fedeli possono venerare il corpo già dentro una bara aperta, e addio alle tre bare tradizionali di cipresso, piombo e rovere – perché, diciamocelo, chi ha bisogno di un funerale a tre strati quando una bara sola basta e avanza? Sembra che Francesco volesse un’uscita di scena più democratica, meno da imperatore.
Le Spiegazioni Dietro la Semplificazione
L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha pubblicato la seconda edizione dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata da Francesco nel 2024. L’arcivescovo Diego Ravelli ha spiegato che il cambiamento era necessario per adattare i riti alla fede in Cristo Risorto, enfatizzando che il Papa è un semplice discepolo, non un “potente di questo mondo”. Insomma, un modo per smontare un po’ di quell’aura divina e renderlo più… umano, o almeno ci prova.
Cronaca
Senza Francesco, mi sento persa. Siamo sotto shock, da piazza San Pietro.

È scoppiata la notizia che il Papa è “morto due volte” – sì, avete letto bene – lasciando fedeli in lacrime e turisti a scattare selfie epici in Piazza San Pietro, come se fosse un festival del caos. Ma è una bufala o un miracolo mancato? Il Vaticano in tilt, con preti che corrono e atei che ridono sotto i baffi. #PapaMorto #VaticanoChaos #NotizieVirali #FakeNewsPapale
La notizia shock
Questa mattina, la voce sulla presunta dipartita del Papa ha travolto la piazza come un’onda anomala, colpendo fedeli devoti e turisti distratti che si godevano il sole romano. Nessuno se l’aspettava, e mentre alcuni si sono messi a pregare, altri hanno iniziato a condividere meme su Twitter, trasformando un momento “sacro” in un circo mediatico.Reazioni esagerate e un po’ sospette
I fedeli sono rimasti a bocca aperta, con rosari in mano e occhi sbarrati, mentre i turisti – sempre pronti al business – hanno approfittato per vendere gadget improvvisati. Dài, ammettiamolo: in un mondo di fake news, chi non approfitterebbe di un “decesso papale” per un po’ di viralità? È il 2025, dopotutto, e il sacro si mescola al profano senza troppe cerimonie.
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