Attualità
L’appello della famiglia di Michela Andretta affinché non siano archiviati gli errori medici che hanno causato la sua morte.

Il caso della morte di Michela Andretta, avvenuta a 28 anni il 3 maggio 2024 durante un’operazione per la rimozione di un’angioma, ha suscitato un acceso dibattito legale. Secondo i legali della famiglia, che hanno presentato ricorso contro la richiesta di archiviazione della procura, la ragazza è deceduta a causa di errori medici. Al contrario, la procura non sarebbe in grado di dimostrare comportamenti colposi da parte dei sanitari coinvolti.
Le circostanze della morte
La Procura ha dichiarato che non è possibile ricondurre la morte di Michela a negligenze professionali, sostenendo che i medici “contrastano il tragico evento in modo tempestivo”. Tuttavia, i legali della famiglia segnalano che ci sono stati errori nella diagnosi e nella terapia. Michela è stata operata alla Fabia Mater, ma ha subito un’improvvisa complicazione durante l’intervento, con i medici che avrebbero scambiato un tono vagale per un’embolia polmonare.
Controversie sui trattamenti medici
A giudizio degli avvocati, la somministrazione di eparina al posto dei trombolitici ha avuto un impatto negativo sulla situazione di Michela. Tuttavia, i consulenti del pm hanno affermato che “il trattamento con eparina è stato ininfluente rispetto al decesso”. Inoltre, secondo i legali, i medici avrebbero disatteso linee guida sul trattamento di arresto cardiaco, ma anche questa affermazione è stata contestata, con i consulenti della procura che hanno affermato che “lo scostamento dalle raccomandazioni non è stato il fattore determinante nell’evento”.
Possibili indagini preoperatorie
I difensori della famiglia Andretta sostengono che il problema al miocardio di Michela avrebbe potuto essere identificato attraverso ulteriori approfondimenti preoperatori. Tuttavia, i pm hanno puntualizzato che tale problema era “non ipotizzabile”.
Attualità
Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco
Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea
I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.Strade allagate e disagi per i cittadini
Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.
Conseguenze del caos meteorologico
Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.
Attualità
A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa
In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.
Il delitto che ha sconvolto Roma
Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.
Le reazioni e le polemiche
Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.
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