Cronaca
Le piazze di spaccio controllate dai boss Molisso e Bennato

Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Roma hanno portato allo smantellamento di un sodalizio legato al narcotraffico, che faceva riferimento a boss come Giuseppe “Peppe” Molisso e Leandro Bennato. Questo gruppo mirava a creare un consorzio di spaccio a Roma, offrendo protezione e risoluzione delle controversie ai capicordata, anche attraverso metodi violenti. Secondo le ricostruzioni, il business aveva incassi di decine di milioni di euro al mese, con un guadagno di 30mila euro al giorno per ogni piazza di spaccio.
Ventisei ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, per reati che includono associazione per delinquere, traffico di sostanze stupefacenti e porto illegale di armi. Sotto l’influenza di Molisso e Bennato, sono stati coinvolti nomi noti dello spaccio come i Longo e i Moccia. Inoltre, tre indagati sono rimasti a piede libero.
Legami con il clan Senese
Secondo gli inquirenti, il monopolio della distribuzione della droga era garantito dai legami con il clan Senese, affiliato alla Camorra. Durante il funerale di Ciro Molisso, padre di Peppe, vi erano presenti membri di questo clan, tra cui Vincenzo Senese. Simone Capogna, collaboratore di giustizia, ha descritto Molisso come il nuovo Michele Senese. Il gruppo si è avvalso di metodi violenti e ha accumulato armi da guerra.
Attività di spaccio e traffico
Molisso riforniva diverse piazze della capitale e, insieme a Bennato, ha ampliato le sue operazioni. Durante le perquisizioni presso la residenza di Bennato, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 5 milioni di euro, tra cui 300mila euro in contante. Il prefetto Lamberto Giannini ha elogiato il lavoro dei carabinieri e della DDA, ma le indagini proseguono, in particolare dopo l’arresto di Raul Esteban Calderon, presunto assassino di Fabrizio Piscitelli.
Cronaca
Giornate Fai di Primavera: scoperta dei tesori nascosti di Roma

Palazzo Farnese, una delle meraviglie architettoniche di Roma, apre eccezionalmente le sue porte durante le Giornate Fai di Primavera, organizzate dal Fondo per l’Ambiente italiano. Questo straordinario edificio, noto per la sua storia e bellezza, è sede dell’Ambasciata francese e vanta opere di artisti come Michelangelo e Annibale Carracci. Ma le sorprese non finiscono qui: anche il cinquecentesco Palazzo della Valle, dal 1948 sede di Confagricoltura, e il grandioso cortile con colonne di granito possono essere esplorati dai visitatori.
LE PASSEGGIATE
Porte aperte, inoltre, alla Fondazione Besso, un edificio del Quattrocento con affreschi e una biblioteca di volumi rari. In evidenza il Vascello, una villa progettata da Plautilla Bricci, la prima ‘architettrice’ del mondo, che ha una storia legata al Risorgimento italiano. In collaborazione con il Ministero della Cultura, sarà possibile visitare anche il Collegio Romano, fondato da Ignazio di Loyola, e il Liceo classico Visconti, il più antico liceo della capitale.
I visitatori possono approfittare di gite fuori porta, come la visita a Villa Mondragone a Monte Porzio Catone e al sito archeologico di Castrum Novum a Santa Marinella, antica città fortezza marittima romana.
Cronaca
Aggressione al pub per difendere un’amica: il racconto della madre

Pestato brutalmente a Roma, Francesco, uno studente di 21 anni al terzo anno di Ingegneria meccanica, sarà sottoposto a un intervento maxillo-facciale per la frattura della mandibola, subita dopo aver tentato di difendere un’amica. La madre, Barbara, racconta che il giovane ha riportato anche gravi traumi cranici e segni di un morso a un orecchio. L’episodio ha riportato alla mente la tragica morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso nel 2020 dopo aver difeso un amico dai bulli.
Il racconto
Barbara ha espresso la sua preoccupazione affermando: «Mio figlio ha rischiato di fare la stessa fine e il tutto nell’indifferenza generale». Ha esortato i testimoni presenti nel locale a farsi avanti per contribuire all’indagine avviata dal Commissariato Monteverde, dopo che la denuncia è stata presentata d’ufficio a causa delle severe lesioni di Francesco.
La ricostruzione
Secondo le prime informazioni, Francesco era in compagnia di amici quando è scoppiata una lite con un gruppo di ragazzine minorenni. Uno di loro ha rovesciato un drink sulla fidanzata di un amico, il che ha portato a uno scontro fisico. Lorenzo, il fidanzato della ragazza, ha rivelato che sono state chiamate altre persone ad unirsi al conflitto. Francesco ha cercato di fermare la rissa, ma è stato aggredito e picchiato, riportando gravi lesioni.
Le ricerche
Barbara ha dichiarato di essere sconvolta e preoccupata per il benessere psicologico di suo figlio oltre che fisico, sottolineando che Francesco è un ragazzo pacifico e che questa esperienza lo ha profondamente segnato. Ha anche invitato chiunque avesse informazioni utili a contattare la polizia.
L’episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza in città e sull’importanza di intervenire in situazioni di violenza.
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