Roberto Guarano, 63 anni, ex membro delle Brigate Rosse, è stato arrestato con l’accusa di aver picchiato la sorella lo scorso 8 maggio a Centocelle, Roma. La donna, 59enne, ha riferito agli agenti di essere stata colpita con pugni e schiaffi, mentre sembrerebbe che Guarano fosse sotto l’effetto dell’alcol.
All’arrivo della polizia, Guarano ha riconosciuto la gravità della sua azione, dichiarando: “Se intervenite quando uno picchia una donna vuol dire che funzionate, e io merito di andare in carcere”. Tuttavia, ha poi tentato nuovamente di aggredirla, minacciandola dicendo: “Stasera è meglio se ti chiudi in camera, perché ti ammazzo!”. Gli agenti hanno dovuto faticare per neutralizzarlo e ammanettarlo. La sorella ha dichiarato di vivere con lui da dodici anni e che quello era solo l’ultimo episodio di violenza subita.
La donna è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Casilino di Roma in codice giallo, attivando il codice rosa, e dimessa con alcuni giorni di prognosi. Guarano, arrestato per maltrattamenti in famiglia, si è mostrato dispiaciuto durante l’udienza del processo per direttissima. I giudici hanno disposto per lui l’obbligo di mantenere la distanza dalla sorella e dai luoghi da lei frequentati.
Inoltre, stando a quanto ricostruito, Guarano ha fatto parte dei movimenti di estrema sinistra a Torre Spaccata alla fine degli anni Settanta ed è stato condannato a tre anni e mezzo nel processo Moro ter per banda armata.