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Lezione su foibe al Rossellini con il senatore Menia, proteste da parte degli studenti con tensioni con la polizia

Una camionetta della polizia è stata parcheggiata davanti all’istituto cine-tv Rossellini in occasione della visita del senatore Roberto Menia, invitato a parlare dell’argomento delle foibe. Gli studenti hanno protestato contro la sua presenza, sostenendo che la polizia abbia utilizzato metodi violenti per contenere la situazione, descrivendo un episodio in cui a un ragazzo sarebbe stato dato uno schiaffo sulla schiena.

La visita del senatore Menia

Originariamente programmato per un mese prima, l’evento è stato riorganizzato per il 6 marzo. Il senatore Menia, relatore della legge 92/2004 che ha istituito la giornata del ricordo, ha trovato il corpo studentesco in presidio. Gli studenti hanno espresso il loro dissenso nei confronti del senatore, affermando: “È inammissibile che una persona come Menia, appartenuto al Movimento Sociale, venga a parlare a scuola di un argomento strumentalizzato dai fascisti”.

La manifestazione degli studenti

Il corpo studentesco ha allestito un presidio con fumogeni rossi e uno striscione che recitava Partigiani nelle scuole. “Abbiamo chiamato un presidio per contestare il senatore Menia”, hanno dichiarato, sottolineando la loro opposizione al revisionismo storico legato a questo tema.

Tensioni e scontri con la polizia

Quando il senatore ha tentato di accedere all’istituto, ha utilizzato un ingresso secondario, cogliendo di sorpresa i manifestanti. Gli studenti hanno cercato di raggiungere l’ingresso principale, ma la polizia ha impedito loro l’accesso. Alcuni sono riusciti a scavalcare, ricordando il comportamento aggressivo delle forze dell’ordine e segnalando tensioni durante le operazioni di contenimento.

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