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Cronaca

Lotus ritorna alla sua sede originale

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Lotus ritorna alla sua sede originale

Lotus, un border collie di 8 anni, è tornato a casa dopo dieci mesi di assenza. Il cane era scomparso a maggio 2024 dalla sua famiglia di Palestrina. Sin dall’inizio, i suoi proprietari avevano sospettato che Lotus non fosse fuggito, ma fosse stato prelevato da qualcuno. Dopo aver sporto denuncia ai carabinieri, le speranze di ritrovarlo si erano affievolite fino a quando, qualche giorno fa, il proprietario Augusto ha notato un cane che assomigliava a Lotus nel bagagliaio di una vecchia Panda.

I FATTI

Augusto ha avvicinato l’auto e, nonostante la donna alla guida cercasse di negare l’evidenza, ha aperto il bagagliaio. Ma mentre Augusto stava per familiarizzare con il collie, la donna ha avviato il motore e si è allontanata in fretta, per poco non causando un incidente. Tornato dai carabinieri, Augusto ha raccontato l’accaduto, attivando così le indagini. Grazie alle telecamere di sorveglianza e alla descrizione dell’auto, i militari hanno rintracciato la Fiat Panda e la proprietaria, che vive in una zona isolata tra Palestrina e Cave.

Al primo incontro, la donna ha sostenuto che il cane fosse un trovatello e ha negato di averlo sottratto. Tuttavia, il giorno seguente, i carabinieri e la Forestale hanno rintracciato Lotus tramite il microchip, trovandolo in condizioni precarie dopo mesi di detenzione in una gabbia rudimentale. Dopo il recupero, Lotus è stato accolto calorosamente dalla sua famiglia e, grazie alle loro cure, ha rapidamente recuperato le forze. Le indagini proseguono per determinare se vi siano responsabilità a carico della donna riguardo al possesso e alle condizioni in cui ha tenuto il border collie per dieci mesi.

Cronaca

La manifestazione delle donne iraniane contro i negoziati

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La manifestazione delle donne iraniane contro i negoziati

Mentre i negoziati USA-Iran sul nucleare si svolgono all’ambasciata dell’Oman, a Roma i dissidenti iraniani non ci stanno e urlano: “USA deals, Iran kills!” – quei bastardi di Ayatollah che opprimono il loro popolo mentre il mondo fa affari. Che ipocrisia! #IranProtests #MahsaAmini #DownWithAyatollahs #RomaRibelle #FreeIran (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

Proteste in Piazza: I Dissidenti Scendono in Strada

Oltre 150 manifestanti, tra studenti italiani, esponenti della comunità iraniana e giovani arrivati da Germania, Austria e Londra, si sono radunati oggi in piazza Santi Apostoli. Sventolano bandiere in memoria di Mahsa Amini e gridano slogan contro il regime degli Ayatollah. “Usa deals, Iran kills” è il grido principale, un pugno in faccia a chi fa patti con i tiranni mentre il popolo soffre. Queste proteste non sono solo un raduno: sono un affronto diretto a un regime che reprime con il pugno di ferro.

Le Associazioni Chiedono Azione: Italia, Non Essere Complice

A organizzare tutto sono state le associazioni Woman Life Freedom Europe e Donna Vita Libertà Italia, che accusano l’Italia di ospitare negoziati con un potere “criminale”. “L’Italia, culla di civiltà e libertà, non può diventare complice di chi riduce il popolo al silenzio”, si legge nel loro comunicato. Il regime iraniano è descritto come debole, isolato e aggrappato solo alla violenza – offriargli una piattaforma diplomatica è come dargli una seconda vita. Ma dai, Italia, svegliati e non tradire i tuoi valori!

Il Grido per Mahsa Amini e la Lotta per la Libertà

Lo slogan “Donna, Vita, Libertà” riecheggia da anni, ma è scoppiato con la morte di Mahsa Amini, la 23enne arrestata e uccisa nel 2022 per un hijab “sbagliato”. La polizia parlò di infarto, ma tutti sanno che era un pestaggio. Da 46 anni, il regime calpesta la dignità umana con terrore e repressione. È un massacro sistematico, e ora il mondo deve smettere di girare la testa dall’altra parte – o preferiamo chiudere un occhio per i petrodollari?

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Cronaca

Nuova condanna per Lande in un crac da 24 milioni: ha truffato migliaia di persone.

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Nuova condanna per Lande in un crac da 24 milioni: ha truffato migliaia di persone.

È finita l’era del re dei raggiri finanziari? I giudici della sesta sezione penale hanno letto la sentenza ieri, inchiodando quel furbo consulente che ha prosciugato milioni dai portafogli degli ingenui investitori, dimostrando ancora una volta come il sistema giudiziario sia lento come una lumaca ubriaca. #TruffaMilionaria #ConsulentiFurbi #GiustiziaAllaFine #ScandaloFinanziario #ItaliaCorrotta (278 caratteri)

La Sentenza Shock

Ieri, in un’aula di tribunale affollata di curiosi e vittime arrabbiate, i giudici hanno messo la parola fine a un caso che puzza di corruzione da lontano. Quel consulente, un vero maestro nel far sparire i soldi altrui come un mago da quattro soldi, è stato finalmente sbattuto sul banco degli imputati per la sua truffa milionaria. Niente più sorrisi finti o cravatte costose: ora rischia di pagare per le sue bugie.

La Truffa del Secolo

Parliamo chiaro: questo tizio non è un semplice imbroglione, è un artista del raggiro che ha convinto pensionati e piccoli investitori a buttare i loro risparmi in schemi fasulli, promettendo rendimenti da favola. Ma invece di vacanze ai Caraibi, ha spedito i suoi clienti dritti alla rovina. È il classico esempio di come i pescecani della finanza se la ridano mentre il popolino paga il conto, e nessuno fa una piega per anni.

Vittime e Conseguenze

Le persone colpite da questa farsa? Gente comune che ora si ritrova con le tasche vuote e un bel po’ di rabbia da sfogare. I giudici hanno descritto la truffa come “calcolata e spietata”, ma onestamente, chi se ne frega delle parole: questi truffatori dovrebbero marcire in cella per insegnare una lezione a tutti quei finti esperti che girano per le banche. Intanto, il consulente potrebbe dover restituire i soldi, ma sapete come va: i ricchi trovano sempre un modo per sgattaiolare via.

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