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Cronaca

Mancato consenso non dimostrato

Quattro episodi di violenza sessuale su una modella 18enne hanno portato a un processo con rito abbreviato per Moreno Galli, un 63enne fiorentino e titolare di un’agenzia di casting. Il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione perché «il fatto non costituisce reato», sostenendo che non ci sia prova della consapevolezza da parte dell’imputato del mancato consenso della vittima. Galli è accusato di violenza sessuale aggravata dall’abuso della sua posizione. Il suo legale, l’avvocato Dario Bolognesi, ha chiesto assoluzione perché «il fatto non sussiste». La vittima, assistita dagli avvocati Miriam Carola Grimaldi ed Erika Crestini, ha mostrato sgomento al termine delle udienze. La sentenza è prevista per lunedì.

LA STORIA

Gli abusi sarebbero iniziati a novembre 2023, quando la 18enne, nota con il nome di fantasia Ida, ha risposto a un annuncio di casting su Instagram. Secondo il capo di imputazione, Galli avrebbe «coglieva di sorpresa la vittima» e, utilizzando «violenza consistita nell’esercitare sulla persona offesa una pressione psicologica», l’avrebbe costretta a subire atti sessuali contro la propria volontà. Dopo un incontro iniziale con Galli, durante il quale lui alzò la sua maglietta, il secondo episodio si è verificato a Firenze in un B&B.

I TENTATIVI DI RESPINGERLO

Il capo di imputazione dettaglia il dissenso della vittima, che avrebbe specificato «no, non me la sento» mentre Galli tentava di toccarla. Nonostante i rifiuti, Galli avrebbe comunque abusato di lei in diverse occasioni, incluso un episodio in una suites&spa di Trinità dei Monti e l’ultimo il 12 gennaio 2024, quando la spinse su un termosifone. Ida ha dichiarato di non aver denunciato immediatamente gli abusi per «vergogna», ma ha trovato il coraggio di farlo dopo essersi confidata con un amico.

Galli ha già affrontato denunce simili nel 2009 e nel 2021 da parte di altre aspiranti modelle, e per uno di questi casi è già stato condannato in primo grado.

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