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Cronaca

Mappa delle deviazioni e orari di passaggio

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Mappa delle deviazioni e orari di passaggio

Partenza dai Fori imperiali alle 8 e arrivo (per la prima volta) al Circo Massimo. La Capitale è pronta ad ospitare domani la trentesima edizione dell’Acea Run Rome The Marathon 2025, con oltre 50mila partecipanti ai vari eventi. Tra le attività previste ci saranno la staffetta solidale Acea Run4Rome, la Acea Water Fun Run, e una stracittadina di 5 chilometri che avrà luogo oggi alle 10:15. Poco prima della partenza, sarà osservato un momento di raccoglimento e silenzio di 42 secondi dedicato a papa Francesco. Al 16° chilometro, i maratoneti provenienti da 126 nazioni passeranno per via della Conciliazione, davanti alla Basilica di San Pietro.

Modifiche alla Viabilità

Per consentire lo svolgimento della maratona, sono previste modifiche alla viabilità. Oggi, fino alle 14, non sarà possibile sostare su viale delle Terme di Caracalla. Dalle 21 di oggi, sarà chiusa via dei Fori Imperiali dal Colosseo a piazza Venezia. Dalla mezzanotte ci saranno chiusure al traffico in via di San Gregorio e via Celio Vibenna, mentre dalle 7:30 chiuderà l’intero percorso che attraversa il Centro storico. La maratona dovrebbe concludersi alle 15:30, momento in cui verranno riaperte le strade. Anche la stazione Colosseo della metro B rimarrà chiusa.

Programma dell’Evento

Ieri si è tenuta l’inaugurazione dell’Expo Village Acea Run Rome The Marathon, al Palazzo dei Congressi all’Eur, con la presenza dell’assessore allo sport e grandi eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato. Tra le attrazioni del Gruppo Acea ci sono visori di realtà virtuale e un cane robot dedicato alla gestione delle risorse idriche. L’hashtag #runforwater Challenge è stato lanciato su Instagram, invitando i partecipanti a correre sul posto senza far cadere acqua da un bicchiere in mano. Oggi, alle 17, si svolgerà un talk show sul benessere dell’atleta. Onorato ha aggiunto: «La maratona cresce sempre di più – i numeri lo dimostrano: oltre 28mila iscritti alla corsa competitiva, 22mila per la Fun Run amatoriale del sabato e oltre 20mila iscritti stranieri». Durante l’evento di domenica, dieci linee di autobus saranno temporaneamente sospese, mentre altre otto subiranno deviazioni. Oggi si correrà la Fun Run nell’area del Circo Massimo, con chiusure al traffico programmate fino alle 12.

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Cronaca

Richiesta di intervento legale a seguito di eventi confusi

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Richiesta di intervento legale a seguito di eventi confusi

Un violento incidente ha scosso un condominio sulla via Cassia, dove Antonio Micarelli, guardia giurata, ha sparato contro un gruppo di ladri, colpendo mortalmente uno di loro. L’episodio è avvenuto il 6 febbraio, quando Micarelli ha sentito rumori sospetti provenire da un appartamento del suo palazzo. Dopo essere sceso e non aver ricevuto risposta, sua figlia, tornando a casa, ha avvistato due malviventi, che hanno poi allertato il padre.

LA DINAMICA

Micarelli, dopo aver preso la sua Glock 19, è uscito e ha aperto il fuoco contro i quattro ladri in fuga, ferendo gravemente Antonio Ciurciumel, 24enne, che è crollato nei pressi della recinzione. In seguito, Micarelli ha contattato un medico residente nel palazzo, chiedendo un avvocato e riferendo di un “cazzotto” anziché chiamare subito i soccorsi. Secondo le indagini, una testimone ha affermato di aver visto la figlia di Micarelli posizionare un grimaldello vicino al corpo di Ciurciumel, aggiungendo una strana coincidenza alle già complesse dinamiche di questo caso.

LE INCONGRUENZE

Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione Trionfale sotto la direzione del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e del pm Fabio Santoni, hanno messo in luce diverse incongruenze. Micarelli ha omesso di contattare immediatamente i soccorsi e avrebbe fornito una narrazione alterata degli eventi. Un testimone, un medico, ha descritto di aver visto un’auto tentare di investire Micarelli, ma le immagini della telecamera mostrano che è stato Micarelli a sparare prima dell’azione fugace del veicolo.

Attualmente, Micarelli si trova in custodia cautelare con accuse di omicidio volontario e tentato omicidio. I suoi legali, Pietro Pomanti e Valerio Orlandi, annunciano che, durante l’interrogatorio di garanzia, il loro assistito ribadirà di aver agito in legittima difesa. I legali hanno già presentato una istanza di riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare.

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Antonio Micarelli, il vigilante che ha ucciso un ladro a Roma sostenuto dal quartiere

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Antonio Micarelli, il vigilante che ha ucciso un ladro a Roma sostenuto dal quartiere

La moglie e le figlie di Antonio Micarelli, il vigilante di 56 anni arrestato con l’accusa di aver ucciso un ladro durante una rapina, stanno vivendo un momento di grande silenzio. La famiglia, che risiede al terzo piano di un edificio in via Cassia a Roma, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni, seguendo il consiglio dei legali. La tragedia si è verificata il 6 febbraio e ha portato all’arresto del vigilante nella mattinata di ieri.

LE REAZIONI

L’arresto ha sorpreso e allarmato molti residenti della zona, che stanno ora organizzando una colletta per sostenere le spese legali di Micarelli. “Abbiamo avviato una raccolta firme per capire quanti siamo, vogliamo aiutarlo”, dichiarano i clienti di un bar vicino. Chi conosce il vigilante lo difende, affermando che “è una brava persona che ha fatto quello che era necessario fare”.

Diversi condomini esprimono incredulità per la situazione. “Ha difeso una persona in difficoltà”, commenta la signora Rosa, promotrice della colletta, esprimendo la volontà di scendere in piazza contro l’arresto. Micarelli è attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, accusato di omicidio volontario, mentre le immagini delle telecamere di sorveglianza del quartiere hanno mostrato il momento in cui ha estratto la pistola e sparato, colpendo il 24enne Antonio Ciurciumel, che è deceduto poco dopo in ospedale.

I RESIDENTI

“Conosco Micarelli da ben 15 anni, non è possibile che sia successa una cosa simile. È una vera ingiustizia”, commenta una condomina visibilmente emozionata. Altri residenti confermano di conoscergli come una persona tranquilla e descrivono la sua situazione come un fatto che giustifica ulteriormente le azioni dei ladri. “Siamo stanchi di essere lasciati soli”, afferma Giuseppe, un tabaccaio che ha subito furti nel passato e che ora offre il suo sostegno al vigilante.

LA PAURA

La situazione ha sollevato preoccupazioni tra i commercianti locali, che temono che decisioni simili possano spingere le persone a prendere giustizia nelle proprie mani. “La paura sta portando molta gente a esagerare”, avverte una commerciante, mentre un’altra residente sottolinea l’importanza della difesa personale, indicando di aver installato un sistema d’allarme in casa a fronte dell’aumento della criminalità nel quartiere.

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