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Maxirissa fra minorenni al Colosseo: un 17enne è stato accoltellato all’addome, almeno 30 persone sono coinvolte

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Maxirissa fra minorenni al Colosseo: un 17enne è stato accoltellato all’addome, almeno 30 persone sono coinvolte

Una violenta rissa tra giovanissimi si è verificata nella serata di ieri, 10 marzo 2025, nei pressi del Colosseo, culminando con l’accoltellamento di un ragazzo di 17 anni. Un gruppo di circa trenta giovani, la maggior parte minorenni e di origine tunisina ed egiziana, si è incontrato per un regolamento di conti, suscitando sorpresa e paura tra cittadini e turisti.

Dettagli dell’incidente

La rissa, esplosa in due gruppi contrapposti, ha inizialmente visto i partecipanti colpirsi con violenza. Successivamente, alcuni hanno estratto coltelli, portando a un ferito grave. Il diciassettenne ha riportato ferite all’addome e al volto. All’arrivo della Polizia di Stato, l’unico presente sul posto era il ragazzo, che versava in condizioni serie.

Condizioni del ferito

Il giovane, di origine tunisina, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I, dove è stato valutato con un codice rosso. Attualmente si trova in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.

Indagini in corso

Le indagini sono già avviate, con gli agenti che hanno raccolto testimonianze e stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza per identificare i partecipanti e, in particolare, colui che ha accoltellato il ragazzo. Gli inquirenti non escludono che il movente possa essere legato a dinamiche di spaccio nella zona.

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La mamma di Thomas Bricca dichiara che i Toson non si sono mai pentiti e non meritano perdono

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La mamma di Thomas Bricca dichiara che i Toson non si sono mai pentiti e non meritano perdono

La Corte d’Assise ha emesso la sentenza riguardante l’omicidio di Thomas Bricca, condannando Roberto Toson all’ergastolo e il figlio Mattia Toson a 24 anni di reclusione. La madre di Thomas, Federica Sabellico, ha rilasciato dichiarazioni dopo la lettura della sentenza, esprimendo le sue emozioni in un’intervista al Messaggero.

Reazioni della madre

Federica Sabellico ha manifestato gioia e dolore, dichiarando: “La sentenza mi ha dato fiducia, abbiamo raggiunto un traguardo importante”. Ha anche descritto il suo stato d’animo, caratterizzato da “rabbia, speranza, dolore”, evidenziando come la mancanza del figlio rappresenti un fardello difficile da accettare. Al termine dell’udienza, ha ringraziato il pubblico ministero Rossella Ricca per il suo impegno: “L’ho ringraziata di cuore per il grande lavoro che lei e gli investigatori hanno svolto con dedizione”.

Il tema del perdono

Federica ha chiarito di non concepire il perdono per i Toson, sottolineando la mancanza di “un pentimento” e “un’ammissione di colpa”. Ha affermato: “Ma anche qualora ci fosse… gli risponderei che il tempo è scaduto”. La madre ha indicato che “l’unica forma di perdono è la dimenticanza” e ha espresso la sua intenzione di provare a dimenticare gli assassini di suo figlio.

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Indagini per omicidio sulla morte del maestro Adolf Neumeier e i punti oscuri legati al testamento

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Indagini per omicidio sulla morte del maestro Adolf Neumeier e i punti oscuri legati al testamento

Adolf Neumeier, musicista 94enne, è stato trovato morto nel suo appartamento a Roma il 9 aprile 2024. La Procura ha riaperto il caso per omicidio volontario dopo la denuncia del cugino, che ha impugnato il testamento dell’uomo.

Cosa non torna nella morte di Adolf Neumeier

Il caso presenta diversi elementi inquietanti. Neumeier aveva le mani sporche di sangue, suggerendo una possibile difesa contro un aggressore, e il suo abbigliamento mostrava tracce di sangue che indicano una potenziale colluttazione. L’autopsia ha rivelato un ematoma sull’addome, compatibile con un colpo violento, mentre le telecamere di sicurezza erano spente al momento degli eventi.

Riaperta l’inchiesta: si indaga per omicidio volontario

La vicenda, riportata dal Corriere della Sera, ha portato all’apertura di un’inchiesta per omicidio volontario. Fino ad ora, però, non risultano nomi iscritti al registro degli indagati.

L’archiviazione per incidente domestico

Inizialmente, il giudice aveva archiviato il caso come incidente domestico, sostenendo che Neumeier fosse morto dopo una caduta. Tuttavia, la criminologa Katia Sartori ha presentato una perizia che ha convinto i giudici a riaprire l’indagine, suggerendo invece che il corpo fosse stato spostato, il che potrebbe indicare un’aggressione.

La questione del testamento, che designa un erede con cui Neumeier aveva avuto una relazione, solleva interrogativi sul movente, poiché nell’appartamento non mancava nulla in termini di beni materiali. L’udienza per valutare il testamento è programmata per il 6 maggio.

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