Cronaca
Monterotondo, studenti dell’Istituto Giovagnoli partecipano a un mese di Erasmus in Belgio

MONTEROTONDO – L’Istituto Giovagnoli di Monterotondo continua a distinguersi per l’offerta di opportunità di formazione internazionale, contribuendo alla preparazione dei giovani in un contesto globalizzato. Due studenti della classe terza, G.D.A. 3A e M.M. 3G, sono stati selezionati per partecipare a una mobilità a lungo termine in Belgio, presso la scuola Go! Atheneum di Geraardsbergen, grazie al progetto Erasmus+, sotto la guida del prof. Gunther de Geeter.
Accompagnati da diverse insegnanti dell’istituto, G.D.A. e M.M. hanno trascorso un mese all’estero, arricchendo notevolmente il loro percorso educativo e personale. Questa esperienza rappresenta un’importante opportunità di crescita non solo per i ragazzi, ma testimonia anche l’impegno dell’Istituto Giovagnoli verso l’internazionalizzazione della propria offerta formativa. Il progetto Erasmus+ permette agli studenti di entrare in contatto con diverse culture e di migliorare competenze linguistiche e abilità di adattamento in un contesto europeo.
Studenti in Erasmus: non solo competenze linguistiche
I ragazzi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con realtà scolastiche internazionali, scoprendo nuove metodologie didattiche e implementando le proprie competenze linguistiche. L’esperienza ha favorito lo sviluppo di soft skills fondamentali, come la capacità di lavorare in team, gestire il tempo, e migliorare autonomia e resilienza. Interagire con coetanei di diverse nazionalità e affrontare le sfide quotidiane in un paese straniero ha arricchito il loro bagaglio culturale e umano.
Il successo di questa iniziativa sfrutta tanto il merito dei singoli studenti quanto il lavoro sinergico di un corpo docente che ha saputo guidarli e motivarli. L’esperienza di G.D.A. e M.M. non solo ha rafforzato la loro formazione scolastica, ma ha anche contribuito a rendere l’Istituto Giovagnoli un punto di riferimento per le opportunità educative a livello europeo. L’intera comunità scolastica si sente fiera di questa realizzazione, simbolo di un presente che guarda con attenzione al futuro.
Cronaca
Picchiata e stuprata dal marito, registra le violenze e lo fa arrestare

Intro paragrafo Twitter:
Donna di 33 anni di Palermo arresta il marito violento grazie a registrazioni. L’episodio di violenza sessuale è l’ultimo di una lunga serie, ma la vittima ha scelto di restare a casa. #ViolenzaDomestica #Giustizia #Roma
Picchiata, minacciata e violentata dal marito. Una donna di 33 anni, originaria di Palermo, è riuscita a far arrestare il marito che la maltrattava anche alla presenza dei figlioletti di 5 e sette anni. "Non ci sono più parole per descrivere questa barbarie", ha commentato un vicino.
L’ultimo episodio lo scorso 7 aprile, quando è stata costretta dall’uomo ad avere rapporti sessuali contro sua volontà. Ma la giovane ha registrato le minacce e le violenze facendo così scattare l’intervento dei carabinieri che hanno arrestato, in flagranza differita, il trentacinquenne romano, con precedenti, accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. "Finalmente giustizia", ha detto un amico di famiglia.
La 33enne ha anche riferito ai militari di non aver mai presentato querela o richiesto intervento alle forze dell’ordine o fatto ricorso a cure mediche, e ha rifiutato il collocamento in una struttura protetta, decidendo di restare assieme ai figli nel suo appartamento a Villaggio Falcone, alla periferia est di Roma. Il marito è stato portato a Regina Coeli. "È una scelta coraggiosa, ma rischiosa", ha detto un esperto di violenza domestica.
Cronaca
Derby Lazio Roma, gruppi gemellati in arrivo: nuovo allarme scontri tra tifoserie

Incredibile a Roma! Si teme che le frazioni dei tifosi si fronteggino lontano dallo stadio, troppo controllato dalla polizia. #Roma #Tifosi #CaosSquadre
Il Contesto
Si teme che le varie frazioni dei tifosi possano fronteggiarsi in zone lontane dallo stadio perché più controllate dalla polizia.
La Situazione
La preoccupazione è alta: “Si teme che le varie frazioni si possano fronteggiare in zone lontane dallo stadio perché più controllato dalla polizia”. Questa affermazione, che sembra quasi sdrammatizzare la gravità della situazione, sottolinea come i tifosi, spinti dalla passione o forse dalla follia, siano pronti a trovare modi alternativi per dar vita a scontri, evitando le forze dell’ordine.
Controlli e Conseguenze
Con lo stadio sotto stretta sorveglianza, è evidente che la polizia stia facendo il possibile per mantenere l’ordine. Tuttavia, questa situazione solleva dubbi sulla capacità delle forze dell’ordine di gestire un fenomeno che sembra sfuggire al controllo tradizionale, con tifosi che si muovono come in una partita di scacchi, cercando sempre nuove mosse per eludere la vigilanza.
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