La commissione bicamerale d’inchiesta per la scomparsa di Emanuela Orlandi ha convocato Nicola Cavaliere, responsabile della sezione Omicidi della Squadra Mobile nel 1983. Le audizioni proseguono mentre emergono nuove rivelazioni sul caso di Emanuela e su Mirella Gregori.
### Chi è Nicola Cavaliere
Nato nel 1949, Nicola Cavaliere ha ricoperto ruoli di responsabilità nella polizia italiana, culminando nel 1990 come capo della Squadra Mobile di Roma. Cavaliere ha avuto un ruolo centrale nelle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, collaborando strettamente con gli agenti dei servizi segreti. È stato lui a contattare Mario Meneguzzi, figura chiave nelle indagini, e a gestire il riconoscimento della voce di Emanuela nel “audio delle sevizie”.
### L’audiocassetta delle sevizie
L’audiocassetta che ha destato attenzione è stata recapitata all’Ansa da un giovane che si è presentato come uno dei sequestratori. Essa contiene lamenti riconducibili a una giovane donna, mentre il messaggio sul lato opposto è stato pronunciato con un accento straniero. Riconoscimenti contrastanti sono stati fatti tra i familiari di Emanuela e altri testimoni. Pietro Orlandi ha sostenuto che “la voce corrispondeva a quella di Emanuela”, mentre altri non sono stati in grado di confermare tale identificazione.
Successivamente, ci sono state teorie secondo le quali l’audiocassetta era una versione ridotta di un nastro originale più lungo, che avrebbe contenuto minacce e torture. Anche il Sismi, servizio segreto italiano, ha confermato l’autenticità della voce. Tuttavia, rimangono domande sulle informazioni fornite ai familiari nel corso delle indagini e sul destino del nastro originale, che sembra andato perso: “Lo cerco da anni – ha sempre dichiarato Pietro Orlandi – Ma sembra svanito nel nulla”.
Domani, nel corso dell’audizione, si attende che Cavaliere possa fornire chiarimenti sul nastro delle sevizie, continuando a sollevare interrogativi che perdurano da oltre quarant’anni sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi.