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Cronaca

Nido di 50mila api trovato nel muro di un’abitazione a Roma

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Nido di 50mila api trovato nel muro di un’abitazione a Roma

Entravano in casa passando addirittura dalla presa elettrica, e per scongiurare ogni pericolo, la proprietaria di un appartamento a Roma aveva applicato del nastro isolante nero. Circa 50mila api avevano creato il loro nido nella cavità di un muro in una casa al quinto piano di una palazzina in viale Somalia. Un piccolo incubo per l’inquilina che, temendo le punture, ha deciso di chiedere aiuto all’amministratore condominiale. «Abbiamo aperto la cavità – racconta a “Il Messaggero” l’esperto Andrea Lunerti intervenuto ieri, per mettere al sicuro l’edificio – e abbiamo rimosso gli imenotteri».

La scoperta

Avevano approfittato di una griglia di aerazione per introdursi e costruire la propria “dimora”: oltre alle numerose api era presente la Regina protetta dalla colonia. «Erano lì già dal 2024 e quest’anno il nido si è sviluppato a causa di un inverno non particolarmente freddo», sostiene l’etologo. Secondo Lunerti, non ci sono state grosse gelate, almeno nel Centro dell’Italia, e le api non si sono mai fermate a Roma. Solitamente la Regina va in fermo di deposizione, ma la colonia scovata ieri mattina ha dimostrato che in città gli insetti hanno mantenuto intatta la loro attività durante la stagione invernale.

«In poco tempo lo sciame si sarebbe diffuso su tutto il quartiere sfruttando, di fatto, le cavità antropiche». Gli imenotteri sono stati tutti aspirati e, come sempre accade, messi al sicuro. «Le api – osserva l’esperto – hanno scambiato le nostre case come boschi o ambienti naturali e bisogna, dunque, avere pazienza quando ci troviamo di fronte a simili situazioni». In particolare, ciò potrebbe diventare critico soprattutto in presenza di soggetti allergici. Una volta salvati e trasportati al Rifugio del Lupo, vengono condotti in un apiario di quarantena e controllati per verificare che non abbiano parassiti o malattie, pericolosi per gli altri insetti che vivono in condizioni di domesticità. Le api vengono curate e, se sopravvivono nel tempo, nel giro di un anno e mezzo producono un buon miele.

Cronaca

Guido D’Ubaldo confermato presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

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Guido D’Ubaldo confermato presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

Il mondo del giornalismo è in crisi, con fake news che volano come mosche su un banchetto di politici corrotti, e ora i giornalisti del Lazio eleggono Guido D’Ubaldo come presidente per un altro mandato – chissà se riuscirà a distinguere il vero dal finto in questa giungla di penne vendute e notizie preconfezionate. #OdgLazio #GiornalismoInCrisi #FakeNewsAlert #MediaMess (278 caratteri)

Nuove nomine al Consiglio

Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio si è insediato il 14 aprile, con elezioni che hanno visto una maggioranza schiacciante. Guido D’Ubaldo è stato confermato come presidente, forse perché è l’unico che sa gestire il circo mediatico senza troppi casini. Al suo fianco, Roberto Rossi come vicepresidente – un duo che promette di essere più stabile di un governo italiano. La segretaria è Serena Bortone, e Anna Laura Bussa è la tesoriera, pronta a tenere d’occhio i conti mentre i colleghi inseguono scoop.

La squadra completa

A completare il consiglio regionale, che resterà in carica per i prossimi tre anni, ci sono i professionisti Sara Menafra, Carlo Picozza e Francesco Repice – speriamo non siano solo una banda di chiacchieroni. I consiglieri pubblicisti sono Manuela Biancospino e Nicola Di Stefano. D’Ubaldo, al suo secondo mandato, ha una carriera piena di incarichi, tra cui consigliere e segretario del Consiglio nazionale – ma in tempi di crisi, fa sempre ridere pensare che questi tipi possano salvare il giornalismo da se stesso.

Messaggio dal presidente

D’Ubaldo ha dichiarato: “Il mondo del giornalismo vive momenti di sfide e trasformazioni e sono convinto che, insieme, potremo affrontarle con determinazione e passione. Sono entusiasta di cominciare questo percorso con tutto il Consiglio. Voglio essere il presidente di tutti i giornalisti del Lazio. Metteremo il nostro impegno per costruire un futuro migliore per il giornalismo”. Peccato che, con l’era dei social, le parole belle non bastino a combattere i troll e i politici che manipolano l’informazione – ma almeno provano, no?

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Cronaca

Achille Lauro a Piazza di Spagna, orde di fan per il concerto a Trinità dei Monti. Finale con Notte prima degli esami.

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Achille Lauro a Piazza di Spagna, orde di fan per il concerto a Trinità dei Monti. Finale con Notte prima degli esami.

Achille Lauro scatena il caos a Piazza di Spagna con un concerto a sorpresa per il suo nuovo album “Comuni mortali”: migliaia di fan stipati come sardine, ignorando ogni regola di buon senso per una Roma che ama giocare col fuoco! #AchilleLauro #RomaPazza #ConcertoVirale

Il caos in piazza

In una Piazza di Spagna blindata e invasa da almeno duemila persone, Achille Lauro ha trasformato il cuore di Roma in un palcoscenico improvvisato. Occhiali da sole e look total black, il cantante ha dedicato il suo show alla Città Eterna, definendola “amica, amante e qualche volta nemica”. Un testo come quello del singolo “amoR”, distribuito ai fan, dipinge Roma come una musa irresistibile, ma chi se ne importa delle metafore quando la folla è già in delirio?

I brani e le star romane

Lauro ha saltellato su e giù per la scalinata di Trinità dei Monti, intonando pezzi dal nuovo album come “San Francisco” e “amoR”, mixati ai suoi classici “16 marzo”, “Rolls Royce” e “Amore disperato”. Il gran finale? Una cover di “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, trasformata nel nuovo inno della Capitale. E tutto questo, a quanto dice Lauro, grazie al sindaco e all’assessore agli Eventi, che sembrano aver stretto un’alleanza un po’ troppo cozy con il re del palco. Dopotutto, chi ha bisogno di permessi quando la musica fa da padrona?

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