Cronaca
Omaggio al cantautore in blues con il docufilm Nero a Metà a Roma

La musica di Pino Daniele continua a vivere nei cuori di chi ha amato le sue opere. Il cantautore napoletano, scomparso il 4 gennaio 2015, sarà commemorato con il documentario “Pino Daniele – Nerò a Metà”, realizzato da Roma Capitale e Fondazione Musica per Roma. L’evento, previsto per venerdì 14 marzo alle 21 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, è gratuito fino a esaurimento posti.
La regia del documentario è di Marco Spagnoli, accompagnato da un racconto di Stefano Senardi, amico e produttore di Daniele. Il percorso emozionale si snoda attraverso immagini di repertorio, musica e testimonianze del legame tra Pino e Napoli. Durante la serata, non mancheranno esibizioni musicali con artisti come Fausta Vetere, Mauro Di Domenico e Enzo Gragnaniello.
L’assessore alla cultura, Smeriglio, ha dichiarato: «Pino Daniele e la sua musica sono stati gioia e rivoluzione per tutta la città di Napoli – l’hanno raccontata, inventando nuove sonorità e linguaggi, senza mai cedere il passo allo stereotipo». Questo evento rappresenta un omaggio sentito a un artista che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana.
Cronaca
Incontro pubblico e proiezione del documentario No Other Land al Cinema delle Province il 14 marzo

A Roma, oltre 42 cinema sono attualmente chiusi, rappresentando focolai della cultura spenti nella città. A gennaio, attori e registi hanno promesso di unirsi per un appello volto a riaprire queste sale chiuse, in connessione con una proposta di legge regionale per cambiarne l’uso.
Un incontro è previsto per venerdì 14 marzo alle 16:30 al Cinema delle Province, dove si discuterà del tema con l’attrice Anna Foglietta e l’assessore alla cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, introdotti dalla presidente del II Municipio Francesca Del Bello.
Successivamente, sarà proiettato il film “No Other Land”, che ha vinto l’Oscar come miglior documentario. Quest’opera, in prima visione a Roma, è stata girata dal 2019 al 2023 e illustra gli sforzi di Basel Adra e di altri attivisti palestinesi contro la demolizione del loro villaggio natale di Masafer Yatta. Un venerdì di grande interesse non solo per i sogni cinematografici: nel 2024, la Francia ha registrato un inaspettato aumento del numero di spettatori e Parigi ha riaperto sei sale storiche chiuse da decenni, grazie all’impegno di operatori del settore e cittadini che hanno capovolto una tendenza altrimenti inesorabile.
Cronaca
Analisi della classifica italiana e internazionale

L’Università La Sapienza di Roma è stata riconfermata come la migliore al mondo per gli studi classici nel report QS World University Rankings by Subject 2025, ottenendo un punteggio di 99.1. Questo rappresenta il quinto anno consecutivo in cui l’ateneo romano primeggia nella categoria «Classics and Ancient History». La Sapienza si colloca anche al 40esimo posto mondiale nella categoria «Arts & Humanities» e al 61esimo in «Natural Sciences». L’Italia è al settimo posto per numero di università in classifica, seconda solo alla Germania nell’Unione Europea.
Una conferma che rafforza la reputazione globale dell’Italia
La rettrice Antonella Polimeni ha commentato: «La conferma del primato mondiale della Sapienza negli studi classici è un riconoscimento che consolida a livello globale la concezione dell’Italia come patria della cultura classica». Ha anche evidenziato l’aumento di studenti internazionali che scelgono La Sapienza per studiare la lingua latina e la civiltà antica. Polimeni ha aggiunto: «La centralità del nostro ateneo nel sistema universitario italiano e la sua presenza nella Capitale hanno contribuito a rafforzare la reputazione dell’Università in questo campo».
Un posizionamento che conferma l’eccellenza multidisciplinare
Il ranking QS analizza 55 materie in 5 aree tematiche, con La Sapienza che si è distinta in 46 discipline e ha visto miglioramenti in tre settori: Arts & Humanities, Natural Sciences e Engineering & Technology, tutti posizionati nella top 100 mondiale.
L’Italia si conferma protagonista nelle classifiche universitarie mondiali
La classifica QS 2025 include 56 università italiane e 632 piazzamenti, mostrando un incremento di 55 posizioni rispetto all’edizione precedente. L’Italia è terza in Europa per numero di piazzamenti nella top 100 e seconda per università nella top 200, sottolineando la competitività del paese nel panorama accademico globale. Ben Sowter, vicepresidente senior di QS, ha affermato che «l’Italia contribuisce in modo significativo al progresso accademico e della ricerca», sebbene il 40% delle università italiane abbia mantenuto la stessa posizione rispetto all’anno scorso. Tra le università italiane di spicco vi sono anche il Politecnico di Milano, la Bocconi e la Scuola Normale Superiore di Pisa, tutte riconosciute a livello internazionale.
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