Cronaca
Pestaggio di Vittorio Rapisarda a piazza di Spagna a Roma, un arresto ma mistero sul mandante

Il 4 ottobre scorso, l’ingegner Vittorio Rapisarda, provveditore interregionale per le opere pubbliche, è stato aggredito all’uscita del suo palazzo, situato nei pressi di piazza di Spagna. L’aggressore, armato di un bastone, lo ha colpito alla testa e, successivamente, ha continuato a infliggere almeno venti colpi. Dopo oltre sessanta giorni di convalescenza, Rapisarda ha dovuto affrontare le conseguenze di questo violento attacco.
Le indagini
L’aggressore, identificato come Giancarlo Santagati, un uomo di 55 anni con un lungo elenco di precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri. È accusato di tentato omicidio aggravato e rapina. Le indagini, condotte dai carabinieri di Roma, sono ancora nelle fasi iniziali. Non sono emersi legami tra Rapisarda e Santagati, portando gli investigatori a considerare l’ipotesi che Santagati possa essere stato assoldato da un mandante per compiere l’agguato. Gli inquirenti stanno analizzando i contatti e i movimenti finanziari di entrambi per scoprire eventuali motivi alla base dell’attacco.
La dinamica
Durante l’aggressione, Santagati ha indossato una mascherina chirurgica e una tuta da lavoro per mascherare la sua identità. Dopo aver colpito Rapisarda, ha abbandonato la scena. Grazie all’analisi di 70 telecamere di sicurezza nei pressi del luogo, i carabinieri hanno potuto raccogliere prove che indicano una premeditazione da parte dell’aggressore, che si era recato sul luogo dell’agguato per sopralluoghi nei giorni precedenti. Santagati, trovato a casa con la famiglia al momento dell’arresto, non ha opposto resistenza ed è stato trasferito nel carcere di Viterbo, dove dovrà affrontare un interrogatorio di garanzia. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente il contesto dell’incidente.
Cronaca
Il progetto di ristrutturazione del Flaminio per 50mila spettatori e l’inizio dei lavori

Uno stadio Flaminio da 50.570 posti; museo della Lazio; oltre 4.400 posti auto; 438,2 milioni di euro di investimento (Iva inclusa); obiettivo, finire i lavori nella prima metà del 2029 e usare il Flaminio anche come sede per Euro 2032: questi sono i principali elementi del Piano economico finanziario depositato in Campidoglio dalla Lazio il 6 marzo. Il piano è firmato dal presidente della società, il senatore Claudio Lotito, e dal responsabile del progetto, Andrea Cardinaletti, ed è indirizzato al sindaco Gualtieri e ad altri assessori comunali.
I DETTAGLI: LE SPESE
Il costo totale dell’intervento supera i 438 milioni di euro, suddivisi in 357,6 milioni per i lavori, oltre 4,2 milioni di oneri al Comune, 7 milioni per la sicurezza, 9 milioni per l’arredamento, 13,6 milioni di spese tecniche e quasi 46 milioni di Iva. L’importo include 24 milioni di opere a carico degli Enti locali, come l’interramento dei cavi dell’alta tensione e l’adeguamento antisismico dello stadio. La Lazio prevede di coprire questi costi tramite 283 milioni di mutui, 85,6 milioni di autofinanziamento e 24 milioni di contributi pubblici.
I DETTAGLI: GLI INCASSI
Per rientrare delle spese, il Piano prevede, a partire dal 2029, incassi annuali da sky box, naming rights e sponsorizzazioni, con una stima che parte da un totale di 0,65 milioni per arrivare a 16,3 milioni nel tempo. Per quanto riguarda eventi e locazione spazi, gli incassi sono previsti da 0,88 a 3,6 milioni di euro. Inoltre, dal 2044 la Lazio non pagherà canoni per 12 anni, grazie agli eventi sportivi, e prevede royalties a partire dal 2057.
L’ARCHITETTURA
Il nuovo Flaminio avrà una capienza di 50.570 posti, classificato “Categoria 4 UEFA”, con vari settori per il pubblico. Il progetto porterà a un generale restyling dell’impianto, compresi nuovi ingressi, aree per i giornalisti e un museo del calcio per la Lazio. Tra le caratteristiche tecnologiche si prevede una copertura che riduce i riverberi acustici. Sono previsti anche 253 posti per diversamente abili e oltre 250 bagni.
PARCHEGGI
La Lazio stima che circa un quarto dei tifosi arriverà in auto, richiedendo 4.419 posti. Il progetto prevede di reperire posti auto nelle aree circostanti, con un focus su quelli già esistenti e opere per aumentare la disponibilità, come il recupero del ponte Bailey per migliorare l’accessibilità.
Cronaca
I The Dead Daisies in Italia per due concerti nel weekend

L’Italia si prepara ad accogliere i The Dead Daisies, il supergruppo rock australiano composto da musicisti di fama internazionale. Fondato nel 2012, il gruppo è attualmente formato dal frontman John Corabi (ex-Motley Crue), David Lowy, Michael Devin, Tommy Clufetos (ex membri di Ozzy Osbourne) e Doug Aldrich (ex-Whitesnake).
Tour Europeo “Light ‘Em Up Tour 2025”
Il nuovo tour europeo, denominato “Light ‘Em Up Tour 2025”, prevede due tappe in Italia: la prima domani sera a Fontaneto d’Agogna, al Phenomenon, e la seconda domenica 9 marzo all’Hall di Padova. La scaletta dei concerti includerà brani provenienti da tutta la discografia della band, con particolare attenzione all’ultimo album “Light ‘Em Up”, uscito l’anno scorso.
Nuovo Album e Sorpresi
Inoltre, è prevista l’uscita di un nuovo lavoro discografico, “Lookin’ for Trouble”, a maggio di quest’anno, che potrebbe portare a qualche sorpresa inedita durante le esibizioni.
Partecipazione di The Treatment
Ad aprire le serate italiane saranno i The Treatment, un gruppo rock inglese noto per aver condiviso il palco con artisti come Steel Panther, Aerosmith e Alice Cooper. Gli show, organizzati da ERocks Production, si preannunciano imperdibili per i fan italiani della band.
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