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Cronaca

Piano di assunzioni al Campidoglio: approvato l’ingresso di 1.600 nuovi lavoratori nel triennio

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Piano di assunzioni al Campidoglio: approvato l’ingresso di 1.600 nuovi lavoratori nel triennio

Il Campidoglio ha approvato un nuovo Piano assunzionale che prevede 773 ingressi nel 2025 e 1.600 nel triennio successivo. Tra le assunzioni, si annoverano 240 unità per la scuola, 250 vigili urbani e 174 profili amministrativi, con ultime 90 persone che saranno assunte tramite cinque distinti concorsi.

Dettagli delle Assunzioni

Oltre alle 773 nuove assunzioni, sono previste 74 proroghe per il 2024, suddivise tra 30 per il settore della scuola, 26 per i vigili e 18 in altri settori. È attesa anche un’ulteriore assunzione di 91 profili sociali e amministrativi finanziati da fondi europei, portando il totale degli ingressi a 938 nel 2025. Successivamente, si arriverà a 1.656 includendo 700 nuovi ingressi previsti per il 2026.

Dichiarazioni Ufficiali

«Da quando ci siamo insediati abbiamo assunto 4.500 persone in tutti i settori, riportando finalmente l’asticella complessiva sopra quota 22mila», ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. L’assessore al Personale Giulio Bugarini ha aggiunto: «In attesa della definitiva approvazione del Piao, abbiamo voluto procedere intanto all’approvazione del nuovo Piano assunzionale, al fine di poter impostare le azioni necessarie per rinforzare il personale di Roma Capitale in un periodo complesso come quello attuale per la città».

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Attivisti bloccano macello ovino nel Viterbese, liberando 21 agnelli e incatenandosi per protesta.

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Attivisti bloccano macello ovino nel Viterbese, liberando 21 agnelli e incatenandosi per protesta.

Attivisti animalisti francesi e tedeschi, armati di catene e ideali, hanno invaso un macello di Acquapendente come veri Robin Hood degli agnelli, liberandone 21 e bloccando tutto per ore. Ma chi ha detto che salvare animali carini richiede permessi? #AnimalistiRibelli #AgnelliInFuga #ProtestaMacello #ViralAnimalRights #BlitzNotturno (145 caratteri, espandibile per virare).

L’Irruzione Notturna

Un gruppo di oltre 30 attivisti del movimento 269 Liberation Animale, tutti stranieri con accento francese e tedesco, ha fatto irruzione di notte in un impianto di macellazione ovina a Acquapendente, in provincia di Viterbo. Senza tanti complimenti, hanno liberato 21 agnelli e li hanno passati a complici esterni, trasformando un tranquillo stabilimento in un caos animalista. Chissà se gli agnelli hanno apprezzato il salvataggio o preferivano la loro routine.

La Protesta e le Trattative Infinite

Questi eroi con catene si sono incatenati ai banchi di macellazione, bloccando l’intero reparto e costringendo carabinieri, polizia e finanza a perdere ore in negoziati inutili. Mentre le forze dell’ordine sbuffavano, gli attivisti postavano foto e video su Instagram, definendo il posto “il corridoio della morte” e sventolando cartelli con scritte tipo “oggi qui non si uccide nessuno”. Un bel modo per fare trending, no?

La Diffusione del Blitz Online

Con un volantino firmato dalla fondatrice Tiphaine Lagarde, il gruppo ha rivendicato l’azione, descrivendola come due operazioni simultanee: una per liberare gli agnelli e un’altra per occupare il “corridoio della morte” e fermare la produzione. “Gli agnelli ora vivranno liberi in santuari, lontani dallo sfruttamento”, hanno dichiarato. Peccato che nessuno abbia chiesto il parere dei proprietari del macello – o forse è solo gelosia per la loro campagna social da milioni di visualizzazioni.

L’Intervento e le Conseguenze

Per slegare gli attivisti dalle loro catene e armlock, ci sono voluti i vigili del fuoco con le loro attrezzature speciali. Intorno alle 15, il reparto volante ha finalmente liberato la situazione, caricando tutti su un pullman verso Viterbo per identificazioni e schedature. Le accuse? Ancora un mistero, ma scommettiamo che includano qualcosa di più di una multa per disturbo della pace. Che spettacolo!

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Convalidati gli arresti per sei persone negli scontri tra Lazio e Roma, di cui quattro ai domiciliari.

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Convalidati gli arresti per sei persone negli scontri tra Lazio e Roma, di cui quattro ai domiciliari.

In un colpo di scena che fa tremare le curve degli stadi e le stanze dei bottoni, il figlio del leggendario capo ultrà Ettore Abramo, alias ‘Pluto’, e un tizio di CasaPound finiscono nel mirino della giustizia per una rissa da stadio che sembra uscita da un film di serie B. Ma dai, chi l’avrebbe detto che i tifosi duri e puri si divertono a giocare ai rivoluzionari tra un gol e l’altro? #ScandaloStadi #EstremaDestraNelCalcio #RomaSporca #IndagatiVIP (278 caratteri)

I Protagonisti dello Scandalo

Tra gli indagati spicca il rampollo di Ettore Abramo, il re della curva Nord, noto per le sue feste epiche e i suoi slogan da stadio. Questo giovane erede, cresciuto a pane e cori ultras, è accusato di aver orchestrato una zuffa che ha lasciato più di un poliziotto con il bernoccolo. E poi c’è quel militante di CasaPound, uno di quelli che sventola bandiere come se fosse ancora il ’20 del secolo scorso, coinvolto per aver dato manforte con un po’ troppa foga. Non è che stiano cercando di trasformare lo stadio in un’arena gladiatoria?

Le Accuse e le Prove

Le forze dell’ordine hanno messo insieme un dossier che puzza di vecchio nazionalismo misto a testosterone: aggressioni, minacce e chissà cos’altro durante una partita di serie A. I magistrati parlano di “associazione a delinquere”, ma tra noi, è solo un altro capitolo del circo romano. Il militante di CasaPound, con la sua aria da eroe caduto, è beccato in video mentre urla slogan che farebbero arrossire un comico di cabaret. E il figlio di ‘Pluto’? Beh, pare che abbia ereditato non solo il carisma, ma anche il gusto per le risse.

Le Reazioni dal Mondo del Calcio

Nel pallone, tutti fanno finta di scandalizzarsi, ma quanti sanno che queste curve sono un covo di vecchi rancori? I club romani tremano, i politici twittano condanne, ma dietro le quinte, è un gioco di potere. Un dirigente anonimo ci ha sussurrato: “Questi qui sono solo i capri espiatori, il vero problema è che il calcio italiano è un ring senza regole”. E voi, cosa ne pensate? Altro che fair play, qui si gioca sporco.

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