Cronaca
Proposta di investimento per Largo di Santa Silvia, punto centrale del quartiere

In seguito alla crescente rivolta sociale e alla petizione di centinaia di cittadini, il 17 marzo 2025 è stata presentata una mozione presso il Municipio XI e il Comune di Roma per chiedere il trasferimento dei fondi destinati alla riqualificazione di Piazza Augusto Lorenzini. La maggior parte dei residenti si è infatti espressa contro il progetto, sostenendo che la vera piazza del quartiere sia quella ubicata a Largo di Santa Silvia. I cittadini temono che l’intervento comprometterebbe la viabilità e comporterebbe l’abbattimento di alberi, riducendo il verde nella zona.
La mozione propone di utilizzare i fondi per valorizzare Largo di Santa Silvia, ritenuta un punto di riferimento strategico per il quartiere e in grado di essere riqualificata senza impatti negativi sull’ambiente o sulla viabilità.
Dettagli della mozione
Ho intervistato il Consigliere e Capogruppo della Lega nell’XI Municipio Daniele Catalano per approfondire la proposta.
«La mozione che abbiamo presentato ha come obiettivo il trasferimento dei fondi destinati alla riqualificazione di Piazza Augusto Lorenzini, una proposta che ha suscitato molte perplessità tra i residenti. La maggior parte di loro ritiene che Lorenzini non rappresenti il cuore del quartiere. Noi, quindi, chiediamo che quei fondi vengano destinati a Largo di Santa Silvia, che consideriamo la vera piazza del quadrante Largo La Loggia/Villa Bonelli», ha dichiarato Catalano.
I residenti si oppongono alla riqualificazione di Piazza Lorenzini perché non è percepita come la vera piazza del quartiere e c’è il timore che l’intervento danneggerebbe l’ecosistema locale.
Proposta per Largo di Santa Silvia
Per migliorare Largo di Santa Silvia, Catalano ha spiegato: «Con lo stesso investimento economico possiamo creare una vera e propria area di riferimento per la comunità, che unisce diversi luoghi significativi come la Chiesa di Santa Silvia, il bocciodromo, il mercato, le scuole e il Centro Sociale Anziani Ciricillo. L’intervento non altererebbe la viabilità, non sposterebbe gli alberi e non avrebbe impatti negativi sulla qualità della vita dei cittadini».
In risposta alle critiche sulla proposta, Catalano ha assicurato: «Noi non siamo il partito del ‘no’ a tutto. Abbiamo fatto delle proposte concrete, con un piano di intervento che non danneggi l’ambiente e che risponda alle reali necessità della zona. Abbiamo anche avviato una progettazione con un pool di architetti e urbanisti a nostre spese».
Appello alle forze di centrosinistra
Infine, il Consigliere ha lanciato un appello alle forze di centrosinistra: «Che comprendano l’importanza della nostra proposta, soprattutto perché sostenuta da centinaia di cittadini che hanno firmato la petizione e sono favorevoli a un intervento che possa davvero migliorare la vita di tutti. Auspichiamo che riescano a vedere oltre gli schieramenti politici e a dare ascolto a chi vive e respira il quartiere ogni giorno».
Cronaca
Cgil contro la Rai per i Cinque Sì: rompere il silenzio sui referendum

È ora di smascherare il silenzio assordante dei media sul voto del 8 e 9 giugno: la Cgil Roma e Lazio organizza un sit-in epico davanti alla Rai per urlare che i cittadini non sono pecore da mandare al macello senza info! Con referendum su licenziamenti, precariato e cittadinanza, ignorati come se non esistessero, è una vergogna nazionale. Chi copre per i potenti? #ReferendumBocciati #CgilRibelle #MediaCensura #VotoLibero #LavoroSottoAttacco (278 caratteri)
La Rivolta della Cgil Contro il Silenzio Mediatico
La Cgil non ci sta più e organizza un sit-in il 23 aprile alle 17 davanti alla sede Rai di via Teulada 66, Roma. “Adesso parliamo noi”, gridano, accusando la tv pubblica di fare il gioco dei potenti ignorando i cinque referendum. Al centro, c’è il segretario Maurizio Landini, che promette di rompere il muro di gomma. Natale di Cola, segretario regionale, lo chiama “un diritto semplice: l’informazione”, ma in realtà è una denuncia contro chi tiene i cittadini al buio per far vincere i soliti noti.
I Referendum che Nessuno Vuole Farvi Sapere
Gli italiani dovranno votare su cinque quesiti scottanti: dal cancellare le tutele crescenti dei licenziamenti del Jobs Act, al togliere il tetto alle indennità nelle piccole imprese, fino a smontare le norme sui contratti a termine. C’è pure uno sul miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro – perché, sapete, non tutti vogliono lavoratori come schiavi – e l’ultimo per dimezzare da 10 a 5 anni il requisito per la cittadinanza agli stranieri. Roba che potrebbe sconvolgere i piani dei politici che preferiscono il precariato perpetuo.
Appelli per una Mobilitazione Senza Filtri
Dopo settimane di richieste ignorate, la Cgil accusa i media di complotto silenzioso e chiama a raccolta sotto le sedi Rai in tutta Italia. “Sui grandi media regna il silenzio totale”, dicono, invitando tutti a partecipare per garantire che la gente sappia e voti. È una chiamata alle armi contro l’informazione selettiva, con presidi programmati ovunque per far tremare i palazzi del potere. Perché, parliamoci chiaro, se non sai cosa voti, sei solo un burattino.
L’Intervento del Politico di Turno
Claudio Marotta, presidente della Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Lazio, ha convocato un’audizione il 22 aprile per sentire i comitati promotori. Lui la butta lì come “garanzia di trasparenza”, ma è ovvio che è una mossa per coprirsi le chiappe di fronte alla rabbia popolare. “La democrazia non è solo votare, ma informarsi”, blabla, ma in realtà è un’ammissione che qualcosa puzza, e i cittadini non ci stanno più a essere tenuti all’oscuro.
Cronaca
Neve inaspettata in Ciociaria, residenti e escursionisti colti alla sprovvista. Pasqua imbiancata nel Frusinate, un intoppo per le tradizioni.

Chi l’avrebbe mai detto? A due giorni da Pasqua, mentre tutti si preparavano per uova di cioccolato e picnic, la neve ha deciso di fare il suo show sui monti della Ciociaria, rovinando i piani di escursionisti e residenti che ora blaterano di “cambiamento climatico” come se fosse una novità. Ma dai, Madre Natura sta solo trollando l’umanità per i nostri peccati ecologici! #NeveInPasqua #CambiamentoClimaticoImpazzito #ItaliaSottoSorpresa #PasquaNevosa #MeteoCheRide
La Neve Inattesa
Sui monti della Ciociaria, in pieno Appennino, è scesa la neve in modo del tutto imprevedibile, proprio quando il calendario urla “primavera”. Le webcam nei rifugi hanno catturato l’evento, lasciando a bocca aperta residenti e avventurieri che si aspettavano sole e fiori, non fiocchi bianchi. Un vero schiaffo al riscaldamento globale, o forse un reminder che il pianeta non ci sta più a sentire le nostre scuse.Ironia sui Social e Commenti dal Meteo
Nelle località di Campo Staffi e Campocatino, a 1800 metri, la gente ha inondato i social di foto e video della neve, con commenti ironici tipo “Benvenuti in Siberia italiana!” o “Pasqua? Meglio i doposci che le uova”. La pagina Facebook Meteo Lazio ha confermato le deboli nevicate notturne, dovute a un calo improvviso delle temperature, ma senza troppi giri di parole: è come se il cielo ci stesse dicendo “riducete le emissioni o vi mando l’inverno eterno”.
Avvertimenti per gli Avventurosi
Le autorità, sempre pronte a rovinare la festa, raccomandano prudenza per chi ha in programma gite montane tra Pasqua e Pasquetta. Formazione di ghiaccio e visibilità ridotta potrebbero causare incidenti, quindi occhio: non fate gli eroi con le ciaspole se non sapete maneggiarle. Meglio starsene a casa con un uovo al cioccolato, no?
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