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Proteste al liceo Da Vinci da parte degli studenti: “Bullizzazione da parte di un docente, ci chiama ‘poco di buono’”

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Proteste al liceo Da Vinci da parte degli studenti: “Bullizzazione da parte di un docente, ci chiama ‘poco di buono’”

Gli studenti del liceo Leonardo Da Vinci hanno protestato oggi per denunciare presunti atti di bullismo da parte di un’insegnante, in particolare nei confronti delle ragazze. Durante il presidio, gli studenti hanno chiesto l’allontanamento della docente, segnalando già in precedenza il suo comportamento problematico.

Secondo quanto riportato dai ragazzi, la docente apostroferebbe le studentesse con insulti. “A me ha dato dell’anoressica, mi stavo mangiando un cubetto di cioccolata e mi ha detto che mangio sempre in classe perché a casa non mangio”, racconta una studentessa. Un’altra ha riferito che le sono state dette frasi come “non hai il fisico per le magliette corte”, mentre a un’altra è stato dato il soprannome di “poco di buono”.

“Siamo stati costretti a organizzare un picchetto – hanno affermato gli studenti – per portare all’attenzione generale un problema noto a tutta la comunità scolastica, ma fino a oggi affrontato con colpevole inerzia. Da tempo, infatti, all’interno del nostro istituto viene tollerato il comportamento inopportuno di un docente che ripetutamente umilia e bullizza gli studenti, con particolare accanimento nei confronti delle studentesse”.

Al presidio hanno partecipato numerosi studenti, ma la scuola non ha ancora espresso una posizione ufficiale sulla vicenda, né ha confermato la presenza di comportamenti inappropriati da parte della docente. “Abbiamo provato ad avere un confronto con lei, sia genitori che prof che alunni – hanno dichiarato le ragazze – ma non è cambiata e non penso cambierà. Non credo si possa fare qualcosa”.

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Nuovo processo a Natale Hjorth per la riduzione della pena nell’omicidio di Cerciello Rega

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Nuovo processo a Natale Hjorth per la riduzione della pena nell’omicidio di Cerciello Rega

La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo d’appello per Gabriel Natale Hjorth, imputato per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. La decisione arriva dopo che il ricorso del procuratore è stato respinto, mentre quello della difesa è stato accolto.

Gabriel Natale Hjorth, precedentemente condannato a undici anni e quattro mesi, avrà quindi ricalcolata la pena per concorso anomalo in omicidio. Il procuratore aveva richiesto un appello bis per riconoscere le aggravanti, ma questa richiesta è stata dichiarata inammissibile.

I difensori di Hjorth, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, hanno sostenuto che il ragazzo non fosse coinvolto nell’omicidio, poiché le coltellate sono state infitte da Finnegan Lee Elder, amico dell’imputato, già condannato a quindici anni e due mesi di reclusione.

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Rifiuti gettati fuori casa: il padre viene scoperto dall’esasperato che chiama i vigili

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Rifiuti gettati fuori casa: il padre viene scoperto dall’esasperato che chiama i vigili

Un episodio inaspettato si è verificato ad Ardea, alle porte di Roma, dove un uomo ha contattato i vigili urbani per denunciare un incivile che abbandonava rifiuti davanti alla sua abitazione. Tuttavia, ha scoperto con sorpresa che il colpevole era in realtà il padre.

Dopo aver richiesto l’intervento della Polizia Locale per identificare la persona responsabile, grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, gli agenti hanno mostrato al cittadino la foto dell’uomo che gettava rifiuti. Con sua grande incredulità, il figlio ha riconosciuto il genitore. Nonostante la sorpresa, il padre ha ricevuto una multa per abbandono illecito di rifiuti, una sanzione che può variare da un minimo di mille euro fino a somma maggiori nei casi più gravi.

Il gesto incivile ha suscitato interrogativi sul motivo per cui il padre continuava a sporcare davanti alla casa del figlio, senza che questi ne fosse a conoscenza.

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