Cronaca
Ragazzi del liceo Leonardo da Vinci in sciopero contro le dichiarazioni sulla loro immagine corporea

Una grave situazione di bullismo all’interno del liceo Leonardo da Vinci di Roma ha spinto gli studenti a organizzare uno sciopero accompagnato da un presidio e un video per denunciare le umiliazioni subite da una professoressa nei confronti delle studentesse. Le manifestazioni sono state avviate poiché i ragazzi ritengono che la dirigenza dell’istituto non abbia preso provvedimenti adeguati nonostante le segnalazioni al riguardo.
La protesta degli studenti
«Siamo stati costretti a organizzare un picchetto – scrivono gli studenti – per portare all’attenzione generale un problema noto a tutta la comunità scolastica, ma fino a oggi affrontato con colpevole inerzia». Diverse studentesse hanno raccontato di aver subito insulti e commenti denigratori, come l’appellativo «anoressica» mentre stava mangiando un cubetto di cioccolato o di essere state criticate per il loro aspetto fisico. Una studentessa ha detto: «A me ha dato dell’anoressica, mi stavo mangiando un cubetto di cioccolata e mi ha detto che mangio sempre in classe perché a casa non mangio». Un’altra ha riferito che le è stato detto di «non avere il fisico per le magliette corte». Inoltre, una terza ragazza ha dichiarato: «Mi ha dato della poco di buono» mentre si trovava nel corridoio.
«Abbiamo provato ad avere un confronto con lei, sia genitori che prof che alunni – concludono le tre ragazze – ma non è cambiata e non penso cambierà. Non credo si possa fare qualcosa».
Le segnalazioni alla scuola
I ragazzi hanno evidenziato che il problema è stato segnalato più volte alla dirigenza, ma la risposta ricevuta è stata che la situazione era nota e che il docente sarebbe stato affiancato da un’altra insegnante. Tuttavia, «nulla è cambiato: il problema è stato lasciato crescere, consolidando di fatto un tacito assenso verso questi comportamenti inaccettabili». Gli studenti hanno espresso la loro indignazione: «Riteniamo vergognoso – concludono – che una simile situazione possa verificarsi in un istituto scolastico e ci chiediamo se sia più grave il fatto che un docente si renda responsabile di un vero e proprio atto di bullismo nei confronti degli studenti, o che la dirigenza, pur essendone a conoscenza, abbia preferito non intervenire con la necessaria fermezza».
Cronaca
Incidente stradale con auto danneggiata, strada temporaneamente chiusa

Un albero è caduto sulla carreggiata in via Aurelia a Roma, all’altezza del civico 860, in direzione del Grande raccordo anulare. Pattuglie del XIII Gruppo Aurelio della polizia locale sono intervenute sul posto. La strada è stata chiusa temporaneamente per consentire la rimozione dell’albero da parte dei vigili del fuoco. Al momento non si segnalano feriti, ma un veicolo ha subito danni e gli agenti stanno effettuando i rilievi necessari. Le pattuglie della polizia locale sono ancora presenti in zona per facilitare la viabilità.
Dettagli sull’intervento
Un utente su Twitter ha segnalato: “Se state sull’Aurelia direzione fuori Roma e potete tornare indietro, fatelo. Albero su tutta la carreggiata all’altezza dell’Aurelia Hospital. Ci si fa notte. Nessun ferito, sembrerebbe”.
Cronaca
Arrestato per possesso di 55 grammi di hashish in auto

I carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno arrestato un ventenne che si trovava in auto con due minorenni e in possesso di 55 grammi di hashish. Il giovane è pronipote di Michele Senese, “O’ Pazz”, condannato per omicidio con l’aggravante mafiosa. L’incensurato ha confermato la proprietà della sostanza, dichiarando che fosse esclusivamente per “uso personale”: «Mi faccio uno spinello o due prima di andare a dormire», ha affermato. Tuttavia, il pm Pierluigi Cipolla ha convalidato l’arresto, sottolineando che la quantità di droga sarebbe stata sufficiente per ottenere oltre 700 dosi.
Il parente Michele Senese
La famiglia Senese ha una lunga storia di guai con la giustizia. Michele Senese è stato uno dei camorristi più influenti a Roma, avendo stabilito collegamenti con la Banda della Magliana, la famiglia dei Casamonica e altri gruppi locali. Inoltre, fu in contatto con Fabrizio Piscitelli, “Diabolik”, l’ultrà della Lazio assassinato nel 2019. Attualmente, Senese sta scontando una pena di 11 anni di carcere.
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