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Cronaca

Restauro della chiesetta del Divino Amore

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Restauro della chiesetta del Divino Amore

Pensate che prima era il ripostiglio di un benzinaio e che poi ha vissuto una stagione di abbandono, chiusa, spettinata per l’invasione della vegetazione e anche un po’ spettrale. Oggi, invece, la Chiesetta del Divino Amore è diventata una delle sale ufficiali di Roma Capitale per i matrimoni civili e le cerimonie laiche, cioè è un Ufficio di Stato Civile. Si tratta di un piccolo spazio, molto intimo e dal fascino antico, situato all’interno di Villa Ada che si affaccia sulla Salaria. Sarà gestita dal Municipio II.

Roma, la nuova sala per i matrimoni a Villa Ada

La chiesa sconsacrata è diventata proprietà del Campidoglio nel 1957 ed è stata restaurata, con circa 831 mila euro di fondi PNRR, dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale con la supervisione della Soprintendenza Speciale e della Sovrintendenza Capitolina. La cappella custodisce pitture murarie, stucchi, superfici e pavimenti in marmo. L’impianto risale al Seicento: era un luogo dedicato al culto dei martiri Daria e Crisanto. «La chiesa ha una storia antichissima, sotto ci sono reperti della stagione tardo imperiale. Serviva un luogo in più in questo quadrante ma al servizio di tutta la città», ha detto ieri il sindaco Roberto Gualtieri, presente all’inaugurazione della sala che poche ore dopo, nel pomeriggio, è tornata a profumare di fiori d’arancio con il matrimonio civile di Arianna e Tomas Ramon, celebrato dalla minisindaca Del Bello.

L’ingresso è privo di barriere architettoniche. Le professioniste che hanno curato il restauro, Vittoria Volpi e Paola Del Gallo, hanno spostato l’ingresso apposta. Visti lo scorrere del traffico veicolare nei due sensi di marcia di via Salaria e le ridotte dimensioni del marciapiede, il nuovo ingresso è ora all’interno del parco (si accede dal vicino cancello al civico 267).

Fuori, è stato creato un piccolo piazzale in sampietrini, è stato sistemato il prato circostante con nuove siepi e alberi. La lieve salita che conduce passo dopo passo verso la navata dove pronunciare il “sì, lo voglio” è accompagnata da un basso muro laterale. Non ci saranno solo matrimoni qui; l’amministrazione municipale ha voluto che tra le possibilità di fruizione ci fosse anche quella dei funerali laici.

La ex chiesetta è dunque la quinta sala nuziale di Roma, oltre la Sala Rossa del Campidoglio, quella del Complesso Vignola Mattei di via Valle delle Camene, la Sala Azzurra di Ostia e la Sala Chiaraviglio di Villa Farinacci. «Restituiamo alla sua originale bellezza un edificio di grande pregio e, allo stesso tempo, mettiamo a disposizione della città uno spazio davvero straordinario per la celebrazione di riti laici per i quali c’è una forte richiesta», ha commentato l’assessora Sabrina Alfonsi ricordando l’investimento completo su tutta la villa storica che ammonta a 14 milioni di euro (dentro ci sono anche i lavori di recupero della pompa di benzina che diventerà uno spazio a servizio della Chiesetta). Molto soddisfatto della nuova vita «di questo bellissimo edificio» anche il responsabile dell’Anagrafe Giulio Bugarini. Inevitabile curiosità: quanto ci si sposa? Nel 2023 i matrimoni civili sono stati 4.288, mentre le unioni civili 252.

Matrimoni civili, è boom a Roma: ma calano quelli celebrati nelle sale del Campidoglio. Costi troppo elevati (1600 euro per pochi minuti)

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Donne che Cambiano il Mondo: arte, cultura e partecipazione per combattere il razzismo e promuovere l’inclusione

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Donne che Cambiano il Mondo: arte, cultura e partecipazione per combattere il razzismo e promuovere l’inclusione

L’arte e la cultura possono cambiare il mondo. Con ‘Culture Against Racism – Donne che Cambiano il Mondo’, si intende dare voce a storie di coraggio e inclusione per contrastare il razzismo e costruire un futuro più giusto.

Con l’inizio della XXI Settimana di Azione contro il Razzismo, partono le attività del progetto “Culture Against Racism – Donne che Cambiano il Mondo”, promosso dall’Associazione Dire Fare Cambiare APS e supportato da diversi partner, tra cui CAG Liberi d’Arte e Casa Africa. Il progetto ha ottenuto un finanziamento pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, trasformando arte e cultura in strumenti di dialogo e inclusione. Sono coinvolti diversi soggetti, comprese scuole e un gruppo di giovani, in un percorso educativo ispirato a sei donne icone dei diritti umani: Rosa Parks, Angela Davis, Wangari Maathai, Marielle Franco, Malala Yousafzai e Nadia Murad.

Un Ponte tra Educazione e Creatività

Attraverso laboratori artistici e una campagna di comunicazione partecipativa, il progetto si propone di decostruire stereotipi e amplificare voci marginalizzate. “Partendo dalle storie di chi ha fatto della lotta al razzismo la propria ragione di vita, vogliamo arrivare a tanti e tante giovani, trasmettendo loro un messaggio chiaro: ognuno di noi ha un ruolo nella battaglia contro il razzismo”, ha dichiarato Giulia Morello, Presidente di Dire Fare Cambiare APS.

L’Apprezzamento di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace

Il progetto ha ricevuto il supporto di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace, che ha incoraggiato i giovani coinvolti, sottolineando il valore delle loro azioni e il potere di costruire ponti per un futuro di dignità e rispetto. Ha esortato i ragazzi a credere nel potere dei loro sogni e nel cambiamento che possono generare.

Eventi in Primo Piano

📍 Dal 17 al 23 marzo 2025:
– Mostra delle illustrazioni di Elisa Pacitti presso il CAG Liberi d’Arte (Roma – XIII Municipio).
– Divulgazione online del questionario anonimo sulla percezione del razzismo in Italia.
– Lancio della campagna di comunicazione social, con video e testimonianze dei partecipanti.
– 21 marzo – Lancio della canzone originale “Dieci, Cento, Mille Rosa”, composta da Assia Fiorillo, ispirata a Rosa Parks. Link per ascoltarla (dal 21/3 ore 12): https://distrokid.com/hyperfollow/assiafiorillo/dieci-cento-mille-rosa.

Il 17 aprile 2025 si terrà il Gran Finale al Campidoglio, con la premiazione degli Ambasciatori/rici Antirazzisti/e e la consegna del Premio Speciale “Voci contro il Razzismo”.

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Open Day del 22 e 23 marzo: informazioni dettagliate

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Open Day del 22 e 23 marzo: informazioni dettagliate

Prosegue nel penultimo fine settimana di marzo l’iniziativa di Roma Capitale che offre ai cittadini la possibilità di richiedere la carta d’identità elettronica. Gli open day si svolgeranno sabato 22 e domenica 23 marzo presso diversi sportelli anagrafici dei Municipi e gazebo degli Ex Pit.

Dettagli sugli Open Day

Sabato 22 marzo:

  • Municipio 8: sede in via Benedetto Croce, 50, orario 8:30-15:30.
  • Municipio 9: sede in viale Ignazio Silone, Primo ponte, orario 8:00-16:00.
  • Municipio 11: sede in via Portuense, 579, orario 8:00-14:00.
  • Municipio 15: sede in piazza Saxa Rubra, 19, orario 8:30-16:30.
  • Ex Pit: piazza Sonnino, piazza delle Cinque Lune, piazza Santa Maria Maggiore e via Petroselli, 52, orario 8:30-16:30.

Domenica 23 marzo:

  • Ex Pit: aperti dalle 8:30 alle 12:30.

Prenotazione Obbligatoria

Per evitare disagi, è necessaria la prenotazione dell’appuntamento tramite il sito Agenda Cie del Ministero dell’Interno, disponibile a partire dalle 9 di venerdì 21 marzo e fino a esaurimento posti. È fondamentale presentarsi il giorno dell’open day con il ticket di prenotazione, una carta di pagamento elettronico, una fototessera e l’eventuale precedente documento d’identità in caso di rinnovo.

Per maggiori informazioni, visitare questo link.

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