Cronaca
Riapertura della strada provinciale del Santuario della Trinità

Sos del Comune di Vallepietra: si chiede la riapertura della strada provinciale che conduce al Santuario della Trinità, un importante luogo di culto situato nel territorio montano vicino Subiaco, a nord est di Roma. Il santuario, frequentato ogni anno da migliaia di pellegrini e escursionisti, si trova a 1300 metri di altitudine all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Appello urgente
Il Comune ha sollecitato la Città Metropolitana a riaprire la strada, poiché il Santuario apre il 1 maggio e chiude l’ultima domenica di ottobre. Le autorità hanno evidenziato che ci sono vincoli legati all’ente Parco che limitano gli interventi al di fuori del termine fissato, il 15 marzo: «Non permettono interventi oltre la data del 15 marzo – spiega il Comune – per permettere la nidificazione della fauna selvatica». La chiusura della strada, avvenuta nel 2021 per una frana, costringe i pellegrini ad accedere al Santuario solo a piedi.
Situazione attuale
Il sindaco Daniele Mioni ha comunicato che nel 2024, con fondi regionali, sono stati completati i lavori di messa in sicurezza del tratto. Tuttavia, Città Metropolitana ha risposto che il percorso rimane chiuso fino a ulteriori interventi. «La risposta è stata che non si poteva procedere – spiegano dal Comune di Vallepietra – in quanto le reti poste a sicurezza della strada risultavano cariche di detriti costituenti un pericolo». Per affrontare la frana, 480 mila euro erano stati stanziati dalla Regione, con l’installazione di reti protettive. Durante un incontro, la Città Metropolitana ha mostrato disponibilità a svolgere sopralluoghi per verificare lo stato della strada e completare le operazioni di messa in sicurezza.
Cronaca
Incidente mortale: 44enne perde la vita dopo lo scontro con un semaforo

Un drammatico incidente stradale si è verificato lunedì notte sulla via Cristoforo Colombo, all’altezza di via Rosa Guarnieri Carducci, dove Ludovico Coronato, un 44enne di San Paolo di Civitate, ha perso la vita. L’uomo ha perso il controllo della sua Citroen C3, centrando un semaforo e lo spartitraffico in cemento. All’arrivo dei soccorsi, Coronato era già deceduto, rimanendo intrappolato tra le lamiere dell’auto. Gli agenti del X gruppo Mare hanno chiuso la strada per consentire i rilievi del caso, terminati intorno alle cinque del mattino. Nel frattempo, la segnaletica e lo spartitraffico hanno subito danni significativi.
LE INDAGINI
Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’incidente. Secondo i primi accertamenti, non sarebbero state coinvolte altre auto e Coronato, che viaggiava a velocità sostenuta, avrebbe perso il controllo della vettura. La polizia ha richiesto una perizia sulla Citroen per determinare la velocità al momento dello schianto e un’autopsia per capire se un eventuale malore possa aver contribuito all’incidente. Verranno anche analizzate le immagini della videosorveglianza lungo la via Cristoforo Colombo.
La vittima, sposata e padre di un bambino di 11 anni, si trovava a Roma per motivi di lavoro, dopo aver lavorato come stilista per Sergio Rossi e successivamente come rivenditore di auto. Alle spalle ha anche un passato turbolento, avendo fatto perdere le proprie tracce nel 2021 per alcuni giorni, prima di tornare a casa. Le indagini continuano per fare chiarezza sulle circostanze della tragedia avvenuta lunedì notte.
Cronaca
Nido di 50mila api trovato nel muro di un’abitazione a Roma

Entravano in casa passando addirittura dalla presa elettrica, e per scongiurare ogni pericolo, la proprietaria di un appartamento a Roma aveva applicato del nastro isolante nero. Circa 50mila api avevano creato il loro nido nella cavità di un muro in una casa al quinto piano di una palazzina in viale Somalia. Un piccolo incubo per l’inquilina che, temendo le punture, ha deciso di chiedere aiuto all’amministratore condominiale. «Abbiamo aperto la cavità – racconta a “Il Messaggero” l’esperto Andrea Lunerti intervenuto ieri, per mettere al sicuro l’edificio – e abbiamo rimosso gli imenotteri».
La scoperta
Avevano approfittato di una griglia di aerazione per introdursi e costruire la propria “dimora”: oltre alle numerose api era presente la Regina protetta dalla colonia. «Erano lì già dal 2024 e quest’anno il nido si è sviluppato a causa di un inverno non particolarmente freddo», sostiene l’etologo. Secondo Lunerti, non ci sono state grosse gelate, almeno nel Centro dell’Italia, e le api non si sono mai fermate a Roma. Solitamente la Regina va in fermo di deposizione, ma la colonia scovata ieri mattina ha dimostrato che in città gli insetti hanno mantenuto intatta la loro attività durante la stagione invernale.
«In poco tempo lo sciame si sarebbe diffuso su tutto il quartiere sfruttando, di fatto, le cavità antropiche». Gli imenotteri sono stati tutti aspirati e, come sempre accade, messi al sicuro. «Le api – osserva l’esperto – hanno scambiato le nostre case come boschi o ambienti naturali e bisogna, dunque, avere pazienza quando ci troviamo di fronte a simili situazioni». In particolare, ciò potrebbe diventare critico soprattutto in presenza di soggetti allergici. Una volta salvati e trasportati al Rifugio del Lupo, vengono condotti in un apiario di quarantena e controllati per verificare che non abbiano parassiti o malattie, pericolosi per gli altri insetti che vivono in condizioni di domesticità. Le api vengono curate e, se sopravvivono nel tempo, nel giro di un anno e mezzo producono un buon miele.
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