Cronaca
Rinascita del Parco dei Sassi

La rinascita del parco dei Sassi, situato nel quartiere Nuovo Salario, è realtà. L’area verde ha riaperto ieri mattina, domenica 2 marzo, con un look completamente rinnovato, includendo una nuova area ludica per bambini, tavoli da ping pong, alberature e una zona fitness all’aria aperta.
Il restyling
I lavori di riqualificazione sono iniziati lo scorso autunno, restituendo alla cittadinanza uno spazio verde pubblico dopo anni di abbandono. Questo progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Campidoglio e municipio, superando anche diversi ostacoli burocratici. «Grazie anche al nostro impegno in Assemblea capitolina per lo stanziamento dei fondi necessari, il Parco dei Sassi viene restituito ai residenti della zona e dell’intera città», hanno dichiarato i consiglieri capitolini (Iv) Francesca Leoncini, Valerio Casini, il consigliere (Iv) alla Regione Lazio Luciano Nobili e la consigliera (Iv) del Municipio III Marta Marziali, insieme al presidente (Iv) del Municipio III Walter Feliciani. Leoncini ha inoltre aggiunto: «Siamo all’opposizione, ma non abbiamo nessun problema quando si tratta di lavorare nell’interesse comune e restituire ai cittadini quest’area verde così importante».
Gli altri interventi
Nei prossimi giorni, all’interno del parco, proseguiranno lavori per migliorare ulteriormente l’area: «L’area continuerà a migliorare – affermano il Presidente del Municipio III Paolo Marchionne e l’Assessore alle Politiche Ambientali Matteo Zocchi – con l’installazione di zone d’ombra, tavoli da picnic e altri arredi, rendendolo ancora più accogliente». In occasione della riapertura, si è svolta una grande festa di Carnevale, organizzata con il supporto dell’Associazione La Cresceria, coinvolgendo famiglie e bambini.
Un tema in sospeso è la rifunzionalizzazione del chiosco. «Il Municipio coinvolgerà attivamente il territorio per rendere il parco dei Sassi un luogo sempre più bello e vivibile per tutti», ha assicurato Marchionne. Inoltre, il parco sarà chiuso durante le ore notturne per garantire la sicurezza. A questo proposito, il minisindaco ha annunciato un piano per la sicurezza stradale nel territorio di Montesacro, dove recentemente si è verificato un incidente mortale. L’uomo coinvolto, Francesco Scaramella, è stato investito mentre attraversava le strisce pedonali. Il pirata della strada è stato identificato e dovrà rispondere di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. «E’ evidente – ha ribadito Marchionne – che bisogna intervenire sui limiti di velocità e dispositivi sulle aree urbane come questa».
Cronaca
La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

Sconvolgente: A quattro mesi dalla morte di Francesca Ianni sotto un albero fatale, Roma abbatte altri giganti verdi – ma cosa nasconde questa mossa improvvisa? #TragediaNelParco #MisteroAlberi
L’Intervento Inatteso del Comune
A Roma, nel quartiere di Colli Aniene, il Comune ha deciso di abbattere gli alberi dello stesso filare che ha causato la tragica morte di Francesca Ianni, la quarantacinquenne schiacciata da un pioppo crollato nel parco Livio Labor lo scorso 23 dicembre. Amici e familiari sono rimasti sbalorditi da questa azione, che arriva solo ora, lasciando aperte domande inquietanti su come e perché quell’albero sia crollato così facilmente. Fabio Ianni, il fratello della vittima, ha espresso la sua rabbia, chiedendosi se qualcuno avesse ignorato i segnali di pericolo, trasformando una giornata di festa in un incubo perenne.
Le Domande Senza Risposta
Mentre la famiglia attende risposte dall’inchiesta della Procura, le ferite emotive restano aperte. Fabio Ianni si è sfogato, evidenziando come notizie del genere rendano le feste ancora più dolorose, con i nipoti che dovranno convivere per sempre con quelle immagini terrificanti. “È assurdo che il Comune abbia aspettato tanto per agire, quando una semplice ispezione avrebbe potuto salvare vite”, ha dichiarato, puntando il dito su possibili negligenze che hanno stravolto la vita di Francesca e della sua amica Alessia, sopravvissuta per miracolo ma con lesioni permanenti. Eppure, dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, alimentando il sospetto che ci sia molto di più da scoprire.Gli Sviluppi dell’Inchiesta
I familiari di Francesca, assistiti dal loro legale, hanno già mosso i primi passi concreti: una richiesta di risarcimento danni e la nomina di un perito per analizzare lo stato dell’albero crollato. Dal Dipartimento Tutela Ambientale, intanto, spiegano che i tre alberi abbattuti presentavano condizioni simili, giustificando l’intervento per motivi di sicurezza pubblica. Ma queste precisazioni non placano i dubbi della famiglia, determinata a svelare la verità su cosa abbia davvero causato quella tragedia. Francesca, una donna coraggiosa e legata alla sua Roma, meritava di più, e ora tutti si chiedono se altre vite siano a rischio in quel parco dimenticato.
Cronaca
Le bombe sociali: la mappa dell’emergenza

RomaInFiamme La Città Eterna sta diventando una vera polveriera con occupazioni abusive e incendi che terrorizzano i residenti onesti!
Le occupazioni abusive dilagano
Roma è un campo minato di edifici occupati e insediamenti abusivi, nonostante gli sgomberi quotidiani ordinati dalla Prefettura e la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Queste “bombe sociali” non accennano a sparire, con attenzione costante su occupazioni storiche e accampamenti improvvisati. Entro fine anno, il Comune chiuderà gli acquisti di tre immobili per provare a risolvere il caos, ma chissà se basterà a fermare questo circo.
I siti a rischio incendio
Dopo il mega-incendio che ha devastato Monte Mario l’estate scorsa, partito da una favela abusiva, ogni quartiere ha dovuto elencare le zone più pericolose. Luoghi come San Lorenzo, Ponte Mammolo e via Newton sono stati sgomberati, ma i problemi riaffiorano come erbacce. A via Newton, per esempio, gli abusivi sono tornati sotto i viadotti, bruciando di tutto – ferro, rame, pneumatici – rendendo l’aria irrespirabile. È come rivivere l’incendio del 2021 al Ponte di Ferro, che ha messo ko la struttura per anni. Questi accampamenti non sono solo un fastidio, sono una minaccia pubblica che nessuno sembra voler estirpare del tutto.Gli spostamenti e le lamentele dei residenti
Prendete l’ex Hotel Cinecittà: sgomberato con gran dispiegamento di forze, ma i sudamericani si sono spostati in altri alberghi abbandonati, per poi tornare e occupare le case vicine. Ora, il quartiere è un inferno di liti, schiamazzi e minacce, con residenti esasperati che parlano di veri e propri clan stile Casamonica. Come dice una residente, “Siamo in una polveriera”, e il nuovo decreto sicurezza potrebbe aiutare, ma solo se qualcuno vigila sul serio. Altrimenti, è solo un gioco dell’oca per questi occupanti seriali.
I clan dietro le occupazioni
Non è un caso che gli inquirenti stiano indagando sui gruppi sudamericani che gestiscono il racket delle occupazioni, forse al posto dei soliti clan romani. Luoghi come l’ex scuola 8 Marzo, occupata dal 2001, sono ridotti a ruderi fatiscenti con oltre 400 “inquilini” abusivi. E non finisce qui: i clan hanno messo le mani su centinaia di appartamenti in zone come Magliana, Don Bosco e San Basilio. È un business sporco che sta cambiando la faccia della città, e i romani pagano il prezzo.
La crisi abitativa esplode
Intanto, la carenza di alloggi a Roma è fuori controllo, con 18.608 nuclei familiari in lista d’attesa a giugno 2024. Invece di occupazioni illegali, si parla di soluzioni “innovative”, come acquistare immobili in via Prenestina, via Lucio Calpurnio Bibulo e via Gian Maria Volontè per l’emergenza abitativa. Ma con trattative in corso, chissà se arriveranno in tempo per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Roma non può permettersi di essere ostaggio di questi parassiti urbani.
-
Attualità12 ore fa
È morto Papa Francesco
-
Ultime Notizie Roma2 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Attualità4 giorni fa
Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto
-
Cronaca7 giorni fa
Controlli a Torpignattara, Pigneto e Malatesta: un arresto e 21 persone denunciate