Attualità
Rinvio a giudizio di Chef Rubio per diffamazione e istigazione alla violenza: “Offese la popolazione ebraica”

Chef Rubio, pseudonimo di Gabriele Rubini, è stato rinviato a giudizio con accuse di diffamazione aggravata e istigazione alla violenza, in seguito a un’udienza preliminare a Roma. La Comunità ebraica di Roma e l’Ucei, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, si sono costituite parte civile nel procedimento. Le accuse riguardano dichiarazioni rilasciate nel 2020 durante una trasmissione radiofonica e un convegno. Il processo avrà inizio il primo giugno 2026.
Le presunte offese alla comunità ebraica
Le presunte offese sarebbero avvenute tra febbraio e marzo 2020. In una trasmissione radiofonica, Rubio avrebbe formulato “riferimenti denigratori” alla comunità ebraica, affermando che “non c’è solo l’Olocausto, ci sono tantissimi genocidi nel mondo ma se ci fate caso siamo portati a pensare solo a quello che ha colpito gli ebrei, che poi non tutti gli ebrei perché quelli ricchi si sono venduti pure le sorelle e le famiglie”.
Istigazione alla violenza
Nell’altro caso, Chef Rubio sarebbe accusato di aver istigato atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi contro lo Stato di Israele, dichiarando di essere “pronto ad impugnare le armi se necessario”. Commenti sui social network hanno inoltre contribuito ad aggravare la situazione, portando alla rimozione di alcuni post da parte del Tribunale di Roma. Rubio ha infine denunciato di essere stato aggredito sotto casa, affermando: “Sono stati gli ebrei sionisti – dopo la vostra coraggiosa spedizione punitiva mi fate più schifo”, mentre la Digos ha avviato un’indagine sul caso.
Attualità
Allerta al Colosseo, l’uomo che minaccia di togliersi la vita si lega a un lampione

Paura al Colosseo, dove un uomo si è legato con una corda a un lampione e ha minacciato di buttarsi nel vuoto: sono intervenuti i carabinieri.
Oggi, giovedì 12 marzo 2025, un uomo di origine romena ha tentato il suicidio in via Fagutale, nei pressi del ponte degli Annibaldi. Si è ancorato con una corda a un lampione, minacciando di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di circa sette metri su via degli Annibaldi. L’allerta è scattata dopo le segnalazioni di passanti al numero di emergenza 112.
L’intervento dei carabinieri
I carabinieri del Nucleo Radiomobile sono rapidamente giunti sul posto. Approcciandosi all’uomo, hanno iniziato a parlargli per distoglierlo dall’idea di compiere il gesto estremo. In un momento di distrazione dell’uomo, i militari sono riusciti a tagliare la corda e metterlo in sicurezza.
Dettagli del salvataggio
L’uomo aveva in mano un biglietto scritto a mano in lingua romena, in cui esponeva le sue intenzioni, e una lametta da rasoio nascosta in bocca. Dopo averlo bloccato, sono intervenuti anche gli operatori del pronto soccorso del 118, che lo hanno trasportato in ambulanza per le cure necessarie.
Attualità
Medici di pronto soccorso nel Lazio non ricevono il pagamento dalla Rocca: la Regione blocca l’indennità 2023-2024

Le opposizioni hanno contestato la decisione del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, di sospendere le indennità di pronto soccorso per medici e infermieri per il 2023 e 2024. Eleonora Mattia (Pd) ha affermato che “se Rocca vuole fermare l’emorragia di medici, infermieri e operatori sanitari che migrano all’estero in cerca di migliori condizioni di lavoro, servono incentivi che garantiscano loro un lavoro dignitoso e adeguatamente riconosciuto”.
Rocca, nelle scorse settimane, aveva rivendicato importanti investimenti nella sanità pubblica con 661 milioni di euro per il reclutamento di personale sanitario. Tuttavia, la Regione ha comunicato che le indennità di pronto soccorso saranno erogate solo dopo la firma del nuovo contratto collettivo nazionale. Mattia ha sottolineato che “non c’è motivo di aspettare l’entrata in vigore del nuovo CCNL” per il pagamento di queste indennità, avanzando la richiesta di utilizzare i fondi del 2021 disponibili.
Critiche dalla CGIL e dalle opposizioni
La CGIL ha criticato la decisione di Rocca, affermando che essa contrasta con le promesse di miglioramento delle condizioni lavorative per il personale sanitario. Secondo il sindacato, questa sospensione rappresenta una violazione degli impegni assunti e mette a rischio la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Richiesta di chiarimenti
In risposta alla sospensione, le opposizioni hanno presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti. La direzione Salute ha confermato che alcune Regioni hanno già adottato misure simili per l’erogazione delle indennità, mentre altre stanno aspettando l’approvazione del nuovo contratto. Mattia ha insistito sul fatto che i fondi esistono e possono essere utilizzati ora.
La consigliera di Fratelli d’Italia, Chiara Iannarelli, ha difeso le decisioni del governo Rocca, evidenziando gli ingenti investimenti previsti per potenziare la sanità pubblica e il riconoscimento degli sforzi del personale medico. Ha espresso preoccupazione per l’idea di riprodurre l’immobilismo della precedente giunta.
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