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Cronaca

Rivolte e disordini nel carcere minorile di Roma a causa di agenti insufficienti e celle affollate

Il carcere minorile di Casal del Marmo ha registrato un aumento di rivolte e aggressioni contro il personale. Attualmente, i minori detenuti negli istituti penali per minori italiani ammontano a 624, con 61 giovani a Casal del Marmo, il doppio della capacità prevista. La situazione è aggravata da un insufficiente personale di sicurezza, con solo 55 agenti in servizio. Donato Capece, segretario generale del Sappe, sottolinea che «l’emergenza è proprio nei numeri», indicando la necessità di un numero maggiore di ispettori per garantire la sicurezza. Capece aggiunge che «i ragazzi si ritrovano in spazi ridotti, chiusi e senza percorsi formativi», un fattore che ha alimentato disordini recenti, insieme alla predominanza di giovani adulti che costituiscono circa il 60% dei detenuti.

LE TENSIONI

L’ultima rivolta si è verificata il 21 febbraio scorso, quando detenuti della sezione giovani adulti si sono barricati, appiccando fuoco a oggetti all’interno della struttura. Due agenti sono stati feriti in un episodio simile il 12 gennaio, con tensioni segnalate anche nei mesi precedenti.

LE MISURE

Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, insieme all’associazione “Nessuno Tocchi Caino”, è in visita a Casal del Marmo per affrontare la situazione critica. Capece evidenzia la necessità di controlli sui giovani adulti, molti dei quali sono stranieri senza documenti, che tentano di eludere il sistema dichiarandosi minorenni. Per affrontare il sovraffollamento, sono previste l’apertura di nuovi istituti a L’Aquila, Lecce e Rovigo. Tuttavia, Capece insiste sulla necessità di aumentare il numero degli agenti di polizia penitenziaria per contenere le rivolte e le aggressioni attualmente in corso.