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Si cerca Johnny, scomparso a 63 anni dal pronto soccorso di Anzio, con l’appello per chiedere aiuto.

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Si cerca Johnny, scomparso a 63 anni dal pronto soccorso di Anzio, con l’appello per chiedere aiuto.

C’è apprensione per Hashi Mohammed Haji, sessantatreenne scomparso da Anzio il 15 marzo scorso. Detto Jhonny, non parla e, secondo il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV che ha lanciato l’allerta, potrebbe avere bisogno di aiuto.

Jhonny, l’uomo scomparso

L’uomo è scomparso lo scorso 15 marzo dal pronto soccorso di Anzio, in provincia di Roma. A lanciare l’appello è il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV che ha diffuso nome, foto e dati del sessantatreenne: “Attenzione, ha bisogno di aiuto”, si legge in un post pubblicato sui social. “Non parla, sicuramente è disorientato, cammina molto, è una persona mite”, hanno spiegato, suggerendo di provare ad avvicinarlo chiamandolo “Jhonny”.

Descrizione fisica e abbigliamento

Jhonny è alto un metro e 70, pesa 70 kg, ha la pelle scura, è stempiato con capelli ulotrichi (ricci afro) bianchi e barba rada dello stesso colore. Al momento della scomparsa indossava una maglia blu a maniche lunghe e dei jeans, ai piedi un paio di sneakers marroni con suola in gomma bianca.

Cosa fare in caso di avvistamento

Qualora qualcuno dovesse avvistarlo, è possibile provare ad avvicinarsi e chiamarlo. Tuttavia, non risponderà verbalmente. È fondamentale allertare le autorità contattando il numero di emergenza unico 112, il numero della sala sociale 800.121.272 oppure il numero del Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV 3881894493.

Diverse segnalazioni sono giunte finora, tutte nella zona fra Anzio e Nettuno o poco distanti. Gli avvistamenti recenti includono via Nettuno, via Ciarella, via della Campana, via della Selciatella e via Pontina in direzione Aprilia, all’altezza della Tecnomat al chilometro 47.200.

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Meteo beffardo a Roma e Lazio: Pasqua e Pasquetta asciutte, fine delle solite piogge tradizionali

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Meteo beffardo a Roma e Lazio: Pasqua e Pasquetta asciutte, fine delle solite piogge tradizionali

È ufficiale: a Roma e nel Lazio, le previsioni meteo stanno per ribaltare tutto per Pasqua e Pasquetta, con un bel sole che promette di rovinare i piani di chi sperava in una scusa per stare a casa. Niente pioggia, solo cieli sereni e forse qualche politico che si gode la festa senza dover "lavorare" – perché sapete, in Italia le feste comandate sono sacre, soprattutto se c’è da evitare le domande scomode. #MeteoRoma #Pasqua2025 #LazioSoleggiato #PrevisioniVirali

Le previsioni meteo per Roma e il Lazio indicano un cambiamento radicale nei prossimi giorni, con condizioni che passeranno da variabili a decisamente favorevoli per le celebrazioni pasquali. Secondo gli esperti, il tempo si stabilizzerà proprio in tempo per il weekend lungo, eliminando ogni rischio di acquazzoni.

Cambiamenti Attesi

Gli aggiornamenti meteorologici confermano che "cambia tutto a Pasqua e a Pasquetta, non piove", come riportato dalle fonti ufficiali. Questo significa temperature in rialzo e un cielo limpido, ideale per picnic e gite fuori porta, ma che potrebbe anche esporre i soliti ritardi infrastrutturali della città al pubblico scrutinio – pensate a quei bus che non passano mai, proprio quando tutti vogliono uscire.

Impatto sulle Celebrazioni

Con il bel tempo garantito, gli eventi tradizionali come le scampagnate di Pasquetta potrebbero attirare più folla del previsto, trasformando le vie di Roma in un caos colorato. "Non piove" è una promessa che solleva gli spiriti, ma attenzione: in una città dove il traffico è già un’arte, questo sole extra potrebbe far emergere discussioni su chi gestisce davvero le cose quaggiù.

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L’abbacchio romano è solo un’etichetta: metà degli agnelli per Pasqua arriva dall’estero

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L’abbacchio romano è solo un’etichetta: metà degli agnelli per Pasqua arriva dall’estero

A Pasqua, l’iconico abbacchio romano si rivela un’illusione: il 50% degli agnelli venduti come “tradizionali” arriva dall’estero, tradendo le radici locali e riempiendo i piatti con carne importata. È una beffa per i buongustai e un colpo alla sovranità alimentare, dove il “made in Italy” è solo una etichetta comoda. #PasquaTradizione #AgnelloFalso #FoodScandal

In Italia, la Pasqua è sinonimo di abbacchio, l’agnello giovane che dovrebbe simboleggiare la cucina romana autentica. Ma quest’anno, i dati rivelano una realtà scomoda: la metà degli agnelli consumati proviene da paesi esteri, spesso allevati in condizioni che ignorano i rigidi standard locali. È come se la tradizione fosse diventata un prodotto globale, con i consumatori ignari di pagare per un’illusione.

La tradizione sotto attacco

Mentre i romani si vantano del loro abbacchio come emblema di purezza gastronomica, l’afflusso di importazioni sta diluendo il sapore autentico. Mercati e macellerie traboccano di carne che viaggia migliaia di chilometri, sollevando domande su qualità e sostenibilità. “A Pasqua il 50% degli agnelli arriva dall’estero”, un fatto che fa storcere il naso ai puristi, esponendo come il marketing locale copra pratiche commerciali discutibili.

Impatto sull’economia locale

Gli allevatori italiani lamentano la concorrenza sleale, con prezzi più bassi che favoriscono l’importazione a scapito del prodotto nazionale. Questo non è solo un affare di gusto, ma un colpo all’economia rurale, dove famiglie contadine lottano per competere. Senza interventi, la Pasqua romana rischia di perdere il suo carattere, diventando un banchetto globalizzato che ignora le radici.

Prospettive per il futuro

Esperti del settore agricolo avvertono che, senza regolamentazioni più severe, il fenomeno potrebbe espandersi. “L’abbacchio romano solo di nome” non è solo una critica, ma un campanello d’allarme per consumatori e politici, che devono interrogarsi su cosa significhi davvero “autentico” in un mondo di catene globali.

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