Attualità
Signora inglese accoltellata in centro dopo aver opposto resistenza a una rapina

Una donna di 50 anni, di nazionalità inglese e residente a Roma, è stata aggredita nel pomeriggio di ieri nei pressi di via Nazionale durante un tentativo di rapina. Il malvivente ha cercato di strapparle la borsetta e, quando ha opposto resistenza, l’ha colpita con un coltello.
Dettagli dell’aggressione
Secondo quanto riportato dal quotidiano il Messaggero, la donna, che è un’imprenditrice, ha sporto denuncia dopo l’incidente. È stata soccorsa dal 118 e medicata sul posto, presentando ferite superficiali a un braccio e a una gamba, con il rapinatore che è riuscito a fuggire a mani vuote. Le poche informazioni sull’aggressore indicano che parlava in un italiano privo di inflessioni dialettali e si celava dietro occhiali da sole e un cappello con visiera.
Il racconto della vittima
La donna, dopo aver appena lasciato una farmacia, è stata avvicinata dall’uomo che l’ha afferrata da dietro. Ha raccontato: “Voleva la mia borsa, io ho reagito e lui mi ha colpita con il coltello”. Soccorsa da passanti e dal portiere del palazzo, appariva coperta di sangue e sotto choc, rendendo difficile esprimere immediatamente ciò che era successo. I militari intervenuti hanno raccolto la sua testimonianza.
Attualità
Attivista allontanata da Roma per un anno durante un sit in: “Rischierò di perdere il lavoro per una decisione ingiusta”

Sabina, un’attivista di Extinction Rebellion, ha ricevuto un foglio di via di 15 mesi da Roma dopo aver partecipato a un sit-in al Viminale. L’attivista ha dichiarato: “Per questa decisione ingiusta perderò il mio lavoro”.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha confermato la misura, che Sabina ha ricevuto dopo aver occupato in tenda la piazza con altri attivisti e scaricato letame davanti al ministero dell’Interno. Dopo lo sgombero, è stata trattenuta in questura e ha ricevuto un ordine di lasciare Roma entro due ore. In occasione della protesta, oltre 70 persone furono allontanate e 33 furono espulse come “socialmente pericolose”. Sabina ha fatto presente di vivere nella capitale e di non poter essere bandita dalla città.
“La decisione del tar legittima le espulsioni arbitrarie operate dalle Questure”, ha commentato Sabina, evidenziando che le denunce non sono state ancora esaminate dalla magistratura. Con una sentenza dell’11 febbraio, il TAR ha rigettato la richiesta di sospensiva del foglio di via, affermando che, contrariamente a quanto dichiarato dalla ricorrente, “la stessa non è risultata risiedere in Roma”.
Reazioni di Extinction Rebellion
Secondo Extinction Rebellion, questa situazione rappresenta “un’applicazione illegittima del Codice Antimafia del 2011”, che vieta l’emissione di fogli di via per chi vive, lavora o studia nella città interessata. I legali del movimento hanno già presentato un ricorso al Consiglio di Stato.
Sabina ha commentato ulteriormente: “Tutto questo è surreale! Devo lasciare la mia vita e i miei affetti per aver partecipato a una manifestazione estremamente pacifica. Provo molta rabbia per la negazione dei miei diritti”. Ha anche espresso il desiderio di sentirsi tutelata e che i suoi diritti fondamentali siano riconosciuti.
Mobilitazione futura
Extinction Rebellion ha dichiarato: “Di fronte alla continua erosione del diritto al dissenso, non resta che disobbedire a ogni misura ingiusta”. Ha inoltre annunciato l’inizio della campagna di mobilitazione “Primavera Rumorosa”, un evento che si svolgerà a Roma dal 25 aprile al 1° maggio, includendo manifestazioni nonviolente e concerti. “In un’Italia messa in ginocchio da alluvioni e siccità, e con un piano energetico nazionale che prevede un aumento degli investimenti pubblici in combustibili fossili, il foglio di via dovrebbero darlo al governo”.
Attualità
La notte di Ferragosto ad Anzio vede la denuncia di due coetanei da parte di una 15enne

Una ragazza di quindici anni ha denunciato di essere stata violentata in due occasioni da due coetanei nel comune di Anzio, sul litorale a Sud di Roma. I presunti aggressori, un ragazzo di 17 anni e uno di 15, avrebbero abusato della giovane minacciandola con un coltello.
Primo episodio di violenza
La prima violenza si sarebbe verificata la notte di Ferragosto 2024, quando la vittima si trovava con amici e ha incrociato i presunti violenti. Dopo essersi allontanati in un luogo isolato, i due ragazzi avrebbero tirato fuori un coltello e costretto la ragazza a subire violenza sessuale.
Secondo episodio in un garage
Dopo settimane di silenzio, la minorenne ha subito un secondo abuso a novembre. I due aggressori l’hanno rincontrata e, ancora una volta sotto minaccia di coltello, l’hanno condotta in un garage dove hanno abusato di lei. Durante questo secondo episodio, la ragazza ha cercato di ribellarsi, ma è stata colpita e sbattuta a terra. Un passante ha avvertito le forze dell’ordine, che sono intervenute.
Indagini e conseguenze legali
Le indagini sono state avviate e i carabinieri hanno interrogato la giovane, che ha finalmente raccontato quanto accaduto. L’inchiesta ha portato all’incriminazione dei due minori per “violenza sessuale di gruppo commessa in danni di un minore”. La pubblico ministero Maria Teresa Leacche della Procura di Roma sta seguendo il caso.
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