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Sospensione del bando per le concessioni sul litorale romano mette a rischio la stagione estiva a Ostia

Il Tar del Lazio ha sospeso il bando per l’affidamento di 31 concessioni balneari sul litorale romano, che comprende 25 stabilimenti, 4 esercizi di ristorazione e due spiagge libere con servizi già esistenti. Questa decisione segue un ricorso presentato da alcuni balneari, che ha portato i giudici a intervenire sull’avviso pubblico emesso il 14 febbraio 2023. L’udienza di merito è stata fissata per il 14 ottobre 2025.

Motivi della sospensione

Nel provvedimento, il Tar ha evidenziato l’importanza di garantire “i ‘principi di libertà di stabilimento, di pubblicità, di trasparenza, di massima partecipazione, di non discriminazione e di parità di trattamento'” nel processo di selezione dei titolari delle concessioni demaniali marittime. Inoltre, è stata sottolineata la disconnessione della procedura indetta da Roma Capitale, c.d. ‘gara-ponte’, dal nuovo paradigma legale.

Reazioni politiche e imprenditoriali

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, aveva descritto il bando come un “passaggio storico” per il litorale. Tuttavia, Edoardo Moscara, presidente provinciale di Roma di Sib Confcommercio, ha espresso preoccupazioni riguardo alla durata del bando, ritenendolo insufficiente per apportare miglioramenti reali. “Noi non abbiamo fatto che appellarci alla legge nazionale che prevede che i bandi devono essere da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni”, ha dichiarato Moscara, sottolineando la necessità di un piano economico convincente per il settore.

Infine, il vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara (M5S), ha definito la sospensione del bando come una “sconfitta per il Litorale e per la città”, richiamando l’urgenza di trovare soluzioni per garantire un’estate serena per cittadini e turisti, soprattutto in merito alla gestione delle spiagge libere.

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