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Tragedia a Latina, il fratello trova morto un 54enne vicino alla bici, indagini in corso

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Tragedia a Latina, il fratello trova morto un 54enne vicino alla bici, indagini in corso

Una drammatica scoperta è avvenuta oggi lungo la Litoranea di Latina, dove è stato trovato il cadavere di un uomo di 54 anni in un canale.

Il corpo senza vita è stato ritrovato nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo 2025, a bordo strada, grazie alla segnalazione del fratello della vittima, che ha subito allertato i soccorsi. Nonostante l’intervento tempestivo di vigili del fuoco, polizia e ambulanze, per l’uomo non c’era nulla da fare e il personale sanitario ha dichiarato il decesso.

Scoperta del corpo

Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio, nel tratto della Litoranea compreso fra viale Pennacchi e Borgo Sabotino, a pochi passi dal lungomare. Il fratello ha trovato il corpo all’interno di un canale e vicino alla sua bicicletta, avviando immediatamente i soccorsi. I vigili del fuoco sono intervenuti per estrarre il corpo, mentre gli operatori del 118 hanno constatato il decesso.

Indagini in corso

Sul posto sono giunti anche gli agenti della Polizia di Stato, che hanno avviato indagini per chiarire le circostanze della morte dell’uomo. Non è chiaro come sia finito nel canale; gli inquirenti considerano diverse ipotesi, tra cui un malore che potrebbe aver causato la caduta nel canale con la bicicletta, o un possibile coinvolgimento in un incidente con un’auto pirata che potrebbe essere fuggita senza prestare soccorso. La salma rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.

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La verità sulle ossa ritrovate a Castel Sant’Angelo è stata svelata: appartenenza e data di origine

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La verità sulle ossa ritrovate a Castel Sant’Angelo è stata svelata: appartenenza e data di origine

I resti rinvenuti il 25 febbraio nel pozzo di Castel Sant’Angelo, durante lavori di manutenzione, hanno suscitato un forte interesse pubblico e una serie di speculazioni. I frammenti di ossa, trovati in una zona inaccessibile al pubblico e a pochi passi dal Vaticano, hanno immediatamente allertato i carabinieri e la Soprintendenza, che ha incaricato un antropologo di analizzare i reperti.

Dopo attente analisi, l’antropologo ha chiarito che i resti non appartengono a un essere umano. Le ossa, come confermato dal dirigente del museo di Castel Sant’Angelo, Luca Mercuri, risalgono ad almeno 400 anni fa e sono “ossa animali e non umane”. Il materiale è stato associato al XVI-XVII secolo, dissipando le fantasie di un possibile collegamento con casi di cronaca come la scomparsa di Emanuela Orlandi nel 1983, che erano state inizialmente avanzate. “Le ossa sono state rinvenute casualmente durante lo svolgimento di attività di manutenzione in un pozzo all’interno dell’area delle Prigioni”, ha specificato Mercuri.

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Denuncia dopo che 4 medici sono stati chiusi in una stanza e insultati da pazienti al San Camillo

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Denuncia dopo che 4 medici sono stati chiusi in una stanza e insultati da pazienti al San Camillo

Un’aggressione è avvenuta presso l’ospedale San Camillo di Roma il 4 marzo 2025, quando due giovani uomini hanno attaccato il personale medico nel reparto di Medicina Interna, chiudendo quattro medici in una stanza.

Dettagli dell’incidente

I due aggressori si sono presentati come parenti di un paziente e hanno cercato di ottenere documenti riservati. Dopo il rifiuto del personale, hanno iniziato a insultare i medici, con la situazione che è rapidamente degenerata in una violenza verbale. Fortunatamente, le squadre di polizia, già presenti per i consueti controlli, sono intervenute per ripristinare la sicurezza e garantire il normale svolgimento delle attività ospedaliere.

La reazione del Direttore Generale

Il Direttore Generale dell’ospedale, Angelo Aliquò, ha condannato fermamente l’accaduto e annunciato l’intenzione di presentare una denuncia alle autorità competenti. “Occorre tutelare chi opera quotidianamente con professionalità e dedizione in un contesto spesso complesso: pretendiamo rispetto per il nostro personale, così come lo garantiamo ai pazienti. I medici e gli operatori sanitari non possono essere bersaglio di comportamenti inaccettabili” ha dichiarato Aliquò, aggiungendo che l’azienda è pronta a valutare eventuali responsabilità.

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