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Un 38enne viene portato in carcere dopo aver insultato e picchiato l’anziano padre agli arresti domiciliari

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Un 38enne viene portato in carcere dopo aver insultato e picchiato l’anziano padre agli arresti domiciliari

Un uomo di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere a Regina Coeli con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. A denunciarlo, il padre.

Il padre, un uomo anziano, ha subito minacce, insulti e violenze fisiche da parte del figlio negli ultimi mesi. Dopo varie settimane di abusi, decide di contattare il 112, raccontando le disavventure vissute tra le mura domestiche.

I Carabinieri della Stazione di Roma Alessandrina sono intervenuti in seguito alla richiesta d’aiuto e hanno trovato l’anziano genitore sconvolto e il figlio, già in regime di arresti domiciliari. L’uomo ha descritto le violenze subite, sia fisiche che psicologiche, e ha raccontato come il figlio lo terrorizzasse, rendendo difficile la sua vita quotidiana a causa della convivenza forzata.

Secondo quanto riportato dall’anziano, le violenze sono iniziate a gennaio, ma nonostante le sue speranze di cambiamento, la situazione è rimasta invariata. Stremato, ha infine deciso di denunciare il figlio, portando all’arresto del 38enne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

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Aumento del 60% dei casi di disturbi alimentari dal 2019 al Bambino Gesù, con inizio già dagli 8-9 anni

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Aumento del 60% dei casi di disturbi alimentari dal 2019 al Bambino Gesù, con inizio già dagli 8-9 anni

I casi di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) stanno aumentando in modo significativo, in particolare tra i giovani. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha registrato un incremento del 60% dal 2019, con 230 diagnosi effettuate nel 2024 e un totale di 2500 day hospital, confermando un aumento del 64% rispetto a prima della pandemia.

Aumento dei casi tra i giovani

I disturbi comprendono anoressia nervosa, bulimia nervosa e altri tipi di disordini alimentari, con un tasso di mortalità annuale di circa 4000 decessi, che per l’anoressia può incrementare anche di 5-10 volte. “I dati riportati dal Bambino Gesù evidenziano un’incidenza in età pediatrica e adolescenziale”, ha dichiarato la dottoressa Valeria Zanna. Negli ultimi anni, si è constatato un abbassamento dell’età di insorgenza, con casi anche tra bambini di 8-9 anni. In Italia, circa il 6% della popolazione giovanile presenta disturbi alimentari, con una prevalenza del 90% di donne ma un aumento del 20% tra gli uomini e i ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni.

Modelli e protocolli di intervento

Il report dell’ospedale mostra un incremento dell’attività clinica del 38% dal 2020, evidenziando come i day hospital siano aumentati da 1820 a 2420 nel 2024. “L’andamento annuale per età e diagnosi dimostra un incremento significativo dei nuovi accessi tra le fasce d’età più giovani (+50%)”. In particolare, i casi di anoressia nervosa e ARFID hanno visto aumenti rispettivi del 68% e del 65% dal 2019, rendendo necessario un affinamento dei protocolli d’intervento.

Interventi multidisciplinari

Per affrontare le complicanze mediche legate a questi disturbi, è fondamentale un intervento multidisciplinare che coinvolga esperti in psicologia, nutrizione, psichiatria, endocrinologia e cardiologia. L’ospedale Bambino Gesù segue le linee guida nazionali e internazionali per il trattamento dei disturbi alimentari, sottolineando l’importanza del coinvolgimento familiare per il successo del trattamento. “Negli ultimi anni, i pazienti più giovani presentano quadri psicopatologici più gravi,” ha aggiunto la dottoressa Zanna. L’ospedale propone un programma di Alta Assistenza che include day hospital con pasto assistito, monitoraggio psichiatrico e nutrizionale, e psicoterapia di gruppo per genitori e pazienti, per favorire il miglioramento clinico.

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Arresto di una banda di donne per furti da mille euro nei supermercati, cinque donne in carcere

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Arresto di una banda di donne per furti da mille euro nei supermercati, cinque donne in carcere

Sette donne e un uomo sono stati arrestati questa mattina dalla Polizia di Cassino con l’accusa di aver messo a segno una serie di furti in negozi e supermercati della zona.

Dettagli sull’operazione

Otto persone sono state arrestate dagli agenti della Polizia di Stato per presunta appartenenza a una banda specializzata in furti all’interno di negozi e supermercati. La banda, composta da sette donne e un uomo, tutti di etnia sinti, avrebbe commesso furti principalmente nella zona di Cassino, in particolare tra Piedimonte San Germano e Castrocielo, ma anche in Molise e nella zona di Latina. I supermercati maggiormente colpiti includono Lidl, In’s e 50 Centesimi. Cinque membri della banda sono stati portati in carcere, mentre per gli altri è stato emesso il divieto di dimora in qualsiasi comune del Lazio.

Modalità di furto

Secondo le indagini, la banda rubava alimenti, prodotti per la pulizia della casa, profumi e vestiti. Il modus operandi prevedeva che, quando una donna suonava l’antitaccheggio uscendo dal negozio, una complice distraesse i commessi permettendo all’altra di uscire con la refurtiva da un’uscita di sicurezza. I colpi avrebbero avuto un valore anche di mille euro a volta.

Indagini e sequestri

A seguito dell’incremento dei furti nei negozi di Cassino, gli agenti di Polizia hanno avviato indagini, riuscendo a identificare i membri della banda attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza. Questa mattina, le persone sono state raggiunte nelle loro abitazioni e arrestate. Durante le perquisizioni, sono state rinvenute anche delle dosi di cocaina, tutte sequestrate.

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