Una ragazza di 14 anni residente a Ostia ha denunciato di essere stata picchiata, maltrattata e obbligata dai genitori a indossare il burqa e a studiare il corano. Mamma e patrigno sono stati condannati oggi a due anni di reclusione.
## Denuncia e testimonianze
La giovane ha contattato i carabinieri nel 2000, raccontando di maltrattamenti e picchi di violenza da parte dei genitori, che utilizzavano un bastone lungo circa 60 centimetri. Un’amica di classe ha confermato le accuse, dicendo: “Mi ha parlato di botte, maltrattamenti e violenza psicologica. La tenevano chiusa in casa e non la facevano uscire con le amiche.” In un tema, la ragazza ha scritto: “Voglio fare la chirurga, invece sono costretta ad andare in Bangladesh e sposarmi”.
Durante un’audizione protetta, ha dichiarato: “Non potevo mandare messaggi o chattare con le mie amiche se non con un parente alle mie spalle, che controllava tutto quello che scrivevo. E non ho mai potuto usare il telecomando per guardare la televisione: potevo vederla solo insieme con la mia famiglia e solo i programmi che decidevano i miei genitori. Se protestavo, erano schiaffi e insulti.”
## Le parole dei genitori
In merito alla situazione, l’avvocata Lucia Gasperini, legale dei genitori, ha affermato: “Sono venuti in Italia per farla studiare. Mai le hanno imposto il burqa. L’hanno educata secondo le loro tradizioni, perché così sono cresciuti. Soffrono nel non vederla da mesi, ma se la ragazza vuole seguire altre regole, non la bloccheranno: altrimenti non sarebbero venuti in Italia.”