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Una bambina di 6 anni arriva a scuola con lividi e ferite, le maestre attivano l’allerta: “Situazione preoccupante”

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Una bambina di 6 anni arriva a scuola con lividi e ferite, le maestre attivano l’allerta: “Situazione preoccupante”

Una situazione preoccupante si sta svolgendo a Terracina, dove le maestre di una scuola hanno attivato i soccorsi dopo aver notato ferite sul corpo di una bambina di sei anni. “Stiamo monitorando la vicenda”, ha dichiarato la Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Monica Sansoni.

Le ferite, che comprendono lividi, ecchimosi e graffi, sono state attribuite dalla famiglia della piccola a un presunto attacco del cane. Tuttavia, questa spiegazione non ha convinto né le maestre né la preside, che hanno immediatamente allertato i carabinieri e il 118. La bambina è stata temporaneamente ospitata in due strutture sanitarie, tra cui il Santa Maria Goretti di Latina, prima di essere trasferita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Monica Sansoni ha affermato: “Le maestre hanno ritenuto opportuno allertare il 118 perché le lesioni che riportava la bambina sembravano preoccupanti.” Ha sottolineato l’importanza degli allarmi in ambito scolastico da parte del personale che lavora a stretto contatto con i bambini. Oltre alla Garante, anche il sindaco, i servizi sociali e l’Ufficio Scolastico Regionale sono coinvolti nel monitoraggio della situazione, ancora in fase di accertamento. “Come sempre in questi casi, stiamo mettendo al primo posto la tutela e la protezione della minore”, ha concluso la Garante Sansoni.

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Incidente tra auto e treno in via Casilina: linea ferroviaria Termini-Centocelle ferma completamente

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Incidente tra auto e treno in via Casilina: linea ferroviaria Termini-Centocelle ferma completamente

La linea ferroviaria Termini-Centocelle è al momento non operativa a causa di un incidente che ha coinvolto un treno e un’auto. I passeggeri sono stati informati che possono utilizzare il bus 105 come alternativa.

L’incidente si è verificato lungo via Casilina, nel quartiere di Torpignattara a Roma, intorno alle 10 di oggi, mercoledì 12 marzo. La sospensione della linea ferroviaria riguarda entrambe le direzioni. Atac ha comunicato che il bus 105 è disponibile per i viaggiatori colpiti dal disservizio.

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Nicola Cavalieri, capo della Omicidi, convocato in commissione per ricevere l’audio delle sevizie

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Nicola Cavalieri, capo della Omicidi, convocato in commissione per ricevere l’audio delle sevizie

La commissione bicamerale d’inchiesta per la scomparsa di Emanuela Orlandi ha convocato Nicola Cavaliere, responsabile della sezione Omicidi della Squadra Mobile nel 1983. Le audizioni proseguono mentre emergono nuove rivelazioni sul caso di Emanuela e su Mirella Gregori.

Chi è Nicola Cavaliere

Nato nel 1949, Nicola Cavaliere ha ricoperto ruoli di responsabilità nella polizia italiana, culminando nel 1990 come capo della Squadra Mobile di Roma. Cavaliere ha avuto un ruolo centrale nelle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, collaborando strettamente con gli agenti dei servizi segreti. È stato lui a contattare Mario Meneguzzi, figura chiave nelle indagini, e a gestire il riconoscimento della voce di Emanuela nel “audio delle sevizie”.

L’audiocassetta delle sevizie

L’audiocassetta che ha destato attenzione è stata recapitata all’Ansa da un giovane che si è presentato come uno dei sequestratori. Essa contiene lamenti riconducibili a una giovane donna, mentre il messaggio sul lato opposto è stato pronunciato con un accento straniero. Riconoscimenti contrastanti sono stati fatti tra i familiari di Emanuela e altri testimoni. Pietro Orlandi ha sostenuto che “la voce corrispondeva a quella di Emanuela”, mentre altri non sono stati in grado di confermare tale identificazione.

Successivamente, ci sono state teorie secondo le quali l’audiocassetta era una versione ridotta di un nastro originale più lungo, che avrebbe contenuto minacce e torture. Anche il Sismi, servizio segreto italiano, ha confermato l’autenticità della voce. Tuttavia, rimangono domande sulle informazioni fornite ai familiari nel corso delle indagini e sul destino del nastro originale, che sembra andato perso: “Lo cerco da anni – ha sempre dichiarato Pietro Orlandi – Ma sembra svanito nel nulla”.

Domani, nel corso dell’audizione, si attende che Cavaliere possa fornire chiarimenti sul nastro delle sevizie, continuando a sollevare interrogativi che perdurano da oltre quarant’anni sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi.

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